Al cinema David Bowie che uccide Ziggy Stardust
Solo dal 3 al 5 luglio nei cinema, la proiezione-evento "Ziggy Stardust & The Spiders From Mars: Il Film". Il trailer della pellicola
Era il 3 luglio del 1973 quando sul palco dell’Hammersmith Odeon di Londra andò in scena uno degli spettacoli più memorabili del mitico David Bowie. I fan del cantante ricorderanno quello che avvenne in quella fatidica notte, rimasta tra le pietre miliari della cultura pop: davanti a circa 5mila spettatori, l’artista mise pubblicamente fine all’esistenza di Ziggy Stardust, il suo alter ego artistico.
Il film Ziggy Stardust & The Spiders From Mars
A riprendere questo concerto storico, il backstage e l’atmosfera surreale dell’evento fu il celebre regista D.A. Pennebaker: si trattava infatti della tappa finale dell’Aladdin Sane Tour, che vedeva per l’ultima volta insieme sul palco Bowie, nei panni di Ziggy Stardust, e gli Spiders from Mars.
Pennebaker era stato inviato a fare le riprese dalla RCA, con l’indicazione di registrare solo l’esibizione di qualche brano, ma al cospetto di Bowie e del suo spettacolo, capì che quel girato in 16mm meritava di diventare un film vero e proprio.
Il regista riuscì a cogliere momenti epici, come la seduta di trucco del cantante con Pierre La Roche, i suoi repentini cambi d’abito, il duetto con Jeff Beck e persino la chiacchierata che in quell’occasione straordinaria Bowie e la band ebbero con Ringo Starr.
L’evento al cinema dal 3 al 5 luglio
A 50 anni da quella magica notte, dal 3 al 5 luglio nelle sale UCI Cinema, quella pellicola eccezionale torna visibile in versione completamente restaurata. Sul grande schermo il film potrà essere ammirato in 4K e con audio 5.1, per rivivere al meglio uno dei concerti epici del grande David Bowie. Gli estimatori più accaniti di Bowie e i neofiti avranno così l’opportunità di riascoltare il cosiddetto “Farewell Speech”, il discorso pronunciato prima di Rock ‘n’ Roll Suicide con cui il cantante si congedava dal suo pubblico vestendo per l’ultima volta i panni di Ziggy Stardust.
Roberta Pisa
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