Per i suoi 25 anni il Sonar di Barcellona cerca partner alieni (e invia musica nello spazio)
In attesa di celebrare il suo 25º anniversario nel giugno del 2018, il festival internazionale di musica elettronica di Barcellona elabora un progetto scientifico e musicale che varca i confini del sistema solare.
Il Sonar di Barcellona sta per compiere un quarto di secolo e in, attesa di festeggiarlo con la sua nuova edizione in programma dal 14 al 16 giugno 2018, ha concepito un progetto originale, il Sonar Calling GJ273b: inviare musica, oltre i limiti del nostro sistema solare nel tentativo di comunicare con l’intelligenza extraterrestre, attraverso un messaggio radio mai inviato prima alla stella di Luyten, detta anche GJ273b, un esopianeta potenzialmente abitabile. Il tutto con la supervisione scientifica dell’Institute of Space Studies of Catalonia (IEEC), un istituto di ricerca che studia tutti gli aspetti legati allo spazio e alle scienze spaziali e del METI International, un’organizzazione di ricerca dedita alla scienza della comunicazione interstellare. “Il Sonar Calling GJ273b nasce dall’innato bisogno umano di comunicare e connettersi, cercando anche di trovare una risposta a una domanda posta dalla civiltà nel corso della storia – Siamo soli nell’universo? Al Sonar, speriamo di no”, spiegano ad Artribune i direttori del celebre festival internazionale di musica elettronica di Barcellona Enric Palau, Sergio Caballero e Ricard Robles.
33 PEZZI DI MUSICA DA 10 SECONDI
“Inoltre, dato l’impatto in gran parte negativo dell’umanità sul nostro pianeta, forse questo è il momento migliore per raggiungere l’intelligenza extraterrestre – si spera superiore – per sollecitare aiuto e consigli su ciò che è possibile fare per cambiare le cose”. Così, la direzione del festival ha commissionato 33 pezzi di musica di 10 secondi ciascuno ai musicisti che hanno partecipato al Sonar nei suoi primi 25 anni di vita, ottenendo delle composizioni molto differenti tra loro – alcune focalizzate sull’aspetto matematico-scientifico, altre più politiche e critiche nei confronti della cura della Terra – da inviare in forma di trasmissione radio al vicino pianeta abitabile GJ273b, da cui attendere una risposta: un primo messaggio è già stato trasmesso a ottobre, mentre un secondo invio è previsto per aprile, a cui anche il pubblico è invitato a partecipare tramite una call. Carsten Nicolai, per esempio, ha inviato una registrazione del battito cardiaco della figlia non ancora nata, mentre Autechre ha creato una composizione a partire dal numero primo 449. “In un momento di conflitto globale e sfide apparentemente insormontabili, Sónar Calling è un tentativo di riaccendere il senso di consapevolezza globale”, concludono gli organizzatori del Sonar, “e anche una riflessione condivisa sul nostro stesso progetto che speriamo possa portare a nuove idee e nuovi partner. Quelli alieni. ”
– Claudia Giraud
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