Tutti i vincitori dei Leoni d’Oro alla Biennale di Venezia per la Musica 2024
Una compositrice inglese e un collettivo con esperienza quasi cinquantennale portano a casa gli ambiti riconoscimenti, che saranno consegnati a settembre
La Biennale Musica rivela i suoi Leoni: a vincere il Leone d’Oro alla Carriera, in passato consegnato a personalità come Steve Reich (2014), Salvatore Sciarrino (2016), Keith Jarrett (2018) e Brian Eno (2023), è la compositrice inglese residente a Berlino Rebecca Saunders, la cui ricerca indaga la natura profonda del suono; ai tedeschi Ensemble Modern va invece il Leone d’argento 2024. La decisione è del Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, che ha accolto la proposta che Lucia Ronchetti, direttrice del settore Musica, ha presentato in sintonia con il tema del 68. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, intitolato Absolute Music e in scena dal 26 settembre al 10 ottobre 2024.
Rebecca Saunders Leone d’oro alla carriera 2024
Nata a Londra nel 1967, Rebecca Saunders ha studiato composizione con Nigel Osborne, pioniere di metodi che utilizzano la musica per sostenere i bambini vittime dei conflitti e con disturbo da stress post-traumatico, e Wolfgang Rihm e ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’Ernst von Siemens Music Prize 2019 e un dottorato onorario dalle università di Huddersfield nel 2018 e di Edimburgo nel 2023. È membro delle Accademie delle arti di Berlino, Dresda e Monaco. Nei suoi lavori, sfrutta spesso lo spazio come parte integrante della composizione, studiando l’impatto acustico della posizione dei musicisti e del pubblico al suo interno. Le è stato conferito il Leone d’Oro alla Carriera “per la raffinatezza della sua ricerca e delle sue intenzioni compositive, per l’attenzione che dedica al microcosmo sonoro, per la sua capacità di creare nell’ascoltatore un’area riservata di ascolto, uno spazio acustico intimo e interiore che evolve e amplifica l’immaginario sonoro”, si legge nell’annuncio. “La compositrice concepisce una temporalità specifica per ogni lavoro che diventa indagine e sperimentazione sull’esperienza dell’ascolto. La sua elaborazione del materiale sonoro è profondamente speculativa e allo stesso tempo fortemente empirica e materica, legata alla performance e alle strategie esecutive”.
Ensemble Modern Leone d’argento 2024
Formatosi nel 1980, il gruppo ha sede a Francoforte, in Germania, è composto da una ventina di membri provenienti da numerosi Paesi, e si è esibito al fianco di nomi come Stockhausen, Reich, ma anche di Frank Zappa, Ornette Coleman. Gli è stato conferito il Leone d’Argento “per l’indomita e coraggiosa creazione di progetti musicali in collaborazione con i più interessanti e riconosciuti compositori e performer, nell’ambito di media e di linguaggi musicali diversi”, si legge nella motivazione. “Nei suoi 44 anni di attività l’Ensemble si è distinto per la curiosità, l’energia, l’innovazione, il virtuosismo e la passione con cui si è dedicato a ogni nuovo progetto. A differenza dagli altri ensemble storici dediti alla nuova musica, l’Ensemble Modern presenta una struttura organizzativa democratica che permette a tutti i membri dell’ensemble di discutere e scegliere insieme le nuove produzioni e gli impegni esecutivi, rendendo le loro interpretazioni appassionate e precise. I membri dell’ensemble sono solisti con personalità diverse e contrastanti e ognuno di loro risponde alle sollecitazioni delle nuove musiche in modo diverso, creando un dialogo multiforme e complesso che arricchisce l’esperienza compositiva e stimola la ricerca e la creatività”.
La Cerimonia di Premiazione dei Leoni Biennale Musica
La cerimonia di consegna del Leone d’oro e quella del Leone d’argento avranno luogo rispettivamente il 27 e il 29 settembre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale. Presente ai festival della Biennale Musica fin dal 1985, quest’anno l’Ensemble Modern sarà nuovamente alla Biennale come interprete di due importanti e complessi lavori strumentali di Rebecca Saunders in prima italiana: Wound, che inaugurerà il Festival il 26 settembre al Teatro la Fenice e che vedrà la celebre formazione tedesca insieme all’Orchestra del Teatro diretti da Tito Ceccherini e Skull, commissione della Biennale in collaborazione con il Festival Acht Brücken, l’Ensemble Contrechamps di Ginevra, l’Oslo Sinfonietta e lo stesso Ensemble Modern, che lo eseguirà il 28 settembre al Teatro Piccolo Arsenale diretto da Bas Wiegers.
Claudia Giraud
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