Bit electro da mezzogiorno a mezzanotte. È il Kappa Future Festival
Un format dance estivo, diurno e open-air, sotto il capannone post industriale del Parco Dora di Torino. Un weekend di musica digitale, dal 13 al 14 luglio, per fare un salto spazio-temporale nell’Europa dei grandi eventi musicali.
Con la fine del Traffic al Parco della Pellerina di Torino, poi spostato negli anni, prima dietro la Reggia di Venaria e poi in una compressa piazza San Carlo dalla pessima acustica, sembrava definitivamente tramontata l’epoca dei festival musicali in città. Ma se per Traffic pare ci sia un ritorno di fiamma l’ultimo weekend di agosto alle OGR, da un paio d’anni ha preso piede nell’estate torinese un nuovo format, ideato dagli autori di Movement, la società di intrattenimento culturale che ha creato l’omonimo evento invernale di musica dance. Stiamo parlando di Kappa Future Festival, al 100% diurno e open-air, che porta a Torino la migliore musica elettronica del pianeta con artisti come Carl Cox, Luciano, Joseph Capriati, Richie Hawtin, Ellen Allien e Marco Carola. Il tutto dentro uno scenario degno di un film di fantascienza: il Parco Dora, un’area contigua al centro di Torino, che si estende per 89mila mq, dove sorgeva un tempo lo stabilimento delle Ferriere Fiat, oggi spazio verde di alberi e prati completamente restituito alla città.
Un luogo perfetto per accogliere le atmosfere degli artisti protagonisti, dominato dalla suggestiva e imponente struttura del capannone dello strippaggio, di cui sono stati conservati gli alti pilastri in acciaio dipinti di rosso e una parte della copertura. La ristrutturazione armoniosa e conservativa ha lasciato una grande tettoia che sarà la casa ideale del Kappa Futur Festival. Che è anche un buon esempio di impresa culturale, come ha sottolineato in conferenza stampa Marco Boglione, presidente di BasicNet, main sponsor della manifestazione, riconoscendo agli organizzatori la capacità di aver inventato un prodotto nuovo: “Non è né un concerto, né una discoteca, è movement”. La ricaduta economica della prima edizione è stata valutata in un milione di euro, effetto dell’impiego di 400 risorse umane, delle centinaia di pernottamenti nelle strutture convenzionate, delle migliaia di pasti consumati dai 18mila ragazzi arrivati a Torino da tutto il nord Italia, Svizzera e Francia. Un successo reso possibile grazie anche alla fiducia dell’amministrazione municipale e regionale, al sostegno di grandi gruppi industriali – sei dei quali con sede a Torino – e alle partnership con importanti realtà del Paese.
Ma parliamo degli artisti coinvolti: Carl Cox è attivo dalla metà degli Anni Novanta ed è un mago del turntablism con tre piatti. Poi Luciano, dj e producer nato in Svizzera e cresciuto in Cile, per cui la parola d’ordine nella musica elettronica è fusione, manipolazione, contaminazione: meglio ancora se tutto ciò avviene considerando esperienze che provengono dai settori più disparati ed apparentemente incompatibili. Influenzato dai ritmi latini, Luciano sperimenta infatti l’accostamento di diversi stili, tanto da essere alfiere di un sound personale e straordinariamente empatico. Insieme a lui sul main stage Nicole Moudaber, misteriosa e affascinate dj nata in Nigeria e cresciuta in Libano. All’appello di sabato 13 luglio hanno risposto anche due fratelli canadesi: i Midnight Operator, che trasferiscono nella loro techno dinamica ed energetica una sintonia quasi telepatica. Dan Ghenacia, Shonky e Dyed Soundorom sono, invece, gli Apollonia, ambasciatori del french touch e portatori di un inconfondibile sound misto di anima bianca e musica nera. Un’altra icona con il trio francese sul Dora stage, questa volta made in Usa, è Kerri Chandler, figura chiave del panorama house americano. I suoi set sono prestazioni esaltanti, dove linee di basso, trombe e colpi di cassa si miscelano a suoni di synth e cori. Sarà presente anche Damian Lazarus, il dj ribelle di Los Angeles che, con i suoi suoni futuristici e sperimentali, infiammerà la struttura post industriale del Parco Dora. A completare la line-up un giovane italiano, Joseph Capriati, direttamente da Napoli, un dj promettente che ha sfondato la scena dopo anni di dedizione e sacrifici.
Domenica 14 luglio, accanto a uno dei dj nostrani più noti al mondo, Marco Carola, si esibirà Richie Hawtin, dj canadese noto anche come Plastikman, colosso della musica elettronica internazionale. Poi ci sarà Matador con un set da ballare tutto d’un fiato e senza interruzioni. Ci sarà spazio anche per la reginetta indiscussa dell’elettronica, Ellen Allien, cantante, musicista e produttrice, icona dell’elettronica al femminile. Il Dora stage sarà affidato a Erol Alkan, un dj che discende dall’etnia dei turkish cypriot, uno dei nomi più seguiti a Londra e non solo. Sempre domenica sul palco con Erol salirà Zombie Nation, un progetto tedesco di musica techno ed electro del dj e produttore Florian Senfter. Accanto a Marco Carola, sul main stage ci sarà anche un altro italiano, Leon. Nato vicino a Roma, ha fatto il suo ingresso dirompente nel mondo della musica nel 2009 e in pochissimi anni si è creato un’ottima reputazione. L’ultimo annunciato della line up di domenica è stato TAI, tedesco d’adozione che ha conquistato le spiagge più cool del mondo con il suo singolo Lose Yourself nell’estate 2012. Non poteva mancare una rappresentanza torinese sul Dora stage, anche quest’anno affidata alla vivacissima Say Yeah Crew.
Claudia Giraud
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