Il Caravaggio perduto: al cinema il documentario sull’Ecce Homo
Il documentario di Àlvaro Longoria racconta l’affascinante storia di un quadro che ha attirato l’attenzione di collezionisti e commercianti d’arte in tutto il mondo. Il trailer
Ci sono opere il cui fascino risiede non solo nella maestria con cui sono state realizzate, ma anche nel nome e nella storia dell’autore, nelle vicende in cui sono state coinvolte e nei misteri che spesso celano.
È questo anche il caso del dipinto che raffigura l’Ecce Homo e che è stato attribuito al Merisi. Sulle tracce di questo misterioso capolavoro, trovato in un’elegante dimora a Madrid, ha girato un documentario il regista Àlvaro Longoria dal titolo Il Caravaggio Perduto. Il film sarà al cinema con Fandango il 10, l’11 e il 12 marzo 2025.
Il Caravaggio perduto: un thriller sulle orme dell’Ecce Homo
Un thriller in chiaroscuro, in perfetto stile caravaggesco, il lavoro di Longoria è un film documentaristico, ma avvincente, che calca la mano sulla figura leggendaria dell’autore, ma anche su quella della famiglia di collezionisti spagnoli che conservavano l’opera nel loro salone.
La sinossi ufficiale così recita: “Immagina di portare un vecchio quadro che hai da tempo nella tua abitazione in una casa d’aste e scoprire che vale 1.500 euro. Soltanto 24 ore dopo scopri che potrebbe essere “ECCE HOMO”, un capolavoro perduto di Caravaggio, e il suo valore schizza a 300 milioni. Sembra una storia di finzione o la trama di un film, ma è successo davvero a un’anziana signora di Madrid l’8 aprile 2021. Da quel momento, si è aperto un misterioso thriller che ha sconvolto il mondo dell’arte”.
Il cast del film
Insieme al dipinto e alla famiglia proprietaria, l’altro protagonista de Il Caravaggio perduto è il mercante d’arte Jorge Coll che, con i suoi soci, ha seguito per tre anni il restauro, l’attribuzione e la vendita di quest’opera d’arte, fino ad allora sconosciuta.
A portare la testimonianza di quella che è stata considerata la più grande scoperta degli ultimi trent’anni nel mondo dell’arte ci sono anche Andrea Lullo e Filippo Benappi, che si sono occupati della vendita del dipinto, Andrea Cirpiani, responsabile del restauro, Jaime Mato, direttore di Ansorena, la prima casa d’aste che espose al pubblico l’opera e Maria Cristina Terzaghi, tra le curatrici della mostra Caravaggio 2025.
L’Ecce Homo di Caravaggio in mostra a Roma per il Giubileo
Proprio la Terzaghi ha sottolineato la presenza dell’Ecce Homo nella mostra Caravaggio 2025 in corso a Roma, in occasione del Giubileo, affermando che: “Per la prima volta quest’opera lascia la Spagna e viene vista in Italia, soprattutto nell’ambito delle opere napoletane. Sarà finalmente l’occasione per discutere sulla sua datazione accanto ad altri quadri”.
Il capolavoro era stato esposto fino allo scorso ottobre al Museo del Prado di Madrid, dove tornerà stabilmente. “Da quarantacinque anni, forse, non si verificava un evento simile nella storia dell’arte, con unanimità di giudizio da parte della critica specializzata nell’attribuzione di un’opera”, aveva affermato David García Cueto che per i museo madrileno ha seguito l’intera rocambolesca vicenda dell’opera protagonista del film.
Roberta Pisa
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