Storia della “Dama addormentata con vaso nero”, scomparsa e ritrovata grazie a un famoso film d’animazione

Ottant’anni dopo la scomparsa del capolavoro cubista del pittore ungherese Róbert Berény è stato individuato in una scena di “Stuart Little” da un ricercatore, che stava scrivendo la sua biografia. Ecco com'è andata

Era il 2009 quando un ricercatore della Galleria Nazionale Ungherese, Gergely Barki, stava guardando insieme alla figlia il film d’animazione americano Stuart Little del 1999, che racconta di una famiglia che adotta un topolino. Ma non è stata la trama a catturare l’attenzione di Barki, quanto un singolo frame del film in cui si vede, alle spalle dei protagonisti, un quadro appeso tra due lampade sopra il camino del soggiorno. Dopo averlo guardato ripetutamente, lo studioso capisce di essere davanti alla Dama addormentata con vaso nero di Róbert Berény (Budapest, 1887 – 1953), capolavoro cubista scomparso dal 1928. E caso vuole, il ricercatore si stava occupando proprio in quel periodo della biografia del pittore ungherese, la cui opera non era stata più rinvenuta dopo una mostra della Munkácsy Guild.

La scoperta di Gergely Barki mentre guardava il film d’animazione “Stuart Little”

Non potevo credere ai miei occhi quando ho visto il capolavoro a lungo perduto di Berény sulla parete dietro Hugh Laurie. Per poco non mi è caduta Lola – la figlia – dalle ginocchia”, raccontò al tempo Barki. “Un ricercatore non può mai staccare gli occhi dal lavoro, nemmeno quando guarda i film di Natale a casa”. Così, incuriosito dalla scoperta, iniziò a scrivere delle mail a tutte le persone coinvolte nel film, finché due anni dopo, nel 2011, gli rispose una scenografa.

Gergely Barki sulle tracce della “Dama addormentata con vaso nero” di Róbert Berény

Mi disse che il quadro era appeso alla sua parete e che aveva acquistato il quadro in un negozio di antiquariato di Pasadena, in California, per un prezzo irrisorio, pensando che la sua eleganza fosse perfetta per il salotto di Stuart Little”, riportò Barki.  Dopo che il dipinto venne utilizzato come sfondo per l’ambientazione della casa familiare del film hollywoodiano e l’attrezzatura di produzione imballata, la scenografa si portò via la Dama e la appese nel proprio appartamento come decorazione. “Ho avuto l’occasione di farle visita, di vedere il dipinto e di raccontarle tutto sul pittore”, continuò Barki.

La “Dama addormentata con vaso nero” di Róbert Berény

In seguito alla scoperta, la donna vendette il dipinto a un collezionista privato, che a sua volta lo mise all’asta presso la galleria Virag Judit di Budapest il 13 dicembre 2014, dove fu battuto a 230 mila euro, il prezzo più alto mai pagato per un dipinto di Róbert Berény.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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