Le opere di Gabríela Friðriksdóttir nel nuovo video di Björk

Dal canale Youtube di Björk sbuca un nuovo singolo. Stiamo parlando di “Victimhood”, il quinto brano tratto dal suo ultimo album “Fossora”. A realizzarne il videoclip è la pittrice islandese, nonché amica di vecchia data della cantante, Gabríela Friðriksdóttir

A distanza di circa un anno dalla pubblicazione del suo decimo album in studio, Fossora, la celeberrima Björk continua a rilasciare nuovi singoli per promuovere la sua ultima fatica discografica. Dopo aver sorpreso il pubblico con la potenza di canzoni quali Atopos, Ovule, Ancestress e l’omonima Fossora, la cantante islandese ritorna all’attacco con un brano altrettanto profondo e accattivante. E anche questa volta, come oramai di consuetudine, ad accompagnare il singolo non poteva che essere un videoclip a dir poco originale.

Victimhood, il nuovo singolo di Björk

Intitolato Victimhood, il singolo si avvale nuovamente del sestetto di clarinetti bassi Murmuri per descrivere una dimensione sospesa nella quale malinconia e inquietudine fanno da padrone: un brano a tratti cupo ma avvolgente che attinge dal concetto di archetipo junghiano per parlare di sacrificio e autocommiserazione. Ma come fare per tradurre in immagini delle atmosfere così particolari, per non dire uniche? A questa domanda risponde la pittrice islandese Gabríela Friðriksdóttir che, insieme al regista Pierre-Alain Giraud, ne ha diretto il video.

Presentato in anteprima lo scorso 1 settembre, in occasione di una performance all’Altice Arena di Lisbona per il Cornucopia Tour (che raggiungerà l’Italia il 12 e il 23 settembre, rispettivamente al Mediolanum Forum di Milano e all’Unipol Arena di Bologna), il videoclip di Victimhood nasce dalla fusione dell’immaginario di ambo le artiste per immergere lo spettatore/ascoltatore in un mondo dominato da creature fantastiche che danno vita a una vera e propria cosmogonia.

Dietro le quinte del videoclip di Victimhood

Realizzato animando soggetti e scenari presenti nei quadri ad olio di Gabríela Friðriksdóttir, il video racconta del viaggio metaforico che una creatura della notte si ritrova a compiere per comprendere tattiche e segreti per sfuggire alle insidie della vita. Affiancato da personaggi tanto enigmatici quanto solari, il tenero protagonista sarà così obbligato ad affrontare sommità e abissi che gli faranno acquisire una maggiore consapevolezza di sé stesso. Come viene spiegato anche nel video Introducing Victimhood: Björk in conversation with Gabríela Friðriksdóttir, il rapporto che lega le due artiste affonda le radici in un’amicizia lontana che, in qualche modo, stabilisce anche un contatto con la madre della cantante la quale, per le sue creazioni artistiche, utilizzava un blu molto vicino a quello usato dalla stessa Friðriksdóttir.

A proposito del videoclip di Victimhood Björk dichiara: “Mi illudo di essere una specie di ottimista. Ma bisogna essere sinceri. Per un ottimista è più difficile prendere la coda dell’autocommiserazione. A volte il ruolo delle donne, in situazioni difficili, diventa quello di farsi carico della catarsi e del lavoro emotivo, e se ci sono ombre o forze oscure in una situazione, noi le convertiamo in una sorta di energia positiva, per gli altri membri della famiglia, in modo che non debbano farlo loro, ce ne occupiamo noi. Anche questo è uno strano tipo di cappello da vittima: hai scelto di farlo, nessuno ti ha chiesto di farlo. Forse è qui che entra in gioco l’umorismo. È molto interessante. Mi piace molto questo quadro. Questi personaggi sono così magici e hanno un significato così profondo per me”.

Valerio Veneruso

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Valerio Veneruso

Valerio Veneruso

Esploratore visivo nato a Napoli nel 1984. Si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovideo. Tra le mostre recenti: la personale RUBEDODOOM –…

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