Biennale di Venezia: Brian Eno e Miller Puckette vincono i Leoni per la Musica 2023
Il celebre musicista britannico fondatore del genere ambient, che da anni indaga parallelamente il mondo del sonoro e del visuale, è Leone d’oro alla Carriera. Il programmatore e performer Miller Puckette è Leone d’argento
La musica elettronica ha finalmente i suoi Leoni. La Biennale di Venezia ha annunciato i suoi vincitori: a Brian Eno – compositore, musicista, produttore, artista visivo – va il Leone d’oro alla Carriera, mentre a Miller Puckette – matematico, programmatore, teorico e performer – è attribuito il Leone d’argento. Li ha decisi il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, accogliendo la proposta che Lucia Ronchetti, direttrice del settore Musica, ha presentato in sintonia con il tema del 67. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (16 – 29 ottobre), Micro-Music, che mira a evidenziare “il fascino e la ricchezza espressiva del suono digitale”.
BRIAN ENO LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2023
Dopo quasi 10 anni dal Leone d’oro alla carriera per la Musica a uno dei suoi mentori Steve Reich, al cui minimalismo deve il germe di quella che diventerà negli Anni Settanta la sua ambient music), Brian Eno (Melton – Gran Bretagna, 1948) riceve l’agognato titolo con questa motivazione: “Il lavoro compositivo di Brian Eno è dagli esordi concepito quale processo generativo che evolve secondo una dimensione temporale potenzialmente infinita, anticipando molte delle tendenze compositive attuali legate al suono digitale”, spiega Lucia Ronchetti. “Concependo la musica registrata come un immenso archivio di frammenti infinitesimali di suoni, infinita palette acustica disponibile per i compositori, mise en abyme della storia musicale, la musica generativa e ambientale è pensata da Brian Eno come la creazione concettuale di un seme, capace di svilupparsi, piuttosto che come un albero già progettato in tutti i dettagli”. Nella sua ultraquarantennale carriera, ha sempre inseguito la complessità a partire dalla semplicità. E con semplicità questo musicista “non musicista”, inventore della musica ambient, fondamentale collaboratore (o produttore, a seconda delle necessità) di band come Roxy Music, Talking Heads e solisti come David Bowie, ha affiancato la pubblicazione di oltre quaranta album e la dimensione live (come la prima esibizione nel 2021 con il fratello Roger davanti al pubblico entusiasta dell’Acropoli di Atene) con mostre e installazioni in tutto il mondo. L’ultima risale a quest’estate, quando Eno è approdato a Trento con due “paesaggi sonori”, in dialogo con Castello del Buonconsiglio e Castel Beseno, tra i luoghi più suggestivi e simbolici della zona.
MILLER PUCKETTE LEONE D’ARGENTO 2023
Celebrato autore di The Theory and Technique of Electronic Music, testo fondante della nuova audio-cultura, pubblicato nel 2007, Miller Puckette (Chattanooga – USA, 1959) è stato membro del Media Lab del MIT dai suoi inizi al 1987, poi ricercatore all’IRCAM di Parigi. È all’IRCAM che idea e produce Max, un software ambientale di musica computazionale ampiamente utilizzato che gli fa vincere il Leone d’argento. Questa la motivazione: “Max/Msp, creato da Miller Puckette alla fine degli anni ’80, è stato concepito come ambiente informatico per la realizzazione di opere di musica elettronica dal vivo, per controllare installazioni sonore, creare strumenti musicali virtuali, elaborare suoni in tempo reale nelle performance strumentali, generare suoni digitali e composizioni per computer ed è diventato uno dei programmi più usati dai compositori e performer attivi di tutto il mondo, influenzando lo sviluppo compositivo della musica elettronica e dell’elaborazione del suono in tempo reale delle successive generazioni di compositori. Pure Data consente a musicisti, artisti visivi, performer, ricercatori e programmatori di creare software attraverso patches grafici e può essere utilizzato per elaborare e generare suoni, video, grafica 2D/3D e come interfaccia di sensori, dispositivi di input e MIDI”.
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI LEONI BIENNALE MUSICA
Il 19 ottobre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale, avrà luogo la cerimonia di premiazione con il Leone d’argento a Miller Puckette, seguita dalla conversazione con la musicologa americana Nina Sun Eidsheim; il 22 ottobre, di nuovo nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, Brian Eno riceverà il Leone d’oro alla carriera; la cerimonia sarà seguita dalla conversazione con il critico musicale Tom Service. Ma il giorno prima, il 21 ottobre, Brian Eno sarà sul palco del Teatro La Fenice con la prima esecuzione assoluta dell’evoluzione del progetto Ships, insieme alla Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan Järvi, l’attore Peter Serafinowicz, il collaboratore storico e chitarrista Leo Abrahams, il software designer Peter Chilvers, in interazione con le atmosfere orchestrali diffuse ed elaborate per lo spazio acustico del teatro. Il concerto è previsto in doppia replica: alle 15 e alle 20. Ad affiancare la parte musicale, ci sarà Nothing Can Ever Be The Same, un’installazione generativa di video arte del filmmaker americano Gary Hustwit e dell’artista digitale britannico Brendan Dawes, visibile in prima assoluta dal 22 al 29 ottobre nelle Sale d’Armi dell’Arsenale: un’opera video immersiva di 168 ore che usa musiche, arte, e altro materiale documentario di Brian Eno.
Claudia Giraud
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