L’Urlo di Dakar: un podcast italiano sulla cultura di Dakar e del Senegal
Il deejay e divulgatore Raffaele Costantino va a indagare una delle più antiche e popolari discipline sportive del Senegal in un programma che fonde rapper metropolitani, giovani attivisti e la scena artistica e culturale di una città vibrante
Una disciplina sportiva, culturale, spirituale: la lotta tradizionale senegalese è uno dei capisaldi identitari dell’omonimo Paese africano sull’Atlantico, sport amatissimo (insieme al calcio) e vero e proprio rito generazionale. A indagare l’importanza di questa tradizione, all’interno della repubblica della West Africa dal cuore della sua vibrante capitale, Dakar, è un podcast in sei puntate, prodotto da Hypercast e Hyperjazz e disponibile dal 3 novembre. A condurci sulla calda sabbia, uno dei molti teatri di questa competizione, è Raffaele Costantino, deejay, divulgatore e conduttore di Musical Box, la trasmissione di Rai Radio 2 che da 15 anni racconta le ultime tendenze della scena musicale indipendente, accompagnandoci in un rito che anima tutto il Paese e che vede ogni sera migliaia di ragazzi allenarsi tra le dune, nelle foreste, nei piccoli villaggi come nelle periferie della capitale.
LA LOTTA TRADIZIONALE SENEGALESE IN UN NUOVO PODCAST
Il progetto, nato in seguito alla residenza artistica di Costantino all’Istituto Italiano di Cultura a Dakar, si prefigge di approfondire la conoscenza di una disciplina che affonda le proprie radici in un passato ancestrale ricostruito grazie alla memoria e alla tradizione orale dei “bardi” locali, i griot. Diventata molto popolare nel corso degli anni, la tradizione si è evoluta in declinazioni sempre più violente dal carattere di vero e proprio show business, con i match più importanti caricati su YouTube e visti da migliaia di spettatori. Ma ridurre la lotta a un “semplice sport”, se pure virale, sarebbe un errore: accompagnata da riti e preparazioni spirituali, canti tradizionali, danze e percussioni, si tratta una componente sostanziale e imprescindibile di quella che i senegalesi chiamano, in lingua wolof, Laamb, uno spirito proprio dell’Africa occidentale di cui l’Europa sa ancora troppo poco. È questa variegata identità al centro dell’indagine di Costantino, ideatore del programma insieme alla giornalista e autrice Megan Iacobini De Fazio, con cui ha macinato chilometri su chilometri in Senegal registrando suoni e voci dei protagonisti e intervistando campioni, allenatori e promesse, e assistendo en passant a quella grande festa che è la Coppa d’Africa. Mutuando dalla scena urban locale un quadro di ricca vivacità culturale, gli autori del programma hanno anche scoperto la cultura dell’hip hop senegalese, che fonde le radici afro-americane con sonorità tradizionali e liriche in lingua wolof: qui nasce la collaborazione tra Costantini e Khalab, tra i nomi più apprezzati della scena afro-futurista internazionale, nell’EP inedito DK LAAMB.
Giulia Giaume
www.hyperjazz.com/specialproject/dk-laamb/
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