Il grande ritorno live di Gigi D’Agostino nella sua Torino. Un ritratto dell’icona dance Anni ’90
Finalmente uscito da una malattia che lo ha tenuto lontano dai palchi per diverso tempo, il mitico dj torinese ha appena inaugurato un nuovo tour partendo dalla sua città natale. Il report del concerto all’Inalpi Arena di Torino
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Che piaccia o meno (ma senza scendere in idolatrie e fanatismi vari), talvolta non si può fare a meno di constatare l’importanza culturale che determinati personaggi hanno avuto – e continuano ad avere – all’interno dell’immaginario collettivo. E Gigi D’Agostino (Torino, 1967), nel bene e nel male, è sicuramente uno di questi. Conferma di quanto detto è stato il grosso affetto che si è toccato con mano lo scorso 28 febbraio all’Inalpi Arena di Torino in occasione del suo grande ritorno sui palchi: un sentimento genuino e sincero che per 180 minuti consecutivi ha creato un filo diretto molto forte fra l’artista e il suo affezionatissimo pubblico.
Ma andiamo con ordine per comprendere meglio i motivi di una benevolenza così forte da riuscire a superare anche lo scorrere del tempo.
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La leggenda di Gigi D’Agostino
Capitano, Lento Violento Man, Dottor Dag sono solo alcuni dei numerosi epiteti e soprannomi che l’iconico DJ e producer nostrano (all’anagrafe Luigino Celestino Di Agostino) ha saputo collezionare, nel corso degli anni, a suon di sperimentazioni sonore e incursioni imprevedibili nella cosiddetta Club Culture mondiale.
Torinese di nascita, ma di origini salernitane, D’Agostino ha iniziato a farsi strada nel panorama musicale italiano sul finire degli Anni ’80 muovendosi dapprima come dj all’interno di locali storici torinesi (come la discoteca Woodstock) e, successivamente, prendendo parte a esperienze collettive come il gruppo Voyager, fondato da Sergio Datta e Maurizio de Stefani. Surfando sulle onde dell’Italodisco e della più ampia Dance Music, Gigi Dag ha saputo maturare negli anni uno stile unico e facilmente riconoscibile, divenuto un vero e proprio punto di riferimento per tantissimi artisti a venire.
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Gigi D’Agostino: tra estetica “tamarra” e musica “Progressive”
Lungimirante e innovativo, già dal suo esordio discografico del 1996 (A Journey into Space), il nostro Gigi ha cominciato a concepire la musica come potente veicolo di emozioni catartiche: un’attitudine innata che lo ha portato a plasmare e a dilatare il suono fino a valicare i confini della Techno e della Trance per dare vita a qualcosa di completamente inaudito. Si deve infatti a lui la genesi di sottogeneri meglio noti come Mediterranean Progressive e Lento Violento che, attraverso casse dritte e virtuosismi vari, manifesta un controllo atipico dei BPM in grado di provocare sensazioni piacevolmente destabilizzanti. Portabandiera di un’estetica facilmente etichettabile come “tamarra” – fatta di ideogrammi giapponesi, animazioni 3D old school, occhialoni da sole e quant’altro –, Gigi D’Agostino è in realtà riuscito a creare una misteriosa alchimia fra mondo Pop e cultura alta che lo rende una figura unica decisamente fuori dal comune.
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La malattia e il ritorno di Gigi D’Agostino
Costellata di successi plateali, la vita di Gigi D’Agostino non è stata però priva di ostacoli; uno su tutti il lungo periodo di malattia che, dal 2017, lo ha costretto ad allontanarsi dalle scene per diverso tempo. Ciononostante, il Capitano non ha voluto saperne di abbandonare il suo timone e, con la grossa forza interiore che lo ha sempre contraddistinto, è gradualmente tornato alla ribalta più carico che mai (come ha testimoniato la sua apparizione del 14 febbraio scorso all’interno della nave Costa Toscana, nella baia di Sanremo). Sulla scia di questo comprensibilissimo entusiasmo, il dj ha da poco inaugurato un nuovo tour che, salpando dalla sua Torino, raggiungerà l’Austria – tra marzo e aprile – per poi ritornare nel Belpaese con una data conclusiva prevista per il 21 giugno, presso la struttura Fiera Milano di Rho.
Il concerto di Gigi D’Agostino all’Inalpi Arena di Torino
Organizzato da Fondazione Reverse, l’attesissimo ritorno di Gigidag ha letteralmente incendiato l’Inalpi Arena di Torino già dai primi momenti del concerto; da quando, cioè, sono partite le note indimenticabili di L’Amour Toujours accompagnate dai versi della sigla dello storico programma radiofonico della Stazione m2o, Il Cammino di Gigi D’Agostino (“Sarebbe bello essere nuvole e avere un mondo da inseguire…. Fermarsi solo un attimo e se c’è noia scomparire. È il programma col cuore di un bambino. È Il Cammino di Gigi D’Agostino”).
Dall’alto della sua consolle, circondato da un imponente ledwall, il Gigi nazionale si è presentato in uniforme nera da comandante con tanto di toppe, orpelli, cappellino e cuffie tempestate di diamanti.
Il ricordo delle serate Anni ‘90 alla mitica discoteca Ultimo Impero di Airasca
Fra lingue di fuoco, coriandoli, palloni gonfiabili e tanti oggetti scenografici, si ha avuto modo di assistere a uno show incredibile che per tre ore non stop si è fatto strada tra un pubblico transgenerazionale per riportare in auge quelle atmosfere, a tratti nostalgiche, delle serate Anni ‘90 alla discoteca Ultimo Impero di Airasca (To), rappresentative di una fortunata stagione musicale costellata da altri grandi nomi della scena come DJ Prezioso, Franchino, Marvin, e Claudio Coccoluto.
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I brani celebri in scaletta: da “L’Amour Toujours” a “Bla Bla Bla”
In quella che si è rivelata una vera e propria festa in onore di D’Agostino, non sono potuti mancare i suoi brani più celebri: dalla già citata L’Amour Toujours (che ha funto da vero e proprio filo conduttore di tutta la serata) a In My Mind, passando per The Riddle e per un’incredibile versione sincopata – al limite dell’hardstyle – di Bla Bla Bla. Tra una traccia è l’altra si è affrontato anche un inaspettato viaggio cinematografico all’insegna di colonne sonore tratte da film quali Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (di morriconiana memoria), L’ultimo dei Mohicani, e I Pirati dei Caraibi. Sorprendenti anche i remix di Thank You di Dido, e di Sarà perché ti amo, dei Ricchi e Poveri, che hanno gradualmente portato la serata alla sua gloriosa conclusione.
Le parole di commozione di Gigi D’Agostino
Carico di tutte le buone energie provenienti da una decina di migliaia di persone in visibilio, D’Agostino non è riuscito a trattenere la gioia rivolgendosi al pubblico con queste parole: “Grazie Torino, grazie, mi avete fatto passare una serata pazzesca, davvero, piena di emozioni. Vorrei abbracciarvi tutti, grazie, vi voglio bene, grazie, grazie, grazie!”
Valerio Veneruso
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