Una rassegna di concerti a Bolzano nelle case private. L’ideatrice ci racconta tutto

La rassegna “24homes: 24 house concert” porta la musica in 24 case private di Bolzano, dal 1 al 24 dicembre 2024. Ci spiega tutto la sua organizzatrice, la cantante e musicista bolzanina Greta Marcolongo

Immaginate eleganti dimore in stile mitteleuropeo come palcoscenici di concerti rock, jazz, pop. Qualche cristallo vibrerà… ma poco di male. Si creerà, in compenso, una performance unica, in un luogo intimo, con una stretta collaborazione di pubblico, artisti e padroni di casa. È l’house concert, pratica consolidata all’estero ma poco diffusa in Italia.

24homes, un Calendario dell’Avvento in musica

A Bolzano è il secondo anno di 24homes, un Calendario dell’Avvento speciale che prevede 24 concerti di mezz’ora, programmati per le ore 17:30, dal primo al 24 dicembre, dove suoneranno i musicisti vincitori (tutti under35) di un doppio bando pubblico al quale hanno partecipato anche i proprietari delle case ospitanti, e ai quali potranno assistere coloro che si saranno prenotati. Le porte di queste abitazioni, come consuetudine, rimarranno aperte per far uscire la musica e per far entrare qualche curioso o ignaro condomino.

Chi è Greta Marcolongo, la direttrice artistica di 24homes

Raggiungiamo la direttrice artistica, Greta Marcolongo, a Barcellona, dove si trova per la première dello spettacolo dedicato a Frida Kahlo Frida, pasión por la vida, musical di Enrique Gasa Valga con pezzi originali di Roberto Tubaro e altri tradizionali della cultura latinoamericana.

Greta Marcolongo ha studiato canto e arpa fin da bambina, ha seguito i seminari di grandi maestri, come l’appassionata sperimentatrice della voce Maria Pia De Vito, e dopo essersi laureata in Lettere Classiche e in canto jazz, si è dedicata al musical, ed è molto attiva nella divulgazione della musica a 360 gradi.

Intervista a Greta Marcolongo

A che punto è la seconda edizione di 24homes?

Sto ultimando il calendario ufficiale ed entro il 24 novembre renderemo noti i nomi di host e artisti. Io lo definisco un “maxi-movimento”: durante la prima edizione ci siamo un po’ buttati, non sapevamo come avrebbe risposto la città. Invece 24homes ha avuto un grande successo. Ho avuto l’impressione che fosse un vero “movimento culturale”, poiché ha creato legami, ha reso possibile la fruizione della musica al di là dei palcoscenici. È basato sull’idea che arte e accoglienza possano esaltare il benessere personale e i legami di comunità.

Com’è nata la prima edizione?

L’idea è davvero mia, cioè… è la naturale conseguenza delle mie abitudini: da sempre ospito house concert come artista e nel maggio 2023 ho pensato che avrei dovuto farlo in modo strutturato.

La cosa si è ripetuta quest’estate con Secret Gardens, appuntamenti in cinque giardini privati. In questa seconda edizione, anche in seguito alla nomina della città di Bolzano a “Città creativa della musica Unesco 2024”, il progetto è sostenuto da Comune di Bolzano, Regione Trentino-Alto Adige, Associazione Teatro Cristallo e da uno sponsor molto appropriato, Pompadour. Alla base c’è il piacere dell’accoglienza, con la massima cura ed estetica, all’ora del tè, quindi non può che essere coinvolta questa azienda, che ringrazio personalmente.

Da quali necessità nasce 24homes?

Sai, nel nord Europa gli house concert sono molto frequenti, penso a città come Amburgo, Parigi, Amsterdam. A Bolzano non se n’era ancora sentito parlare e, inoltre, ho notato che i musicisti erano contenti di essere ospitati in un contesto diverso, di suonare in acustico, godendo della bellezza e dell’arte dell’accoglienza.

Come è avvenuta la collaborazione con l’ente pubblico?

Ho sempre pensato che l’arte debba essere a servizio di qualcos’altro, come sostegno allo sviluppo sociale, come incentivo al senso di comunità. Nelle città, c’è spesso la polemica della mancanza di spazi per la musica. Allora, in maniera costruttiva ho ideato un progetto e l’ho sottoposto all’allora assessore Angelo Gennaccaro, con cui abbiamo lavorato con il Teatro Cristallo, per renderlo realizzabile attraverso una call pubblica. Le spese sono coperte e gli artisti sono retribuiti, com’è giusto.

Qual è il lavoro dietro questa iniziativa?

La comunicazione, per il coinvolgimento dell’uditorio, è parte integrante della rassegna: curiamo molto l’estetica dell’evento, prima, dopo e durante. Io faccio i sopralluoghi nelle case, le mie collaboratrici pubblicano sui social network in tempo reale foto e video delle performance, tengono i rapporti con la stampa.

Chi c’è nel tuo team?

Ho un team di sole donne di cui vado fiera: sono Roberta Catania, Lucia Rose Buffa, Samira Mosca, Asia de Lorenzi, Marina Baldo. L’ho scritto anche in una lettera di ringraziamento: se la maternità dell’idea è mia, il progetto è di tutti, un progetto umano commovente.

Possiamo anticipare la tipologia dei concerti?

Travalicano i generi musicali, dalla classica al pop, dal jazz al rock, con canzoni in italiano, tedesco inglese; l’anno scorso c’erano anche degli ospiti che cantavano in ladino (una lingua neo-romanza). Il pubblico si può prenotare alla nostra email dal 24 novembre.

Info e prenotazioni: [email protected]

Sara Bonfili

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Sara Bonfili

Sara Bonfili

Sara Bonfili è giornalista pubblicista e PhD in “Filologia e interpretazione del testi letterari e loro tradizioni culturali” all’Università di Macerata, dove è cultore della materia. Lavora come freelance, dedicandosi a temi culturali sul suo blog Travelkeller. È stata addetto…

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