La Fondazione San Fedele a Milano: l’istituzione gesuita che promuove cultura contemporanea
Lontana dai circuiti più à la page del panorama milanese, questa fondazione fondata quasi trent’anni fa rappresenta un polo in cui cultura, arte, musica, cinema e sociale si mescolano. E ora apre nuovi spazi
Sorge in Piazza San Fedele, nel centro di Milano, all’interno del complesso architettonico di circa 12 mila metri quadrati che comprende la chiesa cinquecentesca considerata uno dei più bei esemplari in Italia della Controriforma. La Fondazione Culturale San Fedele è un’istituzione della Compagnia di Gesù nata nel 1994 in risposta alla necessità di riunire associazioni, riviste e progetti di stampo sociale e culturale che si erano formati dalla seconda metà del Novecento grazie all’attività della Compagnia. Una direzione che viene perseguita tutt’oggi, grazie a un’idea di cultura che pone al centro la persona, con le sue domande e le sue contraddizioni, privilegiando le prospettive di chi vive ai margini, aprendosi allo stesso tempo alla contemporaneità. Oggi, la Fondazione Culturale di San Fedele è considerata un polo del contemporaneo, con un palinsesto diviso tra arti e spiritualità, che offre committenze e mostre d’arte, musica dal vivo (si ricorda INNER_SPACES, stagione milanese di musica elettronica sperimentale e di arti audiovisive), oltre a cineforum, rassegne cinematografiche e festival, premi e residenze d’artista, ricerche e pubblicazioni, esperienze spirituali e dialogo interreligioso.
WILLIAM XERRA ALLA FONDAZIONE CULTURALE SAN FEDELE DI MILANO
È William Xerra (Firenze, 1937), tra i più importanti artisti italiani del contemporaneo, a inaugurare la nuova stagione espositiva della Fondazione Culturale San Fedele, con la mostra VIVE 1972-2022. Il termine è emblematico: “Vive” è infatti usato dai correttori di bozze per indicare una parte di testo che si voleva erroneamente eliminare, ma che poi si sceglie di pubblicare in revisione finale. È lo stesso paradigma utilizzato dall’artista, che nella sua pratica esplora mercatini dell’usato e rigattieri da cui recupera frammenti, dipinti e materiali che diventano parte integrante delle sue opere. La mostra antologica, curata dal direttore del Museo San Fedele Andrea Dall’Asta SJ all’interno della programmazione Itinerari di arte e fede, presenta Via Crucis, realizzata da Xerra nel 1999 e donata alla fondazione, basata sull’opera di un anonimo pittore piemontese del ‘700, acquistata dall’artista in un mercatino. Nel percorso anche due opere inedite, create appositamente per la mostra, interpretazioni di un quadro del XVII secolo appartenente al San Fedele e IO-MENTO, marchio stampigliato che evoca l’etichettatura degli imballaggi dei prodotti commerciali, in acrilico o vernice. Nella cripta verrà esposta la copia del Cristo morto del Mantegna, realizzata da Xerra nel 1988 per una mostra di Palazzo Strozzi a Firenze.
LE NOVITÀ DELLA FONDAZIONE CULTURALE SAN FEDELE DI MILANO
L’inaugurazione della mostra (il 5 ottobre 2022) rappresenta anche l’occasione per presentare al pubblico l’apertura di un nuovo spazio, la sala Nanda Vigo, anello di congiunzione tra le diverse parti del Museo e la storica Galleria San Fedele. Ma non solo: il giorno seguente sarà svelato il nuovo progetto di servizi assistenziali Verso una Casa della Comunità, realizzato in collaborazione con Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani e accompagnato da una tavola rotonda. Un’iniziativa che, attraverso vari punti, intende offrire supporto e assistenza sanitaria alle categorie più fragili o ostacolate da barriere linguistiche/culturali. “Apparentemente distinte, le due iniziative sono unite dal fil rouge che le accomuna: la marginalità contemplata nel sorprendente potenziale di redenzione dell’umano che diventa protagonista dei nuovi spazi espositivi e assistenziali della Fondazione”, spiegano gli organizzatori. “Laddove l’artista William Xerra ridona dignità a frammenti di antichi dipinti ritrovati in mercatini o presso rigattieri, analogamente il progetto dell’Assistenza Sanitaria del San Fedele Onlus risignifica i suoi servizi assistenziali, indirizzandoli ad ‘andare verso’ la marginalità, costruire relazioni e favorire l’integrazione, ristabilendo un senso di appartenenza e di cittadinanza”.
Giulia Ronchi
William Xerra, Vive
Fondazione Culturale San Fedele
San Fedele
Via Ulrico Hoepli, 3B, Milano
https://www.sanfedele.net/
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