Walk of Muses #7: Jarboe e Kill Your Boyfriend

Il nuovo appuntamento con la rubrica “Walk of Muses” è incentrato sulla cantautrice sperimentale statunitense Jarboe e sulla band italiana Kill Your Boyfriend.

Jarboe (ovvero Jarboe La Salle Devereaux) è una cantautrice e tastierista statunitense famosa per la versatilità e la trasmissione emotiva della sua voce e per l’audacia sperimentale delle sue melodie. Con una formazione classica, tra letteratura, teatro, opera e jazz, si unisce dal 1985 al 1998 alla band newyorkese degli Swans, apportando al sound originariamente noise rock del fondatore Michael Gira una vena più folk e melodica. Collaborerà ancora con il gruppo come vocalist nell’album della sua reunion nel 2012. Jarboe ha pubblicato numerosi album solisti con il sound sperimentale e struggente delle sue litanie esoteriche e ha collezionato un numero incredibile di collaborazioni in tutto il mondo, inclusi Neurosis, Blixa Bargeld (Einstürzende Neubauten, e sino al 2003 Bad Seeds di Nick Cave), Jozef Van Wissem e P. Emerson Williams. Ha presentato spettacoli in club, teatri, gallerie d’arte, musei e cattedrali, collaborato con televisione e cinema, ed è anche pittrice. Tra i suoi ultimi tour, quello europeo nel 2017/2018 insieme al duo italiano Father Murphy.

La tua definizione di arte.       
“Arte” per me è una parola usata per attività creative di forme infinite (ad esempio: cinema, teatro, installazioni sonore, musica, danza, dipinti, disegni, scultura, performance, fotografia, architettura, design, scrittura, arti marziali, ginnastica, ecc.), che suscitano una reazione da parte di chi le incontra. Una potente “opera d’arte” susciterà una forte reazione da parte di coloro che ne fanno esperienza, sia essa positiva o negativa.

La tua definizione di musica. 
La “musica” per me è un’arte in formato audio che utilizza il suono sia che si tratti di voce o strumenti o registrazioni sul campo, e che può essere tradizionalmente composta o può esplorare concetti come musica concreta, oggetto sonoro, architettura sonora, ecc.

Ti definisci un’“artista”?  
Penso che definire sia limitante. Creo dipinti su base regolare. A beneficio della comunicazione con gli altri circa la tipologia dell’attività con cui “registro” il mio creare: “un’artista che lavora nel suono“.

L’opera di arte visiva che più ami. 
Il dipinto Black on Dark Sienna on Purple di Mark Rothko (olio su tela, 1960, MOCA, Los Angeles).

www.thelivingjarboe.com

Mark Rothko, Black on Dark Sienna on Purple, 1960. MOCA, Los Angeles © 2012 Artists Rights Society (ARS), New York

Mark Rothko, Black on Dark Sienna on Purple, 1960. MOCA, Los Angeles © 2012 Artists Rights Society (ARS), New York

PAROLA A KILL YOUR BOYFRIEND

Kill Your Boyfriend è un duo post-punk psichedelico, formatosi a Venezia nel 2011 con l’intento di mischiare il sound dell’elettronica dei Suicide, gruppo synthpunk newyorkese fondato da Alan Vega, e le chitarre noise della band scozzese di rock alternativo The Jesus and Mary Chain, cui si uniscono echi di gruppi di culto come i britannici Joy Divison e gli statunitensi Velvet Underground. Il loro nome è stato preso da un fumetto americano scritto da Grant Morrison per DC Comics. Si sono esibiti in tour europei aprendo per band e musicisti come Zola Jesus, The KVB, Preoccupations, e hanno diviso un EP con la band italiana New Candys. Con una carica performativa di forte impatto che caratterizza i loro concerti, la formazione comprende Matteo Scarpa (voce/chitarra), che è anche il portavoce di questo ritratto, e Antonio Angeli (batteria).

La tua definizione di arte.       
Ho sempre considerato l’arte come la soggettiva manifestazione concreta di un’idea; un’intuizione trascendentale, resa reale attraverso i limitati mezzi umani, capace di trasportare in sé e condividere un sentimento, un’emozione, un messaggio, riguardante ogni  ambito dell’esistenza.

La tua definizione di musica. 
La musica, per me, è sempre stata un rifugio, il luogo dove sono cresciuto, dove mi sento bene, dove posso perdermi e ritrovarmi senza alcun timore. Ma se devo proprio darle una definizione, penso che la musica sia quella forma d’arte che riesce a farci entrare in contatto con la parte più intima di noi stessi.

Ti definisci un “artista”?  
Trovo difficile darmi autodefinizioni e non penso tale giudizio spetti a me. In ogni caso ritengo che tutti potenzialmente potrebbero essere “artisti”; poi c’è chi riesce a concretizzare le sue intuizioni e chi no. Sicuramente io mi sento “compiuto” nel momento in cui riesco a dar loro luce e a condividerle.

L’opera di arte visiva che più ami.
Una delle opere che amo di più è il Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich (olio su tela, 1818, Hamburger Kunsthalle, Amburgo). Quest’opera mi ha sempre suscitato un senso di desolazione e limitatezza della condizione umana, che sento molto attuale visto il difficile periodo che stiamo vivendo.

killyourboyfriend.net

Samantha Stella 

LE PUNTATE PRECEDENTI

Walk of Muses #1: Hugo Race e New Candys
Walk of Muses #2: Jozef Van Wissem e The Underground Youth
Walk of Muses #3: The Winstons e Tess Parks
Walk of Muses #4: Scott Gibbons e freddie Murphy
Walk of Muses #5: Marissa Nadler e The Third Sound
Walk of Muses #6: Andrea Liberovici e Squadra Omega

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Samantha Stella

Samantha Stella

Samantha Stella, nata a Genova, vive a Milano. Artista visiva, performer, set & costume designer, regista, musicista, cantante. Sviluppa principalmente progetti focalizzati sul corpo e pratiche di discipline live utilizzando differenti linguaggi, installazioni con elementi strutturali e corporei, fotografia, video,…

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