Italo Calvino e Cuba: un documentario ripercorre il legame dello scrittore con la sua città natale
“Cartas de Calvino”, della regista Esther Barroso Sosa, sarà presentato a Roma per indagare il legame di Calvino con la città che lo vide nascere: Santiago de las Vegas. Il trailer
La storia di Italo Calvino è comune a quella di molti immigrati italiani, che nacquero in Paesi lontani, da genitori in cerca di fortuna. A dare i natali allo scrittore, famoso in tutto il mondo, è stata Santiago de las Vegas, cittadina a sud dell’Avana.
Proprio qui è in parte ambientato il docufilm Cartas de Calvino, diretto da Esther Barroso Sosa, che con un escamotage narrativo ripercorre il legame dell’autore de Il Barone Rampante con l’isola caraibica.
Il film “Cartas de Calvino”: un racconto nel racconto
Protagonista di Cartas de Calvino è la cantante e compositrice italo-cubana Monica Marziota, che vuole rendere omaggio con la musica a Italo Calvino. In un momento di impasse creativa, ecco che la musicista riceve nella sua casa a Roma “alcune misteriose lettere, il cui mittente sembra essere lo stesso Calvino, nonostante l’artista sia nata nello stesso anno della morte dello scrittore”, recita la sinossi ufficiale.
“Potrebbe trattarsi di un delirio? Sogno o immaginazione, il fatto è che questi testi la stimolano a indagare il legame di Calvino con la sua città natale, Santiago de las Vegas, a Cuba. Solo seguendo questo percorso Monica riuscirà a concepire il brano musicale che ha cercato a lungo”.
Roma, Sanremo e L’Avana: i luoghi di Calvino
Girato tra Roma, Sanremo (città di origine del padre di Calvino, dove si stabilì con la famiglia di ritorno da Cuba) e L’Avana, il documentario mostra i luoghi che hanno segnato la biografia dello scrittore dalla nascita.
Lo stesso autore scrisse: “Della mia nascita d’oltremare conservo solo un complicato dato anagrafico (che nelle brevi note bio-bibliografiche sostituisco con quello più “vero”: nato a Sanremo), un certo bagaglio di memorie familiari, e il nome di battesimo che mia madre, prevedendo di farmi crescere in terra straniera, volle darmi perché non scordassi la patria degli avi, e che invece in patria suonava bellicosamente nazionalista”.
Eppure egli fece ritorno a Cuba per ritrovare i luoghi della sua primissima infanzia, nel 1964, in occasione di un invito della Casa de las Americas e sempre qui volle unirsi in matrimonio con Esther Calvino Judith Singer.
Cuba ancora lo celebra: una lapide è stata posta nella sua casa natale nel Giardino Botanico di Santiago de las Vegas e a lui è stato intitolato un prestigioso premio letterario.
“Cartas de Calvino” in anteprima in Italia
Cartas de Calvino sarà presentato a Roma, in occasione della rassegna Scoprir XII. Mostra di Cinema Iberoamericano dell’Istituto Cervantes. Le proiezioni si terranno sabato 23 novembre nella sala Cinecittà della Casa del Cinema di Roma e a seguire martedì 26 novembre a Palermo nello storico Cinema Rouge et Noir, alla presenza della regista, della protagonista e compositrice, e di altri membri del cast.
Roberta Pisa
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