Dying For Sex: la serie con Michelle Williams malata terminale che riscopre la propria sessualità

Su Disney+ è disponibile la serie di cui tutti parlano, che combina perfettamente dramma e umorismo: la storia vera di una donna malata terminale che sperimenta un piacevole risveglio sessuale. Il trailer

Partiamo dal principio, Dying For Sex non è una serie sul cancro. È una narrazione che partendo da questa situazione mette in atto una storia emozionante che ha la gigantesca capacità – e in primis in scrittura – di combinare dramma e umorismo.

Disponibile su Disney+, ha per protagonista Michelle Williams (Blue Valentine, The Fabelmans) perfettamente calata in un ruolo che per lei rappresenta una grande opportunità rispetto al passato. Un qualcosa di completamente diverso, inaspettato e vitale, nonostante l’epilogo. Otto episodi in totale basati sulla vera storia di Molly Kochan, una donna che nonostante la sua malattia ha voluto vivere fino alla fine e scacciare da sé la triste compassione.

Dying for sex: la serie che rivendica il sesso come diritto

Il sesso in Dying For Sex non è solo un atto fisico di piacere e godimento, è una connessione più profonda con il proprio senso di identità ed esistenza. Quello proposto nella serie è il ritratto di una donna, malata terminale, che sperimenta un piacevole – e anche divertente – risveglio sessuale, che si trasforma, puntata dopo puntata, nel diritto di scegliere cosa fare del proprio corpo.

Ed è anche una storia di profonda e sincera amicizia in cui l’altro – la migliore amica – non si vergogna di mostrare il dolore verso quello che sta accadendo, ma tanto meno si fa da parte, si allontana, o resta come presenza ingombrante. Qui la migliore amica diventa scudo, conchiglia, specchio, qualcosa che va ben oltre la solita complicità. Molly e Nikki sono una accanto all’altra in quello che per entrambe è un viaggio incognito.

Dying For Sex
FX’s Dying for Sex

Una donna costretta a fare i conti con la propria moralità

Credo che Molly abbia scelto un modo davvero coraggioso, insolito e audace per scardinare la struttura della sua vita”, racconta Michelle Williams, in una recente intervista internazionale rilasciata ad Harper’s Bazaar. “Quando riceve questa diagnosi, è come se le venissero tolti i paraocchi, e si rifiuta di vivere un altro secondo, rendendosi abbastanza piccola da rientrare nella visione di qualcuno di chi dovrebbe essere. Pensa a chi è il suo vero amore, e questo è il suo migliore amico, e ha anche abbastanza amor proprio da dire: Ho bisogno di te. Ti voglio. Lo farai con me? Lo farai per me?”.

Dying For Sex mostra la storia vera di una donna costretta a fare i conti con la propria mortalità, e il tutto mentre fa sesso sfrenato con sconosciuti attraverso i quali vengono fuori una serie di aspetti della sua personalità al limite tra pudore, vergogna, disinibizione, ma che sono massimo sinonimo di libertà.

La trama della serie Dying for Sex

La serie di FX Dying for Sex è ispirata alla storia di Molly Kochan, che ha raccontato la sua esperienza in un podcast, Wondery, creato con la sua migliore amica Nikki Boyer.

Dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro metastatico al seno al quarto stadio, Molly (Michelle Williams) decide di lasciare il marito Steve (Jay Duplass) e inizia a esplorare, per la prima volta nella sua vita, la varietà e la complessità dei suoi desideri sessuali. Molly ha molto da realizzare nel poco tempo che le resta. Non c’è spazio per moralismi o giudizi: a lei non importa cosa la gente pensi della sua proverbiale lista dei desideri (una frase che provoca sempre un’occhiata di disappunto). Trova così il coraggio di imbarcarsi in quest’avventura grazie alla sua inseparabile Nikki (Jenny Slate), una donna devota e affettuosa. Del cast fanno parte anche Rob Delaney, Kelvin Yu, David Rasche, Esco Jouléy e Sissy Spacek.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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