Il libro dell’estate di Tove Jansson è ora un film

Charlie McDowell dirige Glenn Close nell’adattamento cinematografico de “Il libro dell’estate”, opera di Tove Jansson, autrice nota in tutto il mondo come la madre dei Mumin. Qui il trailer internazionale del film

Diretto dal regista americano Charlie McDowell (figlio dell’attore inglese Malcolm McDowell e dall’attrice statunitense Mary Steenburgen), The summer book, tratto dall’omonimo romanzo della pittrice e scrittrice finlandese Tove Jansson, ha per protagonista l’attrice Glenn Close, otto volte candidata al premio Oscar.  

Il regista sul romanzo di Tove Jansson  

“Mi sono innamorato anni fa del romanzo di Tove Jansson e ho sempre creduto che sarebbe stato un film bellissimo. Aver fatto parte di questo progetto è stata una delle grandi gioie della mia vita, e la mia esperienza con questi attori e la nostra troupe è stata profondamente stimolante”, commenta il regista sul suo profilo Instagram annunciando, lo scorso autunno, la prima mondiale del film avvenuta al BFI – London Film Festival per poi essere presentato anche in Italia fuori concorso al Torino Film Festival. 

Ne “Il libro dell’estate” tre generazioni fanno i conti con la morte 

Il libro dell’estate, edito in Italia da Iperborea con la traduzione di Carmen Giorgetti Cima, è stato pubblicato per la prima volta nel 1972 ed è ambientato su una piccola isola nel golfo di Finlandia, in un paesaggio selvaggio e incontaminato, e come suggerisce il titolo stesso, durante la stagione estiva. La storia ruota attorno al rapporto tra una bambina, di nome Sophia (Emily Matthews), e sua nonna.

Questi due personaggi così diversi per età, prospettive e temperamento, condividono un’incredibile intesa emotiva: la prima si affaccia alla vita e la seconda l’ha vissuta pienamente. Con loro c’è anche il padre di Sophia (Andersen Danielsen Lie, attore norvegese noto per la trilogia di Oslo di Joachim Trier), uomo assai discreto e silenzioso, di mestiere illustratore, che si rifugia nel lavoro reprimendo in tutti i modi i tristi sentimenti che lo avvolgono.

La madre di Sophia non c’è più e l’estate ha qui un compito e uno scopo curativo. Nell’opera di Tove Jansson il ritmo della storia è intimo, poetico e anche avventuroso. Mentre la loro vita quotidiana di questi pochi personaggi segue i ritmi leggeri e imprecisi delle vacanze, l’autrice mette in campo con saggezza ed ironia la complessità dell’animo umano e del vivere, inclusa la difficile e dolorosa accettazione della fine e quindi della morte. Qui solitudine e compagnia, natura e civiltà, dolore e guarigione si fanno largo fra tre generazioni di una famiglia che vive e condivide il lutto. 

Un film d’autore girato in Finlandia 

Il libro dell’estate di Tove Jansson – che come sempre, anche per questa storia si serve dei suoi ricordi, dei momenti della sua infanzia, trascorsi in un arcipelago della zona – celebra con grande semplicità e determinazione la vita e le relazioni umane. 

Per quanto riguarda le riprese del film diretto da Charlie McDowell si sono svolte nell’estate del 2023 in località finlandesi come Kotka, Porvoo ed Espoo. Il regista è riuscito, con grande rispetto, con la sua visione, e aiutato dalla sceneggiatura di Robert Jones, a restituire il potere delle emozioni universali tanto care alla sua autrice. Un film dal tratto autoriale in cui non manca il calore malinconico e solare di Tove Jansson, anche se non poetico alla sua altezza.

Margherita Bordino 

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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