Nasce il Festival Internazionale del Cinema di Pompei. A dirigerlo sarà Enrico Vanzina
Sarà dedicato alle identità culturali, la nuova rassegna cinematografica campana che prenderà forma la prossima estate tra proiezioni, eventi e laboratori
In estate a Pompei prenderà vita la prima edizione del Festival Internazionale del Cinema. La nuova rassegna intende porre l’attenzione sulle identità culturali, nazionali e internazionali, preservandone la storia e le tradizioni. Un’iniziativa volta a unire il cinema al turismo, alla moda e alle arti visive attraverso un programma di eventi e proiezioni che animeranno il territorio campano a partire dal 3 giugno 2025, sotto la direzione del 76enne regista Enrico Vanzina (sì, quello di Vacanze di Natale ‘83) e la gestione progettuale di Annarita Bonelli.
Il programma del Festival Internazionale del Cinema di Pompei
Dopo la serata di apertura del 3 giugno, la manifestazione sarà animata dalle proiezioni dei film in concorso, per poi concludersi l’8 giugno con una serata di gala interamente dedicata alla premiazione delle opere più meritevoli. Tra i protagonisti del festival troviamo lungometraggi internazionali provenienti da tutto il mondo, dalle Americhe all’Asia, passando per Africa ed Europa. I cortometraggi, invece, renderanno omaggio al territorio campano e all’Italia, raccontando storie ispirate alle tradizioni locali. Una delle novità sarà la sezione dedicata ai film in formato verticale (quello dei social media), i quali offrono l’opportunità di esplorare i nuovi linguaggi visivi contemporanei. Inoltre, durante il festival, un laboratorio creativo porterà alla realizzazione di un film in tempo reale, coinvolgendo pubblico e professionisti.
Linguaggio, turismo e moda al Festival del Cinema di Pompei
Come parte integrante del programma, la rassegna ospiterà incontri incentrati su tre diversi temi: Cinema e linguaggio, con la partecipazione di luminari dell’Accademia della Crusca, docenti universitari ed esperti del cinema italiano; Cinema e turismo, con una riflessione sul dialogo tra arte cinematografica e promozione territoriale, coinvolgendo ministeri, istituzioni regionali e accademici. E, infine, Cinema e costume, omaggiando il rapporto fra cinema e moda italiana e valorizzando l’incontro tra design e la narrazione visiva.
Il Festival di Cinema a Pompei: tra memoria e futuro
“Pompei rappresenta un luogo carico di memoria e significato, e il Festival mira a utilizzare questa eredità come metafora dell’importanza di custodire le nostre radici. In un mondo sempre più globalizzato, vogliamo riappropriarci del valore dell’identità come elemento insostituibile”, spiega Annarita Borelli. “Il Festival vuole porsi come occasione per riscrivere una narrativa culturale che conservi l’unicità del singolo, evitando la dissoluzione nella massificazione globale”.
“La sfida principale è proprio questa, riuscire a bilanciare l’approccio contemporaneo, che abbraccia inevitabilmente una dimensione globale e tecnologica, con la necessità di mantenere un legame profondo con le nostre radici”, conclude il direttore artistico Enrico Vanzina. “Vogliamo portare avanti un racconto che non perda di vista da dove veniamo, valorizzando l’unicità delle esperienze locali, storiche e culturali, senza cadere nella trappola della standardizzazione. Questo festival vuole essere uno spazio per riflettere su come l’identità possa evolversi senza dissolversi nella globalizzazione, creando nuove connessioni senza dimenticare le proprie origini”.
Valentina Muzi
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