L’album musicale che è anche un eserciziario di yoga

Si intitola “Pele e Alma” il primo disco di Alessandro De Rosa e Fantine Tho, ed è un viaggio musicale e interiore. A renderlo speciale è infatti il legame con lo yoga, di cui è una specie di versione illustrata

La natura è l’ispirazione. L’armonia è l’obiettivo”. Con queste parole il compositore, già biografo di Morricone, Alessandro De Rosa e Fantine Tho introducono il loro primo disco insieme, Pele e Alma (versione portoghese dell’album internazionale di prossima uscita Flesh and Soul), che rappresenta una svolta nella carriera della cantautrice, performer e attivista brasiliana: vincitrice di un talent show musicale, abbandona qui il pop in direzione di un universo sonoro più contaminato, elettronico e acustico, vicino alla world music. Il tutto con il fine di contribuire ad amplificare la riflessione sulle grandi problematiche ambientali attraverso l’arte.
Sono fondatrice del gruppo di lavoro a scopo benefico e ambientale Green Atlantic e ambasciatrice della missione di riforestazione globale della IAHV – International Association of Human Values”, ci racconta Fantine Tho. “Attraverso questa organizzazione tengo seminari di scrittura di canzoni nei centri yoga in Europa e agli studenti dell’Università di Coimbra con l’obiettivo di sviluppare una leadership creativa che colleghi l’arte alle missioni. Mettiamo i sentimenti nelle parole, le parole nelle canzoni e in questo modo costruiamo foreste in Brasile. Dove ogni seme ha un’anima e ogni albero ha un nome”.

Alessandro De Rosa & Fantine Tho, Pele e Alma (2022). Copertina

Alessandro De Rosa & Fantine Tho, Pele e Alma (2022). Copertina

YOGA E ILLUSTRAZIONE NELL’ALBUM PELE E ALMA

Da qui l’idea del concept album che è anche un eserciziario di yoga, illustrato dall’artista italo-lussemburghese Greta Desirée Facchinato: “Arte e musica ricoprono nel libro il ruolo di risvegliare il loro rapporto ancestrale – che nella routine quotidiana tendiamo a dimenticare – risvegliando i sensi e riconnettendoci a noi stessi”. Si tratta, infatti, di un viaggio musicale e interiore, dove un’ipnotica voce femminile che rappresenta la coscienza (Alma) chiama a sé la sua controparte maschile (Pele), sfuggente e sempre all’inseguimento di qualcosa di indefinito.
A unirli sono la comune ricerca di un equilibrio e le musiche epiche e cinematografiche di Alessandro De Rosa: “Le illustrazioni di Greta, insieme alle storie di Fantine, sono state una grande ispirazione visiva e concettuale, ma musicalmente non ho cercato di scrivere una musica che le ‘mimasse’. Ho scavato, invece, dentro me stesso e in ciò che negli anni ho appreso da libri, incontri, e ricerche di crescita personale. Così, in modo piuttosto libero e rapido, è emersa questa musica. L’ho accettata. Credo che in un progetto che raccoglie varie forme di espressione e varie identità, la buona riuscita del loro incontro dipenda dalla capacità di sintonizzarsi sulla stessa frequenza, la stessa intenzione”.

Claudia Giraud

https://www.fantinetho.com/

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #67

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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