Il nuovo album di The Weeknd con un inedito e raro disegno di Basquiat in copertina
Un'esperienza musicale che esplorerà temi esistenziali e riflessivi tra sonorità elettroniche, R&B e synthwave, incorniciata da un raro bozzetto realizzato da Basquiat a 17 anni
Il tanto atteso album del cantante canadese The Weeknd, intitolato Harry Up Tomorrow, segna il terzo e ultimo capitolo della trilogia iniziata dal cantautore, al secolo Abel Makkonen Tesfaye (Toronto, 1990), con After Hours (nel 2020) e proseguita con Dawn FM (nel 2022). Il nuovo lp – in uscita il 24 gennaio 2025 – approfondirà temi esistenziali e riflessivi con brani che oscilleranno tra sonorità elettroniche, R&B e synthwave. All’esperienza musicale se ne affianca una anche visiva: in copertina c’è un raro schizzo realizzato da Jean-Michel Basquiat nel 1977, quando era ancora un adolescente.
Upon Leaving the Norm di Jean – Michel Basquiat
Il disegno di Basquiat, intitolato Upon Leaving the Norm, rappresenta una figura stilizzata che vola appesa a un palloncino sopra a una città composta da edifici incompleti e animata da una folla di persone senza volto, collettivamente identificate come “working class heroes”. La figura che volteggia guarda la scena da lontano, mentre pensieri e considerazioni distanti da quella realtà limitante e costrittiva prendono forma (in versi non traducibili) dentro una nuvoletta che si fa largo nel cielo.
Basquiat e The Weeknd: tra arte e musica
Noto per lo stile crudo e provocatorio, anche se qui troviamo ancora un tratto più morbido e delicato, Basquiat ha sempre cercato di esplorare la condizione umana attraverso il suo lavoro. L’attenzione è qui posta sulla figura che volteggia in aria, che non intende atterrare ed essere parte della massa. La stessa attitudine la ritroviamo nei testi di Tesfaye, che affrontano temi tra la definizione dell’identità e l’oscurità interiore.
Jean – Michel Basquiat e la musica
Questa non è la prima volta che il lavoro di Basquiat incontra la musica. La prima volta che viene richiesto all’artista di realizzare una copertina per un disco è il 1983, per Beat Bop, traccia firmata dai musicisti Rammellzee e K-Rob, di cui sono state prodotte solo 500 copie “con una copia sigillata venduta per 126mila dollari da Sotheby’s nel 2020”, ricorda Artnet.com. A questa si aggiunge, nel 1984, la copertina per la band punk di San Francisco The Offs’s, First Record.
Valentina Muzi
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