Morto David Lynch. Il leggendario regista aveva 78 anni

Lascia al mondo intero un’eredità cinematografica circoscritta ma densa. Da Blue Velvet a Dune passando per Twin Peaks, il surrealismo e il noir hanno avuto in lui un maestro indiscusso

È morto, all’età di 78 anni, il leggendario regista statunitense David Lynch. Maestro indiscusso del mondo inconscio e onirico, è stato amato e apprezzato in tutto il mondo per opere cinematografiche come Blue Velvet, Mulholland Drive e la serie tv Twin Peaks. “C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi ma, come direbbe lui, tieni d’occhio la ciambella e non il buco”: con queste parole la famiglia ha dato all’annuncio della scomparsa con un post su Facebook.

La grande carriera di David Lynch

Vincitore di una Palma d’Oro a Cannes e del Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 2006 e del Premio Oscar alla carriera nel 2020, David Lynch è un autore che ha lasciato un segno tangibile nel nostro contemporaneo. Come sosteneva lui stesso “il cinema è una bella bugia che ci racconta la verità” e lui di verità recondite ne ha raccontate diverse, entrando con disinvoltura nell’invisibile della mente.  Horror, noir, giallo e surrealismo, il suo cinema è stato un insieme di elementi fantastici da cui farsi trascinare e trasportare, di più dimensioni in cui perdersi e scoprire qualcosa in più.

La vita di David Lynch

Nato il 20 gennaio 1946, a Missoula, David Lynch ha esordito da regista nel 1977, già trentenne, con Eraserhead – La mente che cancella, considerato uno dei film più strani e iconici del cinema sperimentale. Nel 1980 è la volta di The Elephant Man, racconto biografico che porta sul grande schermo la vita di un uomo affetto dalla sindrome di Proteo (rara malattia congenita caratterizzata da una crescita eccessiva e anomala di ossa, pelle, tessuti e altri organi). Quattro anni dopo, nel 1984 esce invece Dune, tratto dal romanzo omonimo di Frank Herbert, e poco dopo arriva Velluto Blu (1986), uno dei suoi lavori più riusciti, mix tra thriller psicologico, noir e surrealismo che esplora il lato oscuro della provincia americana.
I primi riconoscimenti importanti arrivano con Cuore selvaggio, con interpreti quali Nicolas Cage e Laura Dern, film con cui Lynch si aggiudica la Palma d’Oro al 43esimo Festival di Cannes. Il 2001 è l’anno di Mulholland Drive, un film complesso, che racconta la storia di un’aspirante attrice di nome Betty Elms (Naomi Watts), spesso lodato per la sua narrativa unica, per l’atmosfera inquietante e per il modo in cui sfida le convenzioni cinematografiche tradizionali. E poi nel 2006 è la volta di Inland Empire – L’impero della mente, film che immerge lo spettatore in un labirinto di immagini, suoni e frammenti di storie interconnesse.

Twin Peaks - Fire Walk With Me (1992) regia di David Lynch
Twin Peaks – Fire Walk With Me (1992) regia di David Lynch

Twin Peaks, il gioiello di David Lynch

Chi ama e ha amato David Lynch sa bene che la data più importante di tutte corrisponde all’8 aprile 1990, quando andava in onda, negli Usa, il primo episodio della serie horror/thriller/fantastica ideata da David Lynch e Mark Frost, I segreti di Twin Peaks. “Twin Peaks è un luogo che esiste davvero nella mia mente”, amava ripetere. Secondo David Lynch, uno degli elementi centrali della serie è il contrasto tra la superficie idilliaca della cittadina di Twin Peaks e il lato oscuro e inquietante che si nasconde sotto di essa. Questo dualismo è un tema centrale, forte e ricorrente in tutta la sua opera, anche se qui lo è in modo più dirompente. “Chi ha ucciso Laura Palmer?”: questa frase è divenuta un vero tormentone, oltre ad aver reso popolare l’attrice Sheryl Lee. Ancora di più da oggi questa frase sarà una parola d’ordine con cui gli amanti del cinema di David Lynch potranno ricordarlo e soprattutto riconoscersi.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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