Natale in Sardegna con la musica jazz. Ad Alghero nasce un festival (che finisce a luglio!)
Prima edizione del festival JazzAlguer, la seconda creatura di Paolo Fresu in Sardegna, già ideatore del fortunato Time in Jazz di Berchidda. Lo stilista Antonio Marras ne cura l’immagine e i progetti artistici.
Dopo Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nella sua città natale e cresciuto, anno dopo anno, fino a diventare uno dei momenti più attesi dell’estate festivaliera, la Sardegna ha un’altra rassegna dedicata a questo genere musicale. Questa volta ad Alghero, ma sempre a cura dello stesso trombettista originario di Berchidda, la città dove ha fondato anche un’etichetta discografica che unisce la musica all’arte: la Tŭk Music. “Ha un senso un’altra rassegna di jazz in Sardegna? Crediamo di sì. Soprattutto se questa si consuma nella città più bella dell’isola. Città catalana che offre non solo spiagge incontaminate e natura selvaggia ma anche un centro storico vivo e una lingua arcaica”, afferma Fresu. “E ha un senso se ciò avviene coinvolgendo le migliori menti creative della città. Costruendo così una serie di eventi di respiro internazionale, collocandoli in un momento diverso rispetto alla ricca proposta estiva e incentivando la destagionalizzazione turistica e culturale“.
ALGHERO CAPITALE DEL JAZZ
La candidatura di Alghero a Capitale della Cultura 2018, anche se poi non ha avuto successo e la vittoria è andata a Palermo, è stata comunque un primo passo in tal senso e un modo per lavorare concretamente alla sua destinazione culturale, oltre al turismo legato alle spiagge e al vino: due eccellenze del territorio. È in quell’occasione, infatti, che si è delineata l’ipotesi di creare un festival che abbracciasse un arco temporale molto ampio – da novembre a luglio – e che si ponesse al di fuori della concentrazione degli eventi del periodo estivo per avviare un processo di destagionalizzazione del turismo: una pratica già vista, ad esempio, in Puglia l’anno scorso con il Velvet Culture Festival di Lecce, di nuovo in corso fino al 25 dicembre.
L’IMMAGINE DI ANTONIO MARRAS
È nato, così, JazzAlguer – Rassegna internazionale di Jazz e delle Arti in programma ad Alghero – dal 23 dicembre al 21 luglio – all’interno di alcuni dei luoghi più notevoli della cittadina catalana: il Teatro Civico; la Cattedrale; le chiese di San Francesco e di San Michele; gli spazi de Lo Quarter recentemente rinnovati, dove ha sede la Fondazione META acronimo di Musei Eventi Turismo Alghero; i bastioni cinquecenteschi della Muralla, e, fuoriporta, le tenute della storica cantina Sella&Mosca e l’ex colonia penale di Tramariglio, sede del Parco di Porto Conte. “Jazzalguer è una rassegna di jazz ma è musica per tutti. E se i suoi suoni meticciati sono la metafora dell’apertura che guarda al mare, la desinenza linguistica “música per tots” coglie nella necessità di dover essere un crogiuolo di idiomi e di genti. Non solo attraverso suoni e segni ma grazie anche a momenti dialettici in cui i musicisti incontrano il pubblico in luoghi simbolo della città”, continua Fresu. “A questi si aggiunge la Giornata Internazionale del Jazz promossa dall’Unesco e il concorso internazionale per giovani musicisti del Mediterraneo che lega assieme anche le realtà virtuose dell’Isola”. Nove appuntamenti in tutto, uno per ogni mese, che si susseguiranno fino a luglio e che si ripeteranno per almeno tre edizioni, secondo il protocollo siglato da Comune di Alghero e Fondazione di Sardegna, principale finanziatore del festival. A dare un contributo al luogo dove è nato, sarà anche lo stilista Antonio Marras, che oltre ad aver realizzato l’immagine che accompagnerà la rassegna, curerà i progetti artistici.
– Claudia Giraud
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