Al cinema il film su Camille Pissarro, il padre dell’Impressionismo
Nelle sale italiane, con Nexo Digital e solo il 19 e 20 novembre, il secondo appuntamento della stagione con la Grande Arte al Cinema con Pissarro. Il padre dell’impressionismo diretto da David Bickerstaff. Il trailer
La Grande Arte al Cinema di Nexo Studios torna il 19 e il 20 Novembre 2024 raccontando e approfondendo la figura di Camille Pissarro. Il film Pissarro. Il padre dell’impressionismo, che vede alla regia David Bickerstaff, svela la vita e l’opera di dell’artista attraverso una serie di lettere intime e rivelatrici che scrisse agli amici; attraverso il suo archivio personale conservato presso l’Università di Parigi; e grazie alla retrospettiva a lui dedicata dall’Ashmolean di Oxford, il primo museo pubblico del Regno Unito, aperto nel maggio del 1683.
“Pissarro. Il padre dell’Impressionismo”: tra mostre, archivi e interviste
Il film Pissarro. Il padre dell’impressionismo si concentra anche sulle opere della mostra che si è tenuta al Kunstmuseum di Basilea con l’obiettivo di dimostrare come Pissarro sia stato una forza galvanizzante che ha spinto l’arte moderna e come senza di lui l’Impressionismo non sarebbe stato il movimento che conosciamo.
A completare il documentario ci sono i commenti di esperti dell’Ashmolean, tra cui il curatore senior Colin Harrison, la responsabile delle mostre Agnes Valenčak, il direttore del museo Alexander Sturgis, il direttore del Kunstmuseum di Basilea Josef Helfenstein, l’assistente alla ricerca Jelle Imkampe e l’assistente alla curatela Olga Osadtsch. Tra gli intervistati anche Claire Durand-Ruel dell’archivio Durand-Ruel di Parigi, che offre una visione unica di Pissarro come uomo e come artista.
Pissarro, forza trainante del movimento
“Lavora allo stesso tempo su cielo, acqua, rami, terra, mantenendo tutto su basi uguali. Non aver paura di mettere colore. Dipingi generosamente, senza esitazione e non perdere la prima impressione”.
Nato nelle Antille, Camille Pissarro (1830-1903) scoprì la sua passione per la pittura da giovane, a Parigi, e all’età di 43 anni riunì intorno a sé in un nuovo collettivo un gruppo di artisti entusiasti. La loro prima mostra fu disprezzata dalla critica, ma fu così che il gruppo prese il nome che l’avrebbe reso celebre: quello di Impressionisti. Per i 40 anni successivi, Pissarro fu la forza trainante di quello che sarebbe diventato il movimento artistico forse più amato al mondo. Il suo lavoro influenzò molti artisti, da Claude Monet a Paul Cézanne.
La dichiarazione del regista David Bickerstaff
“Ogni volta che inizio un progetto su un artista, non vedo l’ora di scoprire qualcosa di nuovo su di lui. Nato da una famiglia di origine ebraica a St. Thomas, nelle Indie Occidentali, Pissarro divenne un padre di famiglia dedito al lavoro, un uomo generoso, appassionato, sperimentatore. Un artista colto, astuto, socialmente consapevole e anarchico. Era anche un grande scrittore di lettere, il che è un dono per un documentarista, in quanto questi scritti forniscono una visione intima sui suoi pensieri, sul mondo in cui viveva, sulle influenze che gli altri avevano su di lui e sul suo approccio infallibile al fare arte”, dichiara il regista del film Bickerstaff.
E aggiunge: “Sono grato all’Ashmolean Museum di Oxford e al Kunstmuseum di Basilea, che sono stati incredibilmente generosi nell’accesso alle loro mostre sul pittore, offrendo alle nostre camere molto tempo per soffermarsi sul suo lavoro in modo dettagliato. È difficile identificare l’opera più famosa di Pissarro, ma la cosa che mi è apparsa evidente durante la realizzazione di questo film è che è proprio la sua particolare e sperimentale rappresentazione della campagna francese e delle strade parigine ad aver definito ciò che oggi intendiamo per grande pittura impressionista. Non c’è da stupirsi che Pissarro sia stato definito ‘il padre’ dell’Impressionismo”.
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