National Gallery 200: al cinema il documentario per celebrare i due secoli del museo inglese

Compie 200 anni la celebre National Gallery di Londra. Per celebrare questa ricorrenza, un documentario racconta il museo di Trafalgar Square dal punto di vista dei suoi visitatori e ammiratori. Il trailer

Il 10 maggio 1824 apriva le porte la pubblico la National Gallery, uno dei musei più longevi d’Europa. Con la sua collezione di oltre 2.300 opere, che coprono un arco temporale dal XIII al XX Secolo, l’istituzione non sente il peso degli anni e continua a rilanciarsi.

Basti pensare alla sua ultima mostra appena inaugurata, rivolta al genio artistico di Vincent Van Gogh, dal titolo Van Gogh: Poets and Lovers, in corso fino al prossimo 19 gennaio.

Un documentario celebra ora al cinema il bicentenario di questo affascinante museo: National Gallery 200 sarà nelle sale italiane il 22 e 23 ottobre con Nexo Studios, per la serie Grande Arte al Cinema. 

Il documentario “National Gallery 200” 

Diretto da Ali Ray e Phil Grabsky, National Gallery 200 vuole raccontare il museo con un approccio diverso dai soliti film documentaristici: il progetto propone di dar voce a chi vive quotidianamente il luogo e a coloro i quali la visione dei capolavori qui conservati ha in qualche modo cambiato la vita.

Dalla guardia di sicurezza al direttore, dal visitatore comune alle celebrità, fino ai membri della famiglia reale: Claudia Winkleman, Michael Palin, Terry Gilliam, Jacqueline Wilson e la Principessa Eugenie rivelano alle telecamere il legame personale con la National Gallery indicando l’opera d’arte che più hanno a cuore.

Questo escamotage consente così di mostrare il museo e le sue opere in modo intimo, smontando i formalismi cui siamo abituati di fronte a istituzioni di tale levatura. 

La storia della National Gallery  

Fondata nel 1824 dal Governo del Regno Unito, che acquistò 38 dipinti dal banchiere John Julius Angerstein, la National Gallery fu subito ampliata dai suoi primi direttori, come il celebre Sir Charles Lock Eastlake.

A ricevere oggi questo importante testimone è l’italiano Gabriele Finaldi, che dal 2015 dirige il museo a Trafalgar Square e ne sta seguendo gli ulteriori lavori che porteranno a ripensare ancora una volta gli spazi e l’allestimento delle collezioni. 

Le celebrazioni per il bicentenario della National Gallery 

Il film prodotto da Phil Grabsky con Exhibition on Screen è solo una delle iniziative che celebrano i due secoli della National Gallery.

Il museo ha previsto un programma biennale volto ad ampliare la sua accessibilità, con l’intento di aprirsi ad un pubblico sempre più variegato, promuovendo eventi, appuntamenti, incontri che guardano al futuro: solo per citarne uno, 200 Creators, il progetto che coinvolge 200 content creator da tutto il Regno Unito per raccontare la National Gallery nella lingua della generazione Z.

Roberta Pisa 

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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