Morto Angelo Badalamenti, autore della colonna sonora di Twin Peaks

Il geniale compositore statunitense divenuto celebre con la colonna sonora dell’iconica serie televisiva anni ’90, amico fraterno di David Lynch, è scomparso domenica 11 dicembre nella propria casa in New Jersey all’età di 85 anni

Quando muore un grande artista ad andarsene non è solo un essere umano, ma bensì un pezzo importante dell’umanità stessa. È proprio questa la sensazione imminente che si avverte adesso che il grande compositore statunitense Angelo Badalamenti non c’è più. Autore di un capolavoro così disarmante come la colonna sonora della celebre serie televisiva Twin Peaks (un’opera capace non solo di raggiungere il cuore di chiunque, ma addirittura di segnare un’epoca divenendo di fatto immortale), il geniale musicista è scomparso lo scorso 11 dicembre all’età di 85 anni.

LA STORIA DI ANGELO BADALAMENTI

Nato a New York nel 1937, da una famiglia di origini siciliane, Angelo Badalamenti si è formato presso la Manhattan School of Music di New York dove ha potuto coltivare una profonda passione per il jazz: un genere che ha poi saputo modellare in una maniera estremamente personale. A caratterizzare il suo stile inconfondibile è infatti una certa malinconia di fondo in grado di descrivere paesaggi tanto intimi e sublimi quanto cupi e oscuri. Creatore di colonne sonore per numerosi film tra i quali The beach di Danny BoyleHoly Smoke di Jane Campion ed Evilenko, di David Grieco, Badalamenti deve la sua notorietà grazie soprattutto al lungo rapporto professionale, nonché amicale, con David Lynch.

LA COLLABORAZIONE TRA ANGELO BADALAMENTI E DAVID LYNCH

Iniziata nel 1986, con la realizzazione della colonna sonora per l’emblematico Velluto blu, la collaborazione con Lynch sancisce non solo la partenza della sua carriera di compositore per il mondo del cinema, ma soprattutto l’inizio di un lungo percorso che darà forma a tutto l’immaginario dell’universo lynchiano (sia dal punto di vista musicale sia estetico con due piccoli ma memorabili cammei in Velluto blu e Mulholland Drive). Da Cuore selvaggio a Mulholland Drive, passando per Strade perduteUna storia vera e Rabbits, sono molteplici gli arrangiamenti concepiti ad hoc per le pellicole dell’ecclettico cineasta americano. Tra tutte queste composizioni ve ne è però una che, in particolar modo, è entrata a pieno diritto nell’immaginario collettivo, quella de I segreti di Twin Peaks.

TWIN PEAKS. Opening credits. Originally aired April 8, 1990. Copyright ©1990 CBS Broadcasting Inc. All Rights Reserved. Credit: CBS Photo Archive. Image is a framegrab.

TWIN PEAKS. Opening credits. Originally aired April 8, 1990. Copyright ©1990 CBS Broadcasting Inc. All Rights Reserved. Credit: CBS Photo Archive. Image is a framegrab.

IL MITO DI TWIN PEAKS

Contraddistinta da un’inquietudine viscerale, la colonna sonora della serie televisiva cult del 1990 – che include anche il prequel Fuoco cammina con me – riesce in maniera impressionante a ricreare delle atmosfere così angoscianti da risvegliare le paure più recondite di ognuno di noi. A tal proposito è a dir poco commovente il racconto che lo stesso Badalamenti offre della genesi del tema che introduce il personaggio di Laura Palmer. Indispensabile per il successo di un’altra grande autrice come Julee Cruise (deceduta anche lei in questo infausto 2022), la colonna sonora di Twin Peaks ha influenzato perfino la produzione di altri musicisti del calibro di Moby – che nel 1991 l’ha campionata per il suo primissimo singolo Go – i KLF e i The Knife. Vincitrice di un Emmy Awards e di un Grammy Awards (rispettivamente nel 1991 e nel 1992), la musica di Twin Peaks rimane una delle colonne sonore più iconiche di sempre e, di fronte a questo, neppure la morte può far finta di niente.

Valerio Veneruso

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Valerio Veneruso

Valerio Veneruso

Esploratore visivo nato a Napoli nel 1984. Si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovideo. Tra le mostre recenti: la personale RUBEDODOOM –…

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