Modì. Il Modigliani di Johnny Depp ora arriva al cinema

Ecco una clip in esclusiva del film Modi - Tre giorni sulle ali della follia in cui il protagonista Riccardo Scamarcio, nei panni di Modigliani, si accinge a lavorare una sua opera

Il film dedicato a Modigliani, che in Italia ha fatto il suo debutto alla Festa del Cinema 2024, è nelle nostre sale dal 21 Novembre con Be Water Film. Alla regia c’è Johnny Depp, mentre a vestire i panni del protagonista l’attore Riccardo Scamarcio.  

“Modì – Tre giorni sulle ali della follia” diretto da Depp 

Modì – Tre giorni sulle ali della follia è un film circoscritto a pochi giorni della vita dell’artista e in questo breve tempo ne mostra la necessità creativa. Da un lato la voglia e il desiderio di plasmare qualcosa di nuovo, e dall’altro le ombre e gli eccessi di colui che aveva lo spasmodico bisogno di fare. Johnny Depp, che in questo periodo ha accompagnato il film in diverse presentazioni, ha riferito che i suoi punti di riferimento cinematografici sono stati film come Hotel Du Nord (1938) e Les Enfants du Paradis (1945), e registi come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Jim Jarmusch ed Emir Kusturica

Johnny Depp e Riccardo Scamarcio per Modigliani 

“Modigliani era in balia del suo talento, in balia della sua natura impulsiva. Non c’era altra strada per lui da seguire. Nessun’altra strada che avrebbe mai neanche considerato di intraprendere”, ha dichiarato Johnny Depp. “Modi era destinato a percorrere la direzione che ha preso. Anche dopo aver distrutto tutto, c’era solo una strada da seguire…ovvero quella di ricominciare, perché lui era nato per creare… In questo modo, sono riuscito a comprendere il suo dramma. E ho potuto immaginare tutti quelli a me cari rapportarsi ad esso nella stessa identica maniera: da Bob Dylan ad Arthur Rimbaud, da Tom Waits a Jean-Michel Basquiat, da Patti Smith a Shane MacGowan, da Hunter S. Thompson a Jack Kerouac, da Tim Burton a Jeff Beck, fino ad ogni altro singolo artista degno di questo nome. La scelta è che non c’è scelta. Creare o morire…”.

Mentre Riccardo Scamarcio ha così commentato: “Abbiamo visto molti film che parlano di persone vere, di pittori o musicisti realmente esistiti e, normalmente, per raccontare al mondo chi sono queste persone si parte dall’inizio. Qual è stata la loro vita? Che cosa gli è successo? Ma questo film è diverso. È un punto di vista molto interessante: tre giorni di un momento specifico della sua vita. Tutto questo succede prima che Modi incontri sua moglie, e quindi prima dei suoi ultimi cinque anni di vita. (Modi è morto a 35 anni)”

La trama ufficiale

Settantadue ore nella vita dell’artista bohémien Amedeo Modigliani (Riccardo Scamarcio) – “Modì” per gli amici – in cui si susseguono un vortice di eventi nella Parigi del 1916, dilaniata dalla guerra. In fuga dalla polizia, il desiderio di Modi di porre fine alla sua carriera e abbandonare la città è ostacolato dai suoi colleghi Maurice Utrillo (Bruno Gouery) e Chaim Soutine (Ryan McParland) e dalla sua musa Beatrice Hastings (Antonia Desplat).

Modì chiede così consiglio al suo amico e mercante d’arte Leopold Zborowski (Stephen Graham). Tuttavia, dopo una notte di allucinazioni, il caos nella mente di Modi raggiunge il culmine quando si trova di fronte a un collezionista americano, Maurice Gangnat (Al Pacino), che ha il potere di cambiare la sua vita. 

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Redazione

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