A Roma un progetto accende sei aree monumentali con la musica
Pensato per valorizzare l’archeologia e l’arte attraverso la musica, il progetto Monumenti Sonori porterà degli sfondi musicali, fino a novembre 2025, tra i monumenti della città
A Roma c’è un luogo (ma presto saranno sei) dove i monumenti si raccontano attraverso i suoni: al camminamento del Portico d’Ottavia, chi passeggia è infatti accompagnato da uno sfondo sonoro,realizzato con sorgenti audio nascoste. Si chiama Monumenti Sonori il progetto che intreccia la musica con l’identità storica ed estetica di alcuni tra i luoghi più suggestivi della città, accendendo un dialogo tra i suoi monumenti.
L’assessore alla Cultura di Roma racconta Monumenti Sonori
“Un progetto en plein air diffuso su tutta Roma che mette insieme i monumenti eterni di questa città con la musica, classica e moderna”, ha affermato Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale. “Residenti e turisti, percorrendone gli itinerari, vedranno “magicamente” attivarsi la sonorità dei monumenti, per scoprirli attraverso un punto di vista sinestetico. Vista e udito, in rapporto al suggestivo contesto, innescano una magia. Che io, senza dubbio, definisco la magia di Roma”. I sei percorsi sonorizzati, dislocati tra il Flaminio e la Magliana, portano brani di diverse epoche a dar voce a questi “testimoni silenziosi”, custodi della memoria e della storia di Roma. Grazie a una diffusione del suono perfettamente integrata alle forme architettoniche e paesaggistiche dei siti, i visitatori godranno di una fruizione immersiva dei monumenti.
Il Portico d’Ottavia la prima tappa di Monumenti Sonori
La prima tappa di Monumenti Sonori è il Portico d’Ottavia, il cui camminamento è animato dalle musiche di Giacomo Puccini, Ottorino Respighi, Andrea Morricone ed Ennio Morricone, secondo la proposta a cura dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. “La musica” ha dichiarato Michele dall’Ongaro, presidente e sovrintendente dell’Accademia, “si svolge nel tempo ma anche nello spazio, che è determinante tanto nel momento della composizione quanto in quello dell’ascolto”. “In questo meraviglioso contesto” ha aggiunto, “la sfida è scoprire da dove viene il suono”: in effetti, lo sfondo sonoro è realizzato con sorgenti audio nascoste che mettono in risonanza i volumi e gli spazi limitrofi al percorso. Altoparlanti selezionati e collocati appositamente per proporre un ascolto variegato, in linea con le differenze timbriche dei brani. Ad amplificare l’effetto, un proiettore di suono, “olofono”, ideato dal Centro Ricerche Musicali (Crm), che ha permesso di indirizzare l’angolo d’irradiazione dei suoni per ottenere un’area d’ascolto circoscritta e nitida. È sempre il Crm ad aver curato l’aspetto sonologico di Monumenti Sonori, concepito per far dialogare le sorgenti acustiche con le caratteristiche spaziali dei monumenti.
Il progetto Monumenti Sonori gli Itinerari turistico-cinematografici
Nell’arco dei prossimi mesi verranno svelate le altre location del progetto – rigorosamente gratuito e aperto tutti i giorni, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18 – che, nato nell’ambito dell’Azione 4, andrà avanti fino a novembre 2025. Ideato dall’Assessorato alla Cultura romano, Monumenti Sonori si completa infine con quattroitinerari turistico-cinematografici di Roma, a cura della Fondazione Cinema per Roma e fruibili con la app Rome City of Film, in un percorso che conduce il pubblico alla scoperta dei luoghi del cinema che hanno reso iconica la città.
Ludovica Palmieri
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