Silenzio di S A R R A M: un disco nato in lockdown
È un disco corale che si ispira al silenzio quello pubblicato a settembre da S A R R A M, progetto solista di matrice strumentale di Valerio Marras.
Se per John Cage il silenzio rappresentava la liberazione del suono dalla schiavitù dell’intenzione, in tempo di pandemia assume connotati più tristemente legati alla contingenza, trasformandosi in una condizione di vita, in uno status sociale. “‘Silenzio’ rappresenta ciò che ho sentito e percepito per mesi: l’immobilità”, ci racconta Valerio Marras, che durante il lockdown in Sardegna ha concepito, per il suo progetto solista di matrice strumentale S A R R A M, il nuovo disco chiamandolo proprio Silenzio, “intraducibile in sardo perché nella nostra realtà antica non necessitava di una vera e propria parola per essere descritto o definito”.
L’ALBUM DI S A R R A M
L’album è un concentrato, in 40 minuti di musica, di drone music, sound design, field recording, ambient music, elettronica, in otto tracce che fanno da colonna sonora ad altrettante testimonianze in ceco, farsi, sardo, tedesco. “Durante il lockdown mi sono venute in mente un sacco di persone conosciute in anni di tour e ho deciso di invitarle a parlare – nella propria lingua madre – del periodo che stavano vivendo”, continua Marras. “Thomas Malotin è ceco e ha scritto una poesia riguardo alla vita dentro quattro mura. Elaheh Mohammadbaghban è persiana e il suo è un discorso politico riguardo alla gestione della pandemia e del virus stesso. Diego Pani è sardo, ma in quel periodo si trovava a Washington DC, dove ha vissuto non solo la pandemia ma anche gli effetti dell’assassinio di George Floyd, vedendo una città in lockdown trasformarsi in una città in rivolta. Dimitrios Kaitsis ha parlato del suo 2020 fino a quel momento, fra alti e bassi; Sarah Kristof della sua nuova routine e di quello che stava succedendo in Austria. Le tre tracce strumentali sono di Gabriele Gasparotti, Daniele Borri e Giona Vinti e rappresentano le testimonianze italiane che si esprimono nella lingua universale della musica”.
UN DISCO CORALE
Successivamente il chitarrista sardo, già in attività con Thank U For Smoking e Charun, ha creato i suoni tramite registrazioni del suo ambiente domestico. Per ultima è arrivata la copertina del disco, nata da una foto. “Tutte le persone coinvolte in ‘Silenzio’ hanno ricevuto lo stesso invito. Nel caso di Paolo ‘Animamundi’ Sanna il messaggio si rivolgeva all’immagine stessa che l’idea alla base del disco avrebbe dovuto riflettere. Per Claudio Spanu di Nubifilm, che ha curato l’interno dell’artwork, è successa la stessa cosa”. Pubblicato a settembre in digitale, Silenzio è uscito in CD il 4 ottobre.
‒ Claudia Giraud
Versione aggiornata dell’articolo pubblicato su Artribune Magazine #56
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati