Muore a 59 anni Paolo Benvegnù, raffinato cantautore ex leader degli Scisma negli Anni ‘90

Il cantautore, morto improvvisamente l’ultimo dell’anno, aveva appena pubblicato “Piccoli fragilissimi film – Reloaded”, una nuova versione del disco che aveva segnato il suo esordio da solista nel 2004

Era stato ospite solo ieri sera di Stefano Bollani e Valentina Cenni nella trasmissione televisiva Via dei matti n. 0 su RAI 3. Un invito improvviso, come improvvisa è stata la sua morte. Il cantautore Paolo Benvegnù se n’è andato oggi, ultimo giorno dell’anno. Ad annunciarlo in una breve nota il suo ufficio stampa: “Compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada, Paolo Benvegnù si è spento oggi all’età di 59 anni. Paolo era un uomo capace di infondere bellezza e poesia in qualunque cosa facesse come dimostra la sua lunga carriera e i brani che ha pubblicato in questi anni”.

Paolo Benvegnu Artist Xceed Cover
Paolo Benvegnu Artist Xceed Cover

Chi era Paolo Benvegnù: l’inizio carriera con gli Scisma

Nato a Milano nel 1965 – ma da molti anni viveva a Perugia (il suo studio di registrazione è lì vicino, a Magione) -, Paolo Benvegnù inizia la sua carriera negli Anni ’90 come cantante e chitarrista degli Scisma, band di culto della scena rock alternativa italiana. Il gruppo, ricercato e sofisticato, dalle profonde venature new wave, nasce sulle rive del Lago di Garda nel 1993 per “ricercare una nuova forma d’espressione all’interno di una scena musicale un po’ troppo rock-oriented“. Infatti, del nucleo originario fanno parte anche tre attori (Max Ilian Zelig, Manuela Minelli ed Elena Massidda) che si occupano della componente teatrale. Emblema della loro poetica, il pezzo Rosemary Plexiglas dell’omonimo album d’esordio del 1997, dalle liriche di ispirazione letteraria: “Domandomi. Plasmandomi. Io sopravviverò. Illumino di plexiglas milioni di poesie che muoiono con me. Che sono dentro me. Che suonano con me. Che sono dentro me”. Una costante, la letteratura e il teatro, di tutta la carriera solista di Benvegnù che inizia nel 2004, l’anno dopo lo scioglimento della band.

Paolo Benvegnù, la carriera da solista

Molto legato alla Toscana, è con due etichette locali, Santeria e Stoutmusic, che stringe un accordo per il suo primo singolo da solista, Suggestionabili all’interno dell’album, Piccoli Fragilissimi Film, del 2004: liriche un po’ visionarie, una sorta di linguaggio per immagini contraddistinguono il disco, composto a più mani, che segna una svolta jazz folk nel suo modo di suonare. La componente collettiva torna vent’anni dopo, nella sua nuova versione, che prende il nome di Piccoli fragilissimi film – Reloaded con inaspettate collaborazioni: Paolo Fresu & Ermal Meta, La Rappresentante di Lista e Dente. Durante la sua carriera, sono, del resto, innumerevoli le collaborazioni con tanti artisti. Tra le tante, anche con Brunori Sas, prossimo a Sanremo, e Irene Grandi che lo ricorda così: “Gentile, profondo, ispirato, e con tanto, tanto da dire. Ci hai lasciato così improvvisamente che è davvero difficile crederci”.

I riconoscimenti di Paolo Benvegnù

Vincitore della Targa Tenco 2024 con È inutile parlare d’amore come Migliore Album in assoluto, Paolo Benvegnù aveva appena pubblicato Piccoli fragilissimi film – Reloaded, una nuova versione del disco che aveva segnato il suo esordio da solista nel 2004 e che quest’anno aveva compiuto 20 anni.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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