Reinventata e internazionale. Il nuovo corso della Fondazione Musica per Roma

Guidata dal 2020 da Daniele Pittèri, nel ruolo di Amministratore Delegato, la Fondazione che gestisce l’Auditorium Parco della Musica si approccia al nuovo anno forte del record di presenze registrato questa estate e delle collaborazioni internazionali appena avviate

Sono all’insegna dell’internazionalità i piani a medio e lungo termine della Fondazione Musica per Roma, ente che gestisce l’Auditorium Parco della Musica – complesso progettato nel 1994 da Renzo Piano e inaugurato nel 2002 – e che dal 2020 è guidato dall’AD Daniele Pittèri. La Fondazione ha infatti avviato una serie di collaborazioni e partnership con centri di spettacolo e produzione musicale europei, come il Palacio Euskalduna di Bilbao, il Kursaal di San Sebastian, Le Rocher de Palmer di Bordeaux e il Centro Cultural De Belem di Lisbona, con lo scopo di lanciare e sostenere talenti e progetti dopo lo stop imposto dalla pandemia. “Ci siamo reinventati, prima puntando e sperimentando online e poi aprendo a nuovi artisti e quindi nuovi pubblici”, ha dichiarato Pittèri.

Daniele Pitteri

Daniele Pitteri

FONDAZIONE MUSICA PER ROMA. LA “CULTURAL EUROPEAN PARTNERS”

Il 20 e il 21 novembre 2022 la Fondazione ha presentato Cultural European Partners, progetto di partnership internazionali sviluppati negli ultimi mesi con l’obiettivo di dare vita a “una rete sovranazionale di soggetti culturali” di cui fanno parte, oltre alla Fondazione che è capofila,  14 tra i più prestigiosi centri di spettacolo in Europa, tra cui il Palacio Euskalduna di Bilbao, il Centro Cultural De Belém (CCB) di Lisbona, il Musiikkitalo di Helsinki, il Musikkens Hus di Aalborg in Danimarca, il Kilden di Kristiansand in Norvegia, il Great Amber di Liepaja in Lethonia, il Gasteig di Monaco di Baviera, la House of Music di Budapest, La Seine Musicale di Parigi, il House of Music Hungary di Budapest e Flagey di Bruxelles. “Il piano di partenariati sviluppato quest’anno è andato oltre le nostre aspettative”, ha commentato Daniele Pitteri. “Intendevamo stringere accordi con una decina di soggetti, ma le partnership sono già 14 e altri soggetti sono interessati al progetto. Al di là dei singoli accordi, di per sé di grande rilievo, l’obiettivo ultimo è la costituzione di una rete sovranazionale di enti di cultura e spettacolo che vuole essere la sede di un dialogo collettivo, una discussione comune sulla Cultura e l’Entertainment oggi, per l’avviamento di progettualità e strategie condivise”.

I PROGETTI DELLA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA

La ripresa post pandemica della Fondazione Musica per Roma ha assistito a risultati e numeri decisamente positivi: nell’estate 2022, l’istituzione ha registrato il record di 147.371 presenze, il 22,5% in più rispetto al 2015. Ritornando alle partnership, queste “serviranno a valorizzare la circuitazione internazionale delle produzioni musicali, di spettacolo e discografiche della Fondazione, valorizzare il brand della Fondazione e dell’Auditorium all’estero, favorendo un migliore posizionamento internazionale degli stessi,  creare una rete stabile di collaborazione con altre istituzioni, favorendo anche possibilità di co-produzioni, aumentare l’offerta di spettacoli internazionali a Roma, contribuire a diffondere la cultura organizzativa della Fondazione ed elevare il know how del proprio personale”, ha sottolineato la Fondazione, che inoltre ha aderito alla proposta di promuovere un grande Centro di Innovazione e conoscenza nel settore delle Industrie culturali e creative (KIC ICC), per creare, in collaborazione con oltre 40 istituzioni culturali europee, il più grande ecosistema continentale per sviluppare prodotti e servizi innovativi nelle industrie culturali. Questa iniziativa rientra nell’ambito della call di finanziamento dell’European Institute of Innovation and Technology.

LA NUOVA VISIONE DELLA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA

“Queste collaborazioni sono fondamentali non solo per la formazione a tutti i livelli, ma anche perché rafforzano due capacità: quella di posizionamento e branding, attraverso la valorizzazione dei propri spettacoli creando una rete di distribuzione in tutta Europa, e quella economica di trovare nuove possibilità per sostegno”, ha sottolineato Pittèri.

Desirée Maida

(articolo aggiornato il 25 novembre 2022)

https://www.auditorium.com/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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