I Massive Attack a TOdays: il festival di musica di Torino cambia sede e gestione

Più giorni di concerti con una line up da urlo e un parco all'intersezione di due fiumi: ecco le novità del nuovo format del festival torinese di musica indie-rock in arrivo a fine agosto. Con la nuova gestione di Fondazione Reverse, che abbiamo intervistato

Con una line up da urlo – Massive Attack ed LCD Soundsystem su tutti – dal 23 agosto al 2 settembre 2024 fa il suo debutto a Torino la prima edizione di una rassegna musicale decennale che, sotto una nuova direzione, promette una svolta nel panorama dei festival cittadini. Si tratta di TOdays, creatura di Gianluca Gozzi,ma da subito un marchio della Città di Torino, su gestione della Fondazione per la Cultura Torino che quest’anno ha indetto un bando per farne un format nuovo.

Fondazione Reverse: nuova direzione artistica di TOdays 2024

Lo ha vinto la Fondazione Reverse dei fratelli Fabio e Alessio Boasi, fondatori del Sonic Park di Stupinigi e di molto altro in città, aggiudicandosi un budget di 650mila euro, triplicato a 1.700mila euro, per realizzare la nuova veste del festival indie-rock e underground. Due le novità: la durata più lunga e una nuova location in uno dei polmoni verdi della città meno conosciuti, il Parco della Confluenza di piazza Sofia, inedita location per concerti (sempre in Barriera di Milano); più una serie di eventi e attività diffusi nella Circoscrizione 6, e un’anteprima il 23 e 24 agosto a Le Roi Music Hall, con TOnights Spirit curato da Jazz:Re:Found. Tra le collaborazioni: Seeyousound International Music Film Festival con le sue proiezioni esclusive di film a tema musicale e Flic Scuola Circo con incursioni circensi e spettacoli.

La line up di TOdays 2024

L’area è di 10mila mq, ma la capienza va oltre i 10mila spettatori”, ci raccontano gli organizzatori. “Oggi possiamo auspicare tra i 5mila e gli 8mila paganti, ma l’obiettivo è di arrivare a 25mila-30mila paganti”. Non sarà difficile se a esibirsi saranno nomi come Arlo Parks, cantautrice britannica che ha conquistato fan illustri come Billie Eilish e la celebre scrittrice Zadie Smith, la band tedesca di culto Tangerine Dream, uno dei gruppi più influenti della storia dell’elettronica, con un enorme impatto sulla musica techno e il progressive rock. E ancora The Jesus And Mary Chain, tra i fondatori dello shoegaze, gli Overmono, punto di riferimento dell’elettronica britannica visti l’anno scorso a C2C, e l’electro-jazz degli italiani C’MON TIGRE.

Massive Attack
Massive Attack

I nomi di punta di TOdays 2024: Massive Attack e LCD Soundsystem

Tra le teste di serie del festival c’è il suono underground della band newyorchese LCD Soundsystem e a chiusura i Massive Attack: un grande ritorno in Italia dopo sei anni del gruppo formato da Robert “3d” Del Naja (dietro cui forse si nasconde Banksy) e Grandt “Daddy G” Marshall, inventore del trip hop che riprende i ritmi dall’hip hop, utilizzando i campionamenti elettronici e unendo molti altri generi musicali, tra cui dub, reggae e musica d’ambiente. “I Massive Attack non hanno tante date nel Sud della Francia, in Svizzera e nel Sud della Germania, così pensiamo che, insieme agli LCD Soundsystem possano attrarre pubblico straniero”.

Intervista a Fabio Boasi, vicepresidente di Fondazione Reverse

Organizzate un po’ tutti i festival musicali principali di Torino: qual è il vostro obiettivo?
Per tutti i festival che organizziamo quest’anno – Ritmika, Sonic Park, TOdays e Rock Burger – il nostro obiettivo non cambia ed è quello di valorizzare i territori attraverso gli eventi, cercando di interpretare i differenti luoghi, rispondendo alle esigenze del territorio ed esaltandone le potenzialità. I festival sono l’uno diverso dall’altro: Todays mantiene la sua matrice indie rock; Rock Burger, che organizziamo in coproduzione con Rock Burger, è hard rock; Ritmika è il festival storico che seguiamo dal 2010 e continua a crescere puntando sulla musica italiana legata a doppio filo alle band emergenti; Sonic, infine, rimane la punta di diamante per la valorizzazione culturale di un patrimonio storico, in linea con i festival europei.  

Come vedete il futuro dei festival musicali in un panorama molto fitto? Qual è la vostra visione e il vostro modo di distinguervi?
La globalizzazione e l’arrivo delle multinazionali hanno aumentato l’offerta che però non risponde alla domanda. Oggi si può scegliere tra più di 100 concerti in 2 mesi, il panorama è sempre più variegato. Noi cerchiamo di evitare sovrapposizioni di genere, così che un festival possa convivere con un altro, e vogliamo offrire un’esperienza, non solo il nome dell’artista di richiamo. Questo è quello che ci contraddistingue: rispondiamo alla sempre più emergente richiesta green delle nuove generazioni con un’attenzione al benessere del pubblico e l’attivazione di buone pratiche sostenibili, come l’acqua gratis o il food selezionato.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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