Un’opera d’arte fluttuante annuncia il ritorno dei The Cure
Ottime notizie per tutti i fan dei The Cure: la storica dark band britannica è finalmente tornata alla ribalta con un nuovo disco. A spezzare questo lungo silenzio è il singolo da brividi, Alone. Ecco il video
A distanza di ben sedici anni da 4:13 Dream (del 2008), i The Cure ritornano sotto i riflettori con una nuova fatica discografica. Stiamo parlando di Songs Of a Lost World, il loro quattordicesimo album in studio.
Preceduta da un singolo carico di una genuinità difficile da trovare in circolazione, la notizia della ricomparsa di Robert Smith e soci capita a fagiolo portando un po’ di speranza a tutti coloro che non ne possono più di reboot cinematografici e di reunion musicali che puzzano di operazione commerciale (qualcuno ha detto Oasis?).
“Alone”, il nuovo singolo dei The Cure
Intitolato Alone, il nuovo brano dei The Cure ci catapulta in quelle stesse atmosfere calde e malinconiche che hanno tanto caratterizzato i loro lavori precedenti.
Della durata di sette minuti, il singolo si presenta sotto la forma di una ballata introspettiva che ci colpisce nel profondo parlandoci non tanto di morte e solitudine quanto di eternità: una canzone estremamente lucida e matura che, nonostante il silenzio durato per più di quindici anni, crea un continuum magico con tutta la loro produzione passata.
In parte ispirata alla poesia Dregs, dello scrittore vittoriano Ernest Dowson, la canzone fa breccia nei nostri cuori squarciandoli come solo la sensibilità di Smith ha sempre saputo fare.
Il video di “Alone”
Ad accompagnare il singolo è un video apparentemente criptico che mostra l’interminabile rotazione di un qualcosa di indefinito che lentamente rivela la sua vera identità. Protagonista del videoclip è infatti una scultura in pietra che ritrae un volto dagli occhi socchiusi: una testa ambigua e sognante che fluttua nell’immensità del nulla.
La scultura di Janez Pirnat
Quella che di primo acchito può sembrare un’animazione 3D è in realtà una scultura realizzata nel 1975 dall’artista sloveno Janez Pirnat (1932-2021). Intitolata Bagatelle, l’opera compare anche sulla copertina dell’imminente disco il cui concept è stato curato dallo storico graphic designer della band, ovvero Andy Vella.
Previsto per il 1° novembre Songs Of a Lost World verrà pubblicato da Universal: in attesa della sua uscita non rimane che lasciarsi cullare ancora una volta dalla voce suadente di Robert Smith.
Valerio Veneruso
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