Tríptiko. Il concerto multimediale ispirato a Bosch ora è anche album musicale

Il progetto sonoro ideato dalla band Fernweh in collaborazione con Rino Stefano Tagliafierro e Karmachina, in esposizione al Palazzo Reale di Milano, diventa un disco dalle melodie lisergiche

Un concerto multimediale, un’installazione audiovisiva e ora anche album musicale. Stiamo parlando di Tríptiko, il progetto sonoro ispirato alle opere di Hieronymus Bosch del Museo del Prado, ideato nel 2019 dalla band Fernweh in collaborazione con il video artista Rino Stefano Tagliafierro e lo studio milanese di visual design Karmachina. In continua evoluzione, il progetto al momento è in esposizione in un nuovo formato installativo a Palazzo Reale a Milano per la mostra Bosch e un altro Rinascimento, aperta al pubblico fino al prossimo 12 marzo.

TRÍPTIKO: CONCERTO MULTIMEDIALE ISPIRATO AI DIPINTI DI BOSCH AL PRADO DI MADRID

L’uscita del disco Tríptiko nasce dall’omonimo progetto audiovisivo, ideato dallo studio di visual design Karmachina e dal suo co-fondatore Rino Stefano Tagliafierro, per il quale abbiamo composto e curato le musiche”, spiega ad Artribune questo gruppo di musica elettronica e sound design formatosi nel 2015 a La Spezia. “Tríptiko è un progetto ispirato ai dipinti di Hieronymus Bosch contenuti al Museo del Prado di Madrid, prodotto e presentato originariamente in occasione dei Princess of Asturias Awards 2019 a Oviedo per celebrare i 200 anni dalla fondazione del museo. Un progetto in continuo divenire che si articola in vari formati: un concerto multimediale, eseguito nelle edizioni 2019 e 2022 dei Princess of Asturias Awards e nell’edizione 2021 di Ibrida Festival (Forlì); un’installazione audiovisiva, presente all’interno della mostra ‘Bosch e un altro Rinascimento’; adesso, finalmente, Tríptiko è anche un album musicale” .

Tríptiko, ph Elena Liscio, Ibrida Festival 2021

Tríptiko, ph Elena Liscio, Ibrida Festival 2021

TRÍPTIKO: INSTALLAZIONE AUDIOVISIVA A PALAZZO REALE DI MILANO

In parallelo al concerto multimediale è nata l’installazione, attualmente presente a Palazzo Reale, entrambi progetti realizzati dai Fernweh con Rino Stefano Tagliafierro e Karmachina, che abbiamo visto recentemente a Torino per il videomapping in piazza San Carlo a Torino con le opere dei musei della città sulla facciata delle Gallerie d’Italia. L’installazione audiovisiva è composta da tre superfici di proiezione per riprendere la composizione a trittico del famoso Giardino delle Delizie. Il titolo richiama, infatti, il formato dell’opera principale da cui trae origine lo spettacolo: a questa tripartizione sono inoltre ispirati anche l’elemento scenografico al centro della scena e lo stesso andamento dell’opera audiovisiva, distinta in tre atti. L’opera rappresenta, dunque, un viaggio nel caleidoscopico mondo del maestro fiammingo, la cui eccezionale forza visionaria si presta bene ad un’opera audiovisiva dal potere evocativo.

Triptiko, Palazzo Reale, 2022

Triptiko, Palazzo Reale, 2022

TRÍPTIKO: L’ALBUM MUSICALE DEI FERNWEH

Infine, la recente pubblicazione della colonna sonora dell’installazione audiovisiva come album musicale. Ce ne raccontano la genesi direttamente i Fernweh: “il lavoro è stato prodotto in un arco ristretto di tempo, circa un mese (settembre 2019), nel quale abbiamo composto le musiche e preparato il concerto di Oviedo. La colonna sonora è risultata sorprendentemente omogenea — pur nella sua varietà — e rappresentativa della nostra musica. Essa contiene, infatti, momenti distesi alternati a episodi scuri dall’andamento ritmico articolato, sonorità astratte e sequenze melodiche lisergiche; racchiude, insomma, perfettamente l’ibrido sonoro che caratterizza la musica della band. Da qui la convinzione che Tríptiko potesse avere una dignità come album musicale a sé stante. Abbiamo ripreso in mano le registrazioni circa un anno fa, le abbiamo mixate nel nostro studio e abbiamo affidato la fase di mastering a David Campanini, nel suo Soniclab Sudio, a La Spezia. Oggi Tríptiko, oltre ad essere una colonna sonora, è di fatto il nostro secondo album”.

Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più