I manga ritornano. Ranma ½ è l’anime che rispunta in tv dopo 30 anni
Dopo Lamù torna a farsi vedere in tv anche Ranma ½, protagonista di una nuova attesissima serie animata in uscita su Netflix a ottobre. Saprà difendere i valori action e romantici del manga di Rumiko Takahashi, un successo da 55 milioni di copie vendute?
Alla notizia di una nuova serie animata in lavorazione su Ranma ½, il primo pensiero di Rumiko Takahashi è volato immediatamente alle scene d’azione, il cuore vero del suo popolarissimo fumetto. L’annuncio sul profilo X della disegnatrice, fatto lo scorso 26 marzo, è diventato virale in pochi minuti ma l’artista non si è sbilanciata troppo, mostrando soltanto illustrazioni assortite e rimandando alla presentazione ufficiale della serie del 17 luglio. Presentazione in cui sono state riconfermate praticamente tutte le voci storiche dell’anime andato in onda da aprile 1989 a settembre 1992: Kappei Yamaguchi nei panni di Ranma, Megumi Hayashibara nella controparte femminile, e Noriko Hidaka nel ruolo di Akane Tendo. Una sorte migliore rispetto al recente rifacimento Lamù e i casinisti planetari (2022), che ha messo davanti al microfono un differente cast vocale. Forniti anche i dettagli tecnici del programma: animazioni nelle mani dello Studio Mappa, debutto su Nippon Television il 5 ottobre 2024 e quindi trasferta streaming su Netflix negli altri Paesi. Più che legittima la preoccupazione di Rumiko Takahashi – ogni nuova prodezza anime da un suo manga di solito le getta addosso ansietà, ma alla fine riesce pure a conviverci –, che nella serie classica di Ranma ha sempre dichiarato di parteggiare per il più improbabile dei personaggi: Ryoga Hibiki.
La storia del personaggio Ranma ½
Pubblicato a puntate su Weekly Shōnen Sunday nell’agosto del 1987 e concluso sul numero 12 del marzo 1996, Ranma ½è un piacevolissimo mix di rom-com e combattimenti con clausola sottotraccia: di chi è il migliore kung fu? Domanda lecita considerata l’affluenza extra di personaggi di ogni risma e il contenitore inesauribile di avventure, duelli, alleanze che li vede all’opera.
Ranma Saotome e il padre Genma, di ritorno dalla Cina, sono ospiti del dōjō del signor Soun Tendo. Qui Ranma apprende di essere promesso a una delle figlie Tendo, Akane, e subito svela il suo imbarazzante segreto: a contatto con l’acqua fredda diventa una ragazza, per tornare all’originale aspetto grazie all’acqua calda. Sorte analoga tocca al padre, ma in forma di gigantesco panda. Pure il citato Ryoga, coetaneo anti-eroico del protagonista e con micidiale senso dell’orientamento, non è da meno, e bagnandosi si trasforma in maialino. Colpevole di tutto ciò una sorgente maledetta in Cina.
Il regime comico instaurato da Takahashi si regge proprio su tale multiforme schiera di personaggi, sempre pronti a dar battaglia. Come nei precedenti lavori a fumetti sono loro, i personaggi, a determinare l’identità dell’opera spostando a piacimento il baricentro narrativo in favore di risvolti più romantici o, più volentieri, in un imbattibile festival action. Longevità e successo di Ranma ½si sono tradotti ad oggi in 55 milioni di copie vendute.
L’ambiguità sessuale di Ranma ½
Takahashi, come affermato dalla stessa su X, nei suoi manga più movimentati non è abituata a formalizzare in maniera definitiva le storie d’amore (tranne ovviamente Maison Ikkoku), e anche in Ranma ½si è attrezzata per restare in bilico tra ufficializzazioni romantiche e un finale aperto.
A seconda delle interviste rilasciate negli Anni Novanta del secolo scorso, l’idea del fumetto era nata dal desiderio di raccontare una storia incentrata su una persona ermafrodita. Una rivelazione che, intervista dopo intervista, attribuisce via via le responsabilità al personaggio di Ryūnosuke in Uruseiyatsura, la compagna di classe di Ataru Moroboshi costretta dal padre a vestirsi e comportarsi come un ragazzo. Da questo spunto Takahashi ha sviluppato una storia tutta nuova, personalità doppia di Ranma inclusa, per assicurarsi il sostegno del pubblico maschile e femminile, come in passato.
Va detto: ibridare è sempre stato il suo più grande talento. Il mosaico è naturalmente più strutturato di così, e una mano l’ha data la sua passione per i film di arti marziali e quelli di Jackie Chan in particolare. Unire azione e commedia d’amore, inoltre, è servito da sostegno per mettere sullo stesso piano due personaggi come Ranma e Akane in maniera fino ad allora mai sfruttata. Un proposito formulato da un’artista donna che, tra l’altro, vale quanto, se non di più, quello di un disegnatore uomo. La migliore sintesi arriva forse da Toren Smith, indimenticato traduttore e fondatore dello Studio Proteus, che in un’intervista degli Anni Novanta definì Takahashi “Ranma stessa, capace di vedere la vita da entrambi i lati dell’equazione uomo/donna”. Dote da non sottovalutare in un Giappone, che su tali contrapposizioni deve ancora crescere molto.
La nuova serie anime Ranma ½
Nel 1989 la serie animata Ranma ½è tenuta amorevolmente in ostaggio dai fan. Nonostante una partenza difficoltosa, l’anime prosegue la corsa cambiando i titolari della composizione della serie da una stagione all’altra. Allo specialista in commedie romantiche Tomomi Mochizuki (Maison Ikkoku – Capitolo finale) e al regista Tsutomu Shibayama (Doraemon) subentrano Kōji Sawai e soprattutto Hiroshi Toda, che di combattimenti corpo a corpo ne sa abbastanza (Dragon Ball Z). Immediata presa di posizione da parte loro è evitare episodi autoconclusivi così da non accorciare troppo le distanze con il manga. Il favore degli appassionati si manifesta d’ufficio in decine di disegni spediti alle riviste e nelle classifiche mensili dei personaggi più amati: su Animage i lettori sembrano prediligere Ranma-ragazza, mentre Anime V, giornale destinato all’Home Video, offre un confortante quinto posto alla versione maschile. Tutto questo avviene mentre i doppiatori Kappei Yamaguchi e un’ancora poco nota Megumi Hayashibara posano in uniforme kung fu in servizi fotografici. Ranma ½è stato pure drama televisivo nel 2011 interpretato da Yui Aragaki e Kento Kaku. A questo punto, con simili premesse, come si comporterà la nuova serie?
Mario A. Rumor
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