Il Polo del ‘900 di Torino ricorda Ezio Bosso a due anni dalla morte con mostre e concerti

In occasione dell'anniversario della morte del compositore e musicista torinese al Polo del '900, sede del suo Archivio, sono in programma eventi per ricordare e celebrare il grande maestro tenendo vivi i suoi insegnamenti

Non poteva che essere il Polo del ‘900 di Torino a ricordare il secondo anniversario della scomparsa del Maestro Ezio Bosso – avvenuta il 14 maggio del 2020 –, la cui famiglia ha donato recentemente il suo archivio all’Istituto Gramsci. In questa occasione, presso il grande Centro culturale nei Quartieri juvarriani – dove studiare, leggere, vedere mostre e ora anche sede del Fondo Ezio Bosso – sono in programma eventi per ricordare e celebrare il grande maestro, tenendo vivi i suoi insegnamenti, con un programma di appuntamenti che si protrarranno fino al 16 maggio.

LA MOSTRA DEL FONDO EZIO BOSSO

Si parte con una piccola mostra di oggetti d’archivio, raccolti dalla Famiglia Bosso nelle principali abitazioni di Ezio tra Londra, Bologna, Torino e depositati presso l’Istituto piemontese Antonio Gramsci (ente partner del Polo) che per la prima volta vengono aperti al pubblico in un’anteprima ad accesso gratuito. Una selezione di documenti e oggetti intorno a The 12th Room, una delle immagini più affascinanti che il Maestro ha lasciato, nonché suo primo album di piano solo, Disco D’oro nel 2016 e tour di maggior successo di musica classica con oltre 100mila spettatori. “Il fondo Ezio Bosso raccoglie uno straordinario materiale che racconta, non solo, del talento di Ezio Bosso come musicista ma anche del suo grande impegno civile e sociale e il nostro ruolo come Polo del ‘900 è permettere al più grande numero di persone di entrare a contatto con questo lascito che può essere d’ispirazione per tutti e soprattutto per i giovani con cui Ezio amava confrontarsi”, spiega Emiliano Paoletti, direttore del Polo del ‘900. “Queste prime iniziative sono solo il punto di partenza di una progettualità più ampia che continueremo a sviluppare nei prossimi anni”.

EZIO BOSSO A VILLA PENNSI IN MUSICA - VPM 2016 - © Ianniello Per Villa Pennisi in Musica

EZIO BOSSO A VILLA PENNSI IN MUSICA – VPM 2016 – © Ianniello Per Villa Pennisi in Musica

IL CONCERTO AL POLO DEL ‘900 E AL TEATRO REGIO E IL LABORATORIO TEMATICO

Sempre per ricordare l’occasione dell’anniversario, il 14 maggio è stato organizzato un concerto per pianoforte nel cortile del Polo del ‘900 con il musicista Francesco Mazzonetto, classe 1997, con musiche tratte proprio da The 12th Room. Il tutto accompagnato da un laboratorio tematico su Ezio Bosso con la partecipazione di giovani e ragazzi, selezionati da una call per sviluppare iniziative e attività a partire dalla grande eredità artistica e umana del Maestro e il coinvolgimento di persone a lui vicine, come Catterina Seia, soprattutto durante la residenza presso l’Opera Pia Giulia di Barolo. A conclusione delle celebrazioni degli Ezio Bosso Days, un grande concerto della Filarmonica TRT diretto dal maestro Michele Gamba al Teatro Regio di Torino, con composizioni di Bosso e opere che amava portare al pubblico nel suo grande impegno di divulgazione della musica classica (16 maggio ore 21).

IL RICORDO DELLA FAMIGLIA BOSSO

Il 14 maggio sarà per noi sempre una giornata difficile poiché ogni anno ci ricorda l’enorme vuoto che permane nella nostra famiglia”, ricordano i famigliari. “Prendendo però spunto proprio dalle parole del nostro amato figlio, fratello e zio cerchiamo di rendere “un problema un’opportunità”: è con grande gioia quindi che accogliamo questo inizio di lavori al Polo del ‘900 sull’Archivio e in particolar modo la giornata interamente dedicata ai giovani per un primo momento di condivisione, dialogo e progettazione con loro, a cui farà giusto seguito un concerto, che vedrà interpretare estratti di “The 12th Room” da Francesco Mazzonetto, giovane promessa del pianoforte, nonché amico di Ezio e della nostra famiglia. Perché l’unico modo per provare a colmare quel vuoto è mantenendo viva la sua musica ed il suo pensiero attraverso chi vorrà metterci le mani e le orecchie”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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