Si arricchisce la mostra di costumi di scena del cinema negli studios di Cinecittà a Roma
Dagli abiti creati per Parthenope di Paolo Sorrentino a quelli della Medea di Pasolini, l’esposizione permanente di Cinecittà si riempie di nuova magia, tra alta moda e sogno cinematografico
Nuovi pezzi arricchiscono l’esposizione permanente di Cinecittà si Mostra. Entrano a far parte dell’area museale degli Studios cinematografici di Via Tuscolana i costumi indossati da Celeste Dalla Porta, Gary Oldman e Luisa Ranieri nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, Parthenope, che nelle scorse settimane ha conquistato il box office dei cinema italiani. Dal 14 dicembre 2024 a Cinecittà si Mostra è quindi possibile respirare le atmosfere di grandi set e sfilate grazie agli abiti disegnati dal costumista Carlo Poggioli e confezionati dalla maison francese Yves Saint Laurent sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello.
“Cinecittà si Mostra”: i nuovi abiti di scena
A essere esposti sono l’abito argento in georgette di seta ricamata indossato dalla protagonista del film Celeste Dalla Porta; il vestito da sera in satin nero dalla profonda scollatura a V con spacco laterale che sempre la protagonista indossa, abbinato a un capospalla in ecopelliccia di visone a costine marrone; e l’indimenticabile mise ispirata alle dive del passato indossata da Luisa Ranieri nei panni di Greta Cool, composta da un mantello in jersey laminato oro e un abito dello stesso tessuto con scollo a cuore. Accanto a questi modelli, sexy e iconici, che ricordano volutamente dei modelli storici di YSL, il sensazionale abito gioiello indossato sempre da Celeste Dalla Porta nella scena con il Vescovo interpretato da Peppe Lanzetta: una mitria, una collana e una cintura gioiello tempestati di pietre, nati dalla matita di Poggioli su ispirazione del Tesoro di San Gennaro e lavorati a mano con perizia da Pikkio, realtà leader nella realizzazione di gioielli per il cinema e il teatro.
“Cinecittà si Mostra”: gli abiti maschili
A questi meravigliosi abiti femminili si aggiungono altri pezzi. Non manca infatti un tocco maschile rappresentato dal completo di lino bianco senza tempo di Gary Oldman – che nel film interpreta lo scrittore realmente esistito, John Cheever, e tanto caro a Sorrentino – confezionato da un altro brand di eccellenza, quello di Cesare Attolini realtà di primissimo piano della grande tradizione sartoriale napoletana, celebre dagli Anni Trenta che aveva come clienti Totò, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Clarke Gable. Da anni Paolo Sorrentino, insieme al suo collaboratore Carlo Poggioli, sceglie questo brand per vestire i suoi protagonisti maschili da Michael Caine in Youth a Toni Servillo in Loro passando per Jude Law e John Malkovich nelle serie The Young Pope e The New Pope.
“Cinecittà si Mostra”: oltre a “Parthenope” c’è di più
Non solo Parthenope. Altri magnifici costumi entrano a far parte di Cinecittà si Mostra che dedica un vero e proprio focus al mito e alla fiaba con le mise indossate da interpreti celeberrimi. Nell’esposizione è possibile ammirare quindi l’abito corazza (Sartoria Tirelli) realizzato da Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli per il premio Oscar Heath Ledger nei panni di Jacob Grimm ne I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005) diretto da Terry Gilliam. E sempre dalla creatività geniale del premio Oscar Pescucci altre tre eteree creazioni (Tirelli) realizzate per Titania, interpretata da Michelle Pfeiffer e le sue fate, nell’adattamento di Sogno di una notte di mezza estate (1999) girato a Cinecittà da Michael Hoffmann nello storico Teatro 5. E poi l’abito della fata televisiva interpretata da Monica Bellucci ne Le meraviglie di Alice Rohrwacher (2014) dove presta il volto a Milly Catena. L’abito (Sartoria Farani) con vistoso copricapo realizzato da Loredana Buscemi ricorda i look sfavillanti della mitica Raffaella Carrà, con un’aggiunta di suggestioni etrusche; e un omaggio ai 90 anni della diva italiana Sophia Loren di cui la nuova selezione propone il costume di Isabella Candeloro (Collezione Costumi d’Arte Peruzzi) in C’era una volta (1967) di Francesco Rosi, insieme alla mise di Omar Shariff nel ruolo di Rodrigo Fernandez (Sartoria Tirelli), partner della Loren nella pellicola. Chiudono il cerchio i due costumi indossati da Maria Callas (Sartoria Tirelli), realizzati dal premio Oscar alla carriera Piero Tosi che nel 1969 vestì la divina per la Medea di Pier Paolo Pasolini. Abiti quasi sacrali ispirati ai costumi popolari di etnie lontane, lavorati in garza di cotone e plissettati a mano seguendo antichissime tecniche, quindi tinti e lasciati essiccare al sole “alla maniera degli egizi”, come amava raccontare lo stesso Tosi.
“Cinecittà si Mostra”: quando visitare la mostra
La visita tematizzata dedicata alla nuova selezione dei costumi di Cinecittà si Mostra si articola in due sezioni: la prima è una miscellanea che si snoda attraverso il percorso Girando a Cinecittà, dedicato alla storia del cinema che include abiti di film che hanno raccontato miti, fiabe e leggende o che hanno attinto da esse come pretesto per narrare temi più ampi; la seconda è un focus monografico sugli abiti del film Parthenopediretto da Paolo Sorrentino. Abiti, gioielli e oggetti di scena saranno il punto di partenza per raccontare la storia del cinema italiano e internazionale e per far avvicinare il pubblico al lavoro dei costumisti e di importanti sartorie teatrali e cinematografiche. Quando? 28, 29 dicembre 2024 e 4, 5, 25, 26 gennaio 2025 ore 12.00.
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Margherita Bordino
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