Italia Music Export. SIAE supporta la musica italiana all’estero con un fondo di 50mila euro
Dopo la rottura del monopolio, SIAE elabora strategie per non perdere i propri associati. Tra queste l’internazionalizzazione della musica italiana, con il lancio di 2 call di finanziamento: per i musicisti e per gli operatori
Dopo la fine – di fatto – del monopolio della SIAE per quanto riguarda il copyright in musica, cominciano a vedersi i primi effetti positivi della concorrenza, con l’elaborazione delle prime strategie, da parte del colosso della gestione collettiva del diritto d’autore, per non perdere i propri associati e incentivare l’iscrizione di nuovi aderenti. La musica in Italia è il settore trainante dell’Industria culturale e creativa con 4,7 miliardi di fatturato e quasi 170mila occupati, per cui la Società Italiana degli Autori e degli Editori, col patrocinio del MiBACT, ha deciso di creare l’Italia Music Export, un ufficio nazionale – con sede a Milano e sotto la gestione di Nur Al Habash, già direttrice di Rockit – per supportare la diffusione della musica italiana oltre confine, e sostenere le aziende che operano in questo settore.
SUPPORTO SHOWCASE
“L’Italia Music Export ha come obiettivo quello di restituire alla musica italiana una rilevanza internazionale e diffondere un’idea di Made in Italy che parli la lingua della contemporaneità e che sia in grado di definire un’immagine nuova della creatività musicale del nostro Paese”, ha commentato Filippo Sugar, Presidente di SIAE. “Come Società Italiana degli Autori ed Editori crediamo molto in questo progetto e ci siamo fatti parte attiva per poterlo rendere operativo. L’export office rappresenta infatti la prima concreta iniziativa per dare un supporto istituzionale alla promozione e alla visibilità della nostra musica all’estero. Finora, anche a livello economico, gli sforzi in tal senso sono stati a carico dei singoli artisti, etichette, management e agenzie di booking, con il risultato che il nostro Paese non ha lo spazio che merita nella cartina geografica della musica mondiale”. La prima misura concreta in tal senso si chiama Supporto Showcase 2018, uno strumento con il quale l’Italia Music Export mette a disposizione degli artisti un fondo per facilitare la loro partecipazione agli showcase festival europei.
COME TI MANDO IL MUSICISTA ALL’ESTERO
Ogni anno, infatti, decine di artisti italiani vengono selezionati da grandi festival e fiere internazionali per esibirsi davanti ad un pubblico selezionato di addetti ai lavori. Sono esibizioni che contribuiscono alla diffusione di musica italiana all’estero e che risultano spesso in importanti accordi con partner commerciali, in Europa e nel resto del mondo. Per gli artisti, e per le aziende che li affiancano, queste occasioni sono di fondamentale importanza, ma spesso comportano un investimento economico che non sempre è disponibile. “Attraverso questo fondo”, continua Sugar, “Italia Music Export aiuterà in maniera diretta artisti, autori ed editori associati SIAE, fornendo un rimborso spese per la partecipazione ai più importanti showcase festival europei”. L’altra strategia di supporto all’internazionalizzazione della musica italiana, attraverso sostegni economici e strumenti utili alla diffusione della nuova creatività musicale made in Italy, è di pochi giorni fa e riguarda due call di finanziamento: una dedicata agli Artisti per lo sviluppo e la promozione di tour all’estero; e una agli Operatori, per la partecipazione a showcase festival e fiere internazionali.
LA CALL
“Quest’anno abbiamo stanziato un contributo di 50mila euro per promuovere i concerti all’estero di artisti e band italiane”, afferma Sugar, “e per incentivare la partecipazione dei nostri professionisti dell’industria musicale a showcase, workshop e conference festival”. Le risorse disponibili saranno ripartite per il 70% ai beneficiari della Call Artisti e per il 30% alla Call Operatori e serviranno a sostenere i tour internazionali degli artisti italiani e la promozione delle loro date all’estero, oltre che a contribuire alle spese che gli operatori italiani (etichette, editori, manager, agenzie di booking, distributori, etc) affrontano nel partecipare agli appuntamenti strategici per l’industria musicale fuori dall’Italia. La Call Artisti prevede due fasi, la prima resterà aperta fino al 25 febbraio, mentre la seconda dal 2 maggio al 4 giugno. Nella Call Operatori, questi potranno inoltrare, invece, richiesta solo fino al 25 febbraio.
– Claudia Giraud
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