Musica. Arto Lindsay e i Ninos du Brasil
Era scritto che dovesse capitare, prima o poi. Non si chiama forse Ninos du Brasil uno dei progetti musicali di Nico Vascellari? E allora ecco che nell’ultimo album c’è anche lo zampino di Arto Lindsay.
Il 2017 è un anno che entrerà di diritto nella storia della musica brasiliana. Una pioggia di uscite discografiche di assoluto valore ha mostrato ancora una volta quanto la musica riesca a catalizzare l’energia del popolo brasiliano, specie quando il gioco là fuori – nel mondo dell’economia reale e degli sfaceli politici – si fa duro.
A luglio è stato possibile reimmergersi in No Mundo do Sons di Hermeto Pascoal & Grupo, lo stregone albino osannato da Miles Davis, che è tornato a farci dono della sua follia dopo quindici anni di preoccupante reclusione. Un altro attesissimo ritorno è stato quello di Chico Buarque: Caravanas ha rotto un silenzio lungo sei anni proprio mentre, in agosto, la Camera bloccava il procedimento per corruzione nei confronti del presidente Michel Temer.
BRASILE CHIAMA ITALIA
L’anno musicale, a ogni modo, si apriva con uno dei dischi più riusciti del 2017, quel Cuidado Madame che ha confermato la statura artistica di Arto Lindsay. E proprio Lindsay ha rinsaldato di recente l’asse tra Brasile e Italia – da sempre solidissimo e cartografato dal 2012, con dovizia di particolari quasi maniacale, dal sito Na boca do povo – grazie a una impressionante mole di video-interviste esclusive con i principali protagonisti della musica verde oro. La voce di Arto in Vagalumes Piralampos è la ciliegina su una torta già molto gustosa, brano di chiusura di Vida Eterna, l’ultima fatica discografica dei Ninos du Brasil – progetto che rappresenta uno degli innumerevoli sfoghi artistici di Nico Vascellari.
Sempre in coppia con Nicolò Fortuni, e ancora una volta pubblicato dalla Hospital Productions di Dominick Fernow e da La Tempesta International, Vascellari confeziona un disco che è la colonna sonora ideale di un anno convulso e complicato. Techno, ma al ritmo di percussioni voodoo per un carnevale dell’addio (carne-levànem!), per officiare un baccanale in compagnia di creature della notte, spaventose come il pipistrello dipinto in copertina dalla britannica Marvin Gaye Chatwynd.
‒ Vincenzo Santarcangelo
www.nabocadopovo.it
http://hospitalproductions.net/
http://latempesta.org/
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #39
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