Nasce a Torino il Circolo della Musica: nuova sede del Circolo dei Lettori per suoni e parole
L’ex Maison Musique di Rivoli, nell’hinterland di Torino, diventa la sede musicale della Fondazione Circolo dei Lettori, in cui si intrecciano, da febbraio a maggio, quattro racconti sonori. Si parte con Lee Ranaldo dei Sonic Youth
Il Circolo dei Lettori si fa in tre: dopo Torino e Novara arriva una terza sede a Rivoli (To), tutta dedicata alla cultura musicale: si chiamerà, infatti, Circolo della Musica. Si tratta di un progetto della Fondazione Circolo dei lettori – la struttura che gestisce il centro culturale rivolto alla lettura e agli incontri con gli scrittori con sede nel seicentesco Palazzo Graneri della Roccia, in pieno centro a Torino – che ha individuato nella ex Maison Musique di Rivoli, già in passato teatro di concerti ed eventi artistici, il luogo idoneo per questa nuova avventura e nuovo corso del Circolo dei Lettori, dopo otto anni di presidenza di Luca Beatrice che ha dato le dimissioni qualche mese fa. “Con il Circolo della musica la Fondazione Circolo dei lettori arricchisce ancora una volta la propria proposta culturale, non solo con concerti di qualità, ma dando anche spazio alle storie degli artisti, italiani e internazionali, che si raccontano al pubblico in un dialogo di note e di parole”, spiega Maurizia Rebola, direttore della Fondazione Circolo dei lettori. “Sostenuto dalla Regione Piemonte e patrocinato dalla Città di Rivoli, il nuovo Circolo, che arriva dopo quello di Torino e di Novara, è pensato quindi sia come luogo d’elezione per esplorare la cultura musicale di oggi, sia come centro accogliente datato di servizi, per favorire l’incontro e lo scambio di idee, con auditorium, studio di registrazione, bar e ristorante. La sede rivolese è un nuovo approdo per la Fondazione, una sfida e un’avventura, ed è soprattutto la conferma di una vocazione precisa, quella di produrre e promuovere cultura per il territorio”.
LA SEDE
L’ex Maison Musique di Rivoli, nella sua nuova veste di Circolo della Musica, diventa così un rinnovato spazio di cultura musicale, in cui si intrecciano, da febbraio a maggio, quattro racconti sonori in forma di rassegna, sotto la direzione artistica di Gianluca Gozzi, già direttore del festival musicale di successo ToDays. “Il mio coinvolgimento è avvenuto attraverso un bando pubblico di partecipazione al quale ho risposto e per il quale sono stato selezionato per la programmazione musicale della Fondazione Circolo dei lettori. Ex Maison Musique, ora Circolo della musica, era un progetto fermo da alcuni anni, la Regione Piemonte e la Fondazione Circolo dei lettori hanno fortemente voluto rinnovare il progetto e io sono stato individuato per occuparmi della programmazione e tutto quello che sta intorno”, spiega ad Artribune Gozzi. “C’è un’assoluta continuità di identità con il Circolo dei lettori, non a caso si chiama Circolo della musica. L’idea, con il tempo, è quella di sviluppare un’identità in linea e in dialogo con la programmazione di via Bogino, senza essere una fotocopia sbiadita o in sovrapposizione, e allo stesso, senza essere in opposizione”.
LE RASSEGNE
Saranno quattro le rassegne che intrecceranno suoni e parole: Letteratura post-rock, dedicata al suono alternativo nazionale ed internazionale, con apertura il 12 febbraio da parte del fondatore dei Sonic Youth, Lee Ranaldo, e a seguire gli storici Massimo Volume, Nada e Diaframma; Scultori di suono, sulla nuova musica digitale e arti audio-visive con nomi come William Basinski e OZMOTIC, Lubomyr Melnyk e Christian Fennesz; Non abbiamo bisogno di parole, dove protagonista è la musica strumentale (Tomat/Petrella, Paolo Spaccamonti), e infine Cinque x duo, sulla musica d’autore esclusivamente in formato duetto, come quello formato dal celebre rocker Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e lo scrittore tragicomico Diego De Silva, oppure dall’autore di fumetti e graphic novel europei Zerocalcare e dal cantautore Giancane. “È una programmazione inclusiva e trasversale, per un pubblico giovane e un pubblico adulto, in un luogo accogliente dove poter ascoltare cose che nella quotidianità non è facile trovare, soprattutto a Torino”, conclude Gozzi. “Un percorso per esplorare voci, racconti, ritmi e note – alternative, ibride, digitali – capaci di intrecciarsi e creare nuove forme del suono, nel confronto tra artisti italiani e internazionali, vere leggende del suono alternativo”.
-Claudia Giraud
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