Il Best of della Musica nel 2024. Migliori album, concerti e tendenze dell’anno

Tutto il meglio dell'anno che sta per finire tra uscite e copertine discografiche, concerti, tendenze, eventi e format. Le nostre scelte, da Charli XCX a Beth Gibbons, passando per Luca Carboni

 Com’è stato il 2024 della musica? Il nostro best of ripercorre l’anno in chiusura premiando le migliori uscite di album, i concerti più riusciti e impattanti dal punto di vista emozionale e anche politico, i nuovi format e le tendenze più discusse. Eccolo in 10 punti.

Claudia Giraud

Miglior notizia musicale: Caterina Barbieri nuova direttrice Biennale Musica Venezia

Caterina Barbieri. Foto Georg Gatsas (dettaglio)
Caterina Barbieri. Foto Georg Gatsas (dettaglio)

Pur non essendo del tutto inaspettata, ma coerente con il nuovo trend della Biennale Musica di Venezia che vede dal 2023 l’irrompere del clubbing in diversi luoghi storici della Laguna, dall’Arsenale al Teatro La Fenice fino alle chiese della città, la nomina di Caterina Barbieri (Bologna, 1990) è sicuramente la notizia musicale di maggiore appeal positivo di questo 2024. Barbieri è la musicista e compositrice, affermata nell’ambito della musica elettroacustica, che più incarna la svolta nell’elettronica della prestigiosa istituzione lagunare e che dunque ne merita il ruolo di sua nuova direttrice. E lo fa anche in quanto donna, a dimostrazione del mutato corso di un genere musicale, da sempre dominato dagli uomini, che negli ultimi anni ha visto l’emergere di figure femminili rilevanti, sempre più spesso headliner nei principali festival di tutto il mondo.

Miglior Album: Lives Outgrown – Beth Gibbons

Beth Gibbons
Beth Gibbons

Nonostante la riconferma di numerosi talenti – Fontaines D. C., King Hannah, Tyler, The Creator, etc. – questo 2024 verrà ricordato per il ritorno di mostri sacri quali The Cure, Nick Cave and the Bad Seeds, e Kim Gordon. Fra i molti, ne spicca uno che, più di tutti, è riuscito a donarci un gioiello di umanità: Beth Gibbons con il suo ultimo LP Lives Outgrown. Pubblicato lo scorso 17 maggio per Domino Recording Company, l’album attesta tutta la vitalità dell’ex frontwoman dei Portishead che, a quasi 60 anni, continua a mettersi in gioco attraverso un’opera sottile e stratificata, registrata nel corso di un decennio. Composto da 10 brani dal forte impatto emotivo, il disco restituisce un ritratto genuino e commovente di un’artista che (fra sonorità folk, archi, e percussioni) guarda alla propria vita accettandone sia rimpianti e delusioni, sia l’inesorabilità dello scorrere del tempo. Fra le tracce più suggestive, l’opening Tell Me Who You Are Today, il singolo Floating On A Moment, Beyond The Sun, e la conclusiva Whispering Love. (Valerio Veneruso)

Miglior mostra a tema musicale: Luca Carboni a Bologna

Luca Carboni
Luca Carboni

Non è la solita mostra di un musicista prestato all’arte, che si diverte a creare in maniera dilettantistica, ma la storia di 40 anni di successi di uno dei cantautori bolognesi più amati, a cui la città ha deciso di dedicare un progetto che invita per la primissima volta il pubblico a scoprire il suo secondo lato artistico: quello di pittore. Abbiamo deciso di premiare la mostra a cura di Luca Beatrice, Rio Ari O in corso fino al 9 febbraio al Museo Internazionale e Biblioteca Della Musica di Bologna, perché è un’esposizione che riassume quattro decenni di attività di Luca Carboni, celebrandone tanto i successi musicali, quanto l’apprezzata sinergia tra musica e arte visiva. Carboni, infatti, ha sempre considerato la pittura un supplemento necessario alla propria ricerca musicale, come testimonia l’ampia selezione di disegni, schizzi e dipinti in esposizione.

Miglior format musicale: Teatro di Recall

Recall Le Roi
Recall Le Roi

Teatro di Recall, brand torinese di eventi di musica elettronica, è una realtà musicale molto vicina al mondo dell’arte e delle arti performative che si muove oltre la scena locale, con una visione innovativa. Questo inedito format, ideato dal cofondatore di Recall, Umberto Milanesio, suo giovanissimo direttore artistico e dj resident, comprende, infatti, live multidisciplinari, performance, dj set e interventi di light design suddivisi in atti come nell’impostazione teatrale. Il suo pregio è quello di agire in ottica di rigenerazione urbana perché fa rivivere luoghi iconici della cultura – teatri, cinema, ma anche ex siti industriali -, attraverso nuove modalità di fruizione che combinano arte, visual, musica e performance.

Miglior concerto italiano – I CCCP al Flowers Festival di Collegno (To)

CCCP Foto Guido Harari
CCCP Foto Guido Harari

La performance meno patetica che abbia visto”, ha detto qualcuno tra il pubblico del Flowers Festival di Collegno quest’estate a uno degli ultimi concerti del tour In FEDELTÀ la LINEA c’è dei CCCP-Fedeli alla linea, che ha visto il tanto atteso, e allo stesso tempo, inaspettato ritorno della band nella formazione originale sui palchi italiani, ad oltre 30 anni dal loro scioglimento. La migliore definizione che si poteva dare all’esibizione musicale, arricchita da spettacoli performativi, del mitico gruppo emiliano di punk filosovietico: Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur si sono comportati in modo naturale e affiatato sul palco. Come se non si fossero mai lasciati.

Miglior concerto internazionale: Massive Attack al TOdays Festival di Torino

TOdays, Massive Attack. Foto Matteo Bosonetto
TOdays, Massive Attack. Foto Matteo Bosonetto

Delle vere e proprie bombe psicologiche sono esplose durante il live, molto politico, dei Massive Attack, che hanno rialzato le sorti del non sempre brillante TOdays Festival, al suo debutto nell’estate torinese con la nuova gestione della Fondazione Reverse. Sold out senza “bis” per Robert “3D” Del Naja e Grant “Daddy G” Marshall, vere e proprie leggende della storia della musica degli ultimi decenni, che si sono fatti accompagnare sul palco da ospiti che con loro hanno collaborato negli anni e che con loro hanno condiviso un percorso artistico straordinario: Elizabeth Fraser, Horace Andy e i Young Fathers.

Migliore tendenza musicale: Brat di Charli XCX

Charli XCX via Instagram
Charli XCX via Instagram

L’estate del 2024 sarà ricordata come la Brat summer, grazie all’album Brat (“monella”) di Charli XCX. La cantante pop britannica ha lanciato una vera e propria tendenza da “festaiola selvaggia”, sia musicale sia di costume, con le sue canzoni dance ed elettropop che evocano l’atmosfera di una pista da ballo sporca e sudata, con ritmi veloci, e l’estetica che rimanda al grunge degli Anni ’90 e ai rave party dei Duemila. Ma anche un’ansia e uno sconforto in cui si riconoscono molti giovani oggi, soprattutto un’attitudine e un modo di porsi ribelle e anticonvenzionale.

Miglior progetto su piattaforma in streaming: Spotify Equal e Radar

Anna, VeraBaddie
Anna, VeraBaddie

Dal 2020 Spotify, il servizio di abbonamento di streaming più popolare al mondo con una comunità di oltre 640 milioni di utenti, contribuisce a promuovere l’esportazione della musica e ad abbattere le barriere attraverso le iniziative EQUAL, che mira a promuovere la parità di genere nell’industria musicale, e RADAR, che intende valorizzare i talenti emergenti nei vari paesi. Il tutto attraverso una playlist dedicata. Quest’anno Spotify ha presentato i dati di Wrapped (la classifica degli artisti più ascoltati nel corso dell’anno) per l’Europa offrendo una visione unica delle abitudini di ascolto del continente: da questi risulta che l’artista EQUAL europea più ascoltata in tutto il 2024 sia Anna (la versione italiana del fenomeno Brat): una prova dell’importanza crescente delle donne all’interno della scena rap. Genere che prevale, questa volta al maschile, anche nella sezione Radar, vinta dallo spagnolo Quevedo.

Miglior evento musicale: il nuovo album dei Cure

Robert Smith. Foto Sam Rockman
Robert Smith. Foto Sam Rockman

Che i Cure escano con un nuovo album dopo sedici anni di “silenzio” – termine improprio perché nel frattempo hanno suonato e fatto concerti in tutto il mondo – è indubbiamente un evento. Un evento perché, in quest’epoca di produzione veloce per un consumo altrettanto veloce, rispettare i propri tempi da “rockstar riluttante” – come scrive puntualmente Christian Caliandro a proposito del leader della band britannica Robert Smith – è ammirevole. Soprattutto se il risultato è un disco che ritorna alle atmosfere struggenti più “dark” della band, in piena coerenza con tutta la storia musicale del gruppo.

Miglior art cover album – Alaska Baby di Cesare Cremonini

Alaska Baby
Alaska Baby

Premiamo la cover del nuovo album di Cesare Cremonini, Alaska Baby, per la chiara ispirazione artistica legata alla storia della sua creazione: l’aspetto visivo vuole rappresentare la rinascita del cantante raccontata nel disco, attraverso l’intreccio tra viaggio fisico e interiore. Così, su uno sfondo bianco e minimale come la neve dell’Alaska, due sfere colorate si uniscono a formare un simbolo ispirato allaTomba Brion dell’architetto e designer Carlo Scarpa, visualizzazione dell’incontro e dell’unione dei due opposti in un’unica anima. Le due sfere si fondono e i loro colori richiamano quelli delle aurore boreali, scelte come riferimento visivo da Cremonini per donare al progetto un’identità in grado di legarlo fortemente al suo vissuto. 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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