Il festival torinese dedicato alle produzioni under18 compie 25 anni con un video d’artista
Al via a Torino la XXV edizione della rassegna cinematografica dedicata alla creatività dei giovanissimi, il Sottodiciotto Film Festival & Campus. A realizzarne la sigla è niente poco di meno che Donato Sansone
Come ogni buona tradizione che si rispetti, anche quest’anno ritorna il Sottodiciotto Film Festival & Campus: una manifestazione, ormai cara al pubblico torinese, che si appresta a raggiungere un traguardo importante. Nata nel 2000 dalla volontà di AIACE e della Città di Torino, la manifestazione cinematografica compie infatti 25 anni continuando a coinvolgere le scuole e i loro giovani frequentatori nell’universo immaginifico del cinema.
La nuova edizione del Sottodiciotto Film Festival & Campus
Intitolata anche quest’anno Shaping Tomorrow, la XXV edizione del festival animerà il capoluogo piemontese dal 12 al 16 dicembre offrendo proiezioni ed eventi speciali dislocati in cinque sedi: il Cinema Massimo, il Circolo dei lettori, il Museo Nazionale del Cinema Mole Antonelliana, la Libreria Mille Oolp, e l’Aula di Scienze Umanistiche “Benvenuto A. Terracini” Palazzo Nuovo.
Al centro di questo nuovo capitolo del festival vi sono sempre la creatività e la sensibilità dei più giovani, delle risorse inestimabili da seguire e coltivare anche attraverso lo studio e la comprensione dei linguaggi contemporanei.
Le iniziative della XXV edizione
All’interno di un cartellone che prevede la presentazione di ben 228 film vi sarà per l’appunto anche la possibilità di fruire di esperienze in Realtà Virtuale attraverso la sezione Presence. Esperienze Immersive ospitata nelle due chapelle CineVR del Museo Nazionale del Cinema.
Fra le altre iniziative di quest’edizione diretta da Cristina Colet ed Enrico Verra vi saranno la consueta quattro giorni di masterclass residenziali per studenti e studentesse provenienti da scuole di cinema europee, il momento delle premiazioni, e un programma riservato alle scuole con tanto di attività laboratoriali e incontri differenziati per fasce d’età.
L’identità visiva del festival e la sigla firmata da Donato Sansone
A ben illustrare le intenzioni del festival è la sua identità visiva che si è avvalsa della creatività di due artisti nostrani, l’illustratrice trentina Federica Bordoni, in arte Febó, e il film-maker Donato Sansone. E se nell’opera statica concepita da Bordoni il punto di vista di una ragazza diviene una galassia nella quale perdersi e avventurarsi, nella sigla video di Sansone si viene letteralmente invitati ad intrufolarci nella testa di una presumibile giovane studentessa.
Come? Attraverso una piccola porta, disegnata dall’autore stesso, in grado di farci toccare con mano quell’idea nascosta che soltanto grazie alla forza del cinema e dell’educazione visiva, può finalmente prendere forma.
Valerio Veneruso
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