Arte e musica. Intervista ad André Leo
Sono le promesse internazionali della musica le protagoniste del nuovo capitolo della rubrica ispirata al legame fra arte e linguaggio musicale. Stavolta tocca a Wombed, progetto del musicista sudafricano André Leo
Wombed è il progetto sperimentale di André Leo (Cape Town, 1990), songwriter e chitarrista nato e cresciuto in Sudafrica, e in seguito trasferitosi a Berlino, dove attualmente risiede. Avvicinatosi alla musica in giovane età grazie, in particolare, all’ascolto dei Rolling Stones, André si è fatto conoscere dal pubblico internazionale con il duo dream noise Medicine Boy, fondato nel 2014 insieme alla musicista e cantante Lucy Kruger, sostenuto anche dall’etichetta inglese Fuzz Club ‒ che vanta nel roster numerosi artisti dell’attuale scena neo-psichedelica e non solo. Tra le performance del duo ricordiamo il concerto all’Endless Daze Festival 2019 in Sudafrica, festival organizzato dal collettivo di musica e arte Psych Night di cui André è co-fondatore, e quello al Fuzz Club Festival di Eindhoven nel 2019. I Medicine Boy si sono sciolti con la pubblicazione nel 2020 del terzo album, Take Me With You When You Disappear, dalle atmosfere eteree e minimaliste e un perfetto alternarsi e compenetrarsi delle due voci. Da allora i due fondatori, pur continuando a collaborare, si dedicano a progetti solisti. Lucy si è concentrata sul suo progetto pop noise/folk Lucy Kruger & The Lost Boys, con cui talvolta si esibisce anche André, diventato nel frattempo chitarrista per il gruppo noise-pop berlinese Errorr, fondato nel 2021 da Leonard Kaage (già membro della band post-punk/psichedelica The Underground Youth, sempre con base nel fervido ambiente culturale berlinese).
LA MUSICA DI ANDRÉ LEO
Appassionato di fotografia analogica, André ha avviato nel 2020 il suo progetto Wombed autoproducendosi due EP (Still Nothing e Skinning Music) con atmosfere altamente poetiche, aggraziate e talvolta inquietanti, dove suoni di chitarre dai rimandi blues malati si fondono con la malinconia del mellotron, il sibilo ambient dei nastri e un cantato che risuona labile e profondo al contempo. È attualmente in produzione il prossimo disco a firma Wombed, che si avvale della collaborazione dei musicisti Adam Hill al basso, Hezron Chetty al violino e Francis Broek alla batteria: i suoni sbiaditi delle prime due produzioni incontrano sonorità noise rock’n roll, aggiungendo un tassello a uno stile assolutamente personale che rimanda a Nick Cave & The Bad Seeds, band preferita di André insieme agli statunitensi Black Rebel Motorcycle Club.
INTERVISTA AD ANDRÉ LEO
La tua definizione di arte.
Connessione risonante. Dentro di noi. Verso il mondo fuori. Elevazione e caduta.
La tua definizione di musica.
La musica è un mezzo per cercare di comprendere l’equilibrio bellezza/dolore che è la forza prevalente e governante della vita.
Ti definisci un “artista”?
Dipende da quanto ho dormito.
L’opera di arte visiva che più ami.
La cinematografia di Robby Müller (direttore della fotografia olandese, ha collaborato con Wim Wenders, Jim Jarmusch e Lars von Trier, N.d.R.).
La canzone che più ami.
Headache di Grouper.
I tuoi recenti progetti.
Wombed, Lucy Kruger & The Lost Boys ed Errorr pubblicheranno i loro nuovi album nel 2023.
Un ricordo della tua vita.
Mattinata in campagna, aria abbondante, un gatto grigio argento della fattoria che mi dona un topino morto.
Samantha Stella
https://www.facebook.com/wombedmusic
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