The Last Showgirl. Al cinema una Pamela Anderson oltre ogni cliché

Nelle sale il film con protagonista Pamela Anderson e diretto da Gia Coppola. Un racconto che indaga le donne e il tempo che passa, e nello specifico le showgirl oltre trucco e lustrini. Qui il trailer

Diretto da Gia Coppola e scritto da Kate Gersten, The Last Showgirl è il film più chiacchierato dell’ultima stagione cinematografica, per la sua protagonista Pamela Anderson.

Ogni qualvolta un’attrice esce dall’ordinario – forse perché finalmente qualcuno le ha dato la possibilità di farlo! – questo fa subito “notizia”. Ed è vero, Pamela Anderson in questo film ha fatto qualcosa di totalmente diverso, si è messa in gioco, e ha mostrato a tutti un’altra sua anima artistica. Il film, che merita tantissimo il grande schermo, è nelle sale italiane dal 3 aprile 2025 con Be Water Film.

Pamela Anderson è The Last Showgirl

The Last Showgirl è un’incredibile storia di resilienza, strass e piume. La protagonista è Shelly, l’iconica showgirl di Las Vegas, che dopo 30 anni di attività, quando il suo storico spettacolo chiude bruscamente, deve ripensare il suo futuro e affrontare le scelte del passato.

Nel film, accanto a Pamela Anderson, c’è anche il premio Oscar Jamie Lee Curtis come sempre unica e meravigliosa, qui nel ruolo della migliore amica di Shelly. Senza Pamela Anderson non ci sarebbe stato questo film e a dirlo è la stessa Gia Coppola. La regista non riusciva a immaginare un’attrice contemporanea nel ruolo di Shelly fino a quando non ha visto il documentario Pamela, A Love Story e quindi fin quando non si è imbattuta in una Anderson spesso senza trucco che ripercorre la sua vita e la sua carriera raccontando come l’ha portata da una piccola città canadese alla fama internazionale come modella di Playboy, star televisiva e sex symbol a tutto tondo.

La regista che ha scelto la Anderson come protagonista

“Come membro dell’industria dell’intrattenimento, la maggior parte della mia carriera si è concentrata sull’aspetto esteriore e non su ciò che realmente accade sotto le qualità superficiali per cui la gente ti assume o ti conosce”, ha dichiarato Anderson. “E pensi sempre: è molto di più in me, ma non sai se avrai mai la possibilità di mostrarlo. Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono detta: Sono l’unica che può farlo. Non mi ero mai sentita così forte per qualcosa. Il fatto che Gia mi abbia guardata e abbia visto quel potenziale mi ha onorato moltissimo”.

Mentre la regista ha commentato: “Ho visto che Pamela era molto coraggiosa. Aveva già superato i limiti di come le donne dovrebbero invecchiare, il che era entusiasmante. Vedevo che aveva voglia di esprimersi come attrice ed era disposta a mostrarsi vulnerabile. È una grandissima scrittrice e un’amante del cinema classico, della poesia e della filosofia. Ha anche una natura ottimista che mi sembra molto simile a quella di Shelly. È una qualità adorabile. Ho pensato: ‘Oh mio Dio, ecco la mia Shelly’, e non c’era nessun’altra che potesse interpretarla”.

Le showgirl di Las Vegas e la sceneggiatura del film 

L’ispirazione del film però arriva da tutt’altra storia. La sceneggiatrice e drammaturga Kate Gersten, appassionata di Las Vegas proprio come la regista, aveva scritto una pièce sulle showgirl non ancora prodotta e mentre era borsista alla Juilliard. Quando la Coppola ha letto la pièce, al principio intitolata Body of Work, ne aveva apprezzato sia l’ambientazione che i personaggi. “Era una storia molto intima, che descriveva davvero la vita quotidiana di queste persone che ero così curiosa di conoscere. E i personaggi avevano una vita e una profondità incredibile”, ha commentato la regista.

E come è arrivata l’idea iniziale a Kate Gersten? Ha scritto la pièce dopo aver visto lo spettacolo di showgirl Jubilee! proprio mentre si trovava a Las Vegas per un lavoro di scrittura nel 2013.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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