Fred Buscaglione: il mito degli Anni Cinquanta in mostra al MAXXI di Roma

Il cantante e divo televisivo è al centro di un percorso espositivo che, connettendosi alla Festa del Cinema in partenza, ripercorre la carriera e la vita di un personaggio indimenticabile, moderno ed eclettico

Le canzoni trasgressive e moderne, cantate su quel celebre pianoforte rosa, e poi il carisma televisivo, fino alla tragica e precoce morte. Il mito tutto italiano di Fred Buscaglione si può comodamente ascrivere a quelli hollywoodiani, tra glam e innovazione. È al cantautore, musicista e attore nato dal nulla – aveva dovuto abbandonare il conservatorio per aiutare la famiglia a tirare avanti –, che il MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma dedica una mostra-evento gratuita. L’esposizione Fred Buscaglione, il tempo di una sigaretta – che va anche a festeggiarne i cento anni dalla nascita, caduti lo scorso novembre – trova spazio al Corner di via Guido Reni 4: qui la ricca mostra, patrocinata dal Comune, è visitabile dal 13 ottobre (con inaugurazione la sera del 12, incluso un momento musicale con Franz Campi) fino al 23 del mese, proprio in concomitanza della Festa del Cinema di Roma 2022.

Fred Buscaglione nel film I ladri

Fred Buscaglione nel film I ladri

CHI ERA FRED BUSCAGLIONE

Nato nel 1921 a Torino da una famiglia originaria di Graglia, nel biellese, Buscaglione crebbe manifestando sin da piccolo una grande passione per la musica. Costretto a lavorare in giovane età per aiutare la famiglia, iniziò a esibirsi nei locali notturni torinesi, cantando e suonando diversi strumenti, dal pianoforte alla tromba, dal contrabbasso al violino. Distaccato in Sardegna durante la Seconda Guerra Mondiale e imprigionato dagli americani dopo lo sbarco, Buscaglione formò con un gruppo di musicisti e amici il Quintetto Aster. Tornato a Torino e ribattezzato il gruppo allargato in Asternovas – con cui avrebbe girato i migliori locali d’Europa negli anni Quaranta –, il cantautore cominciò a mettere da parte un repertorio ispirato ai bulli e alle pupe americani con l’aiuto dell’amico Leo Chiosso, con cui co-scriveva i testi. Sulla scia di queste suggestioni cominciò a nascere un vero e proprio personaggio, che tra il fumettistico e il cinematografico evocava nella figura di Buscaglione una sorta di “spaccone” dal cuore d’oro. La sua carriera crebbe fino a portarlo a Roma. Qui, tra gli incontri con Totò, Mina e Modugno, finì presto in televisione, dove cominciò a comparire in pubblicità, serate musicali – tra sonorità swing e jazz – e programmi di sempre maggior successo: dapprima Il Musichiere di Mario Riva, in cui canta con un coro di bambini la sua Whisky facile, e poi il celebre Fred Buscaglione show, una trasmissione in più puntate dove il cantautore, contraddistinto da un look e un savoire-faire iconici, invitava diversi ospiti a cantare.

Fred Buscaglione, il tempo di una sigaretta. Credits MAXXI

Fred Buscaglione, il tempo di una sigaretta. Credits MAXXI

LA MOSTRA DEL MAXXI DEDICATA A FRED BUSCAGLIONE

Tenendo da sfondo i cambiamenti di costume e stile di vita che trasfigurarono l’Italia dagli Anni Cinquanta in poi, il percorso espositivo al MAXXI si articola in cinque momenti narrativi che ripercorrono vita e successi del cantautore: Sono Fred, Il ragazzo del jukebox, Il duro dal cuore tenero, Fred e la televisione, Incidente. La mostra curata da Sonia Maganuco e organizzata dall’Associazione GlobArt permette ai visitatori di addentrarsi nella figura di questo grande innovatore – purtroppo dimenticato per lunghi anni – attraverso una raccolta di documenti rari e preziosi come fotografie inedite, copertine di dischi, video, abiti di scena, locandine di film a cui ha partecipato, manifesti e memorabilia, come il meraviglioso pianoforte rosa da lui suonato (gentilmente prestato da Massimo Ranieri) e lo stesso modello della “supermolleggiata” con cui sfrecciava per le strade di Roma, città cui era legato da un rapporto viscerale.

FRED BUSCAGLIONE E ROMA

Lo spirito moderno, eclettico e ironico del cantautore lo legarono infatti alla città eterna, che gli fece raggiungere un successo nazionale e non solo in appena due anni, gli ultimi prima del tragico incidente automobilistico a bordo della Ford Thunderbird rosa. Buscaglione animò le notti dei locali romani con indimenticabili canzoni come Che bambola!, Eri piccola così, e Love in Portofino, frequentando allo stesso tempo gli studi di Cinecittà, dove per pochi giorni non fece in tempo a concludere le riprese del film Noi duri, poi uscito postumo e apprezzato da pubblico e critica. Proprio in virtù di questo legame, la capitale è sia la prima tappa di un percorso espositivo itinerante che proseguirà a Torino, sua città natale, e all’estero, sia il luogo da dove partirà la produzione di un film sulla straordinaria vita del “Grande Fred”, prodotta da Maga Pictures.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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