Si chiama Baccano l’etichetta discografica universitaria che fa avanguardia con la musica popolare italiana

La nuova etichetta discografica della Luiss di Roma mette in relazione artisti di generazioni e percorsi diversi, per dare forma a nuove geografie del suono italiano. I primi tre dischi sono dedicati alla Sicilia

Rileggere con nuove note e nuovi suoni la tradizione musicale italiana. È l’obiettivo di BACCANO, l’etichetta discografica pronta a nascere all’interno della Luiss – Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma. Il primo trittico di pubblicazioni – in uscita l’11 aprile 2025 in vinile e digitale – ne è un manifesto perché, tutto dedicato alla Sicilia, ne porta alla luce la grande ricchezza sonora, senza limitarsi a un semplice recupero nostalgico: i musicisti coinvolti ne reinterpretano le radici musicali con un linguaggio inedito e personale.

BACCANO: la nuova etichetta discografica della Luiss University Press

Nata da un’idea di Daniele Rosa (direttore editoriale di Luiss University Press) e con la curatela di Toni Cutrone (aka Mai Mai Mai), figura di riferimento della scena avant-garde/drone, più che una semplice etichetta, BACCANO si propone come un progetto curatoriale, un luogo di sperimentazione sonora e culturale che ogni anno mette in relazione artisti di generazioni e percorsi diversi, per dare forma a nuove geografie del suono italiano. Il progetto guarda all’intersezione tra avanguardia, memoria popolare, ricerca rituale e paesaggio sonoro.

BACCANO: l’etichetta discografica che agisce come un progetto curatoriale

Baccano è il frutto di un’idea precisa: un’istituzione culturale – in questo caso, una casa editrice universitaria – non è solo un luogo di ricerca e formazione, ma può trasformarsi in un attore culturale attivo, capace di incidere sulla scena contemporanea”, spiega Rosa. “Diffondere e valorizzare contenuti di alto livello, anche quando il mainstream tende a trascurarli, è una missione che va oltre la semplice divulgazione: è un atto di rinnovamento, un modo per creare nuove possibilità di ascolto e scoperta”.

ARTWORK - Alfio Antico & Go Dugong - La Macchia
ARTWORK – Alfio Antico & Go Dugong – La Macchia

BACCANO: I primi tre dischi dedicati alla Sicilia

La leggenda del minimalismo italiano, Lino Capra Vaccina, e Mai Mai Mai sono gli autori di I racconti di Aretusa: un dialogo intergenerazionale, registrato in una chiesa a Ortigia durante una residenza artistica per il festival Ortigia Sound System. Il tutto tra percussioni minimali, elettronica rituale, riverberi profondi e stratificazioni mistiche, amplificati dall’acustica di questo luogo sacro. Il produttore pugliese Go Dugong e il maestro del tamburo a cornice Alfio Antico nel disco La Macchia fanno, invece, un viaggio nei ritmi arcaici siciliani, rielaborati in chiave elettronica: Go Dugong ricostruisce le percussioni di Alfio Antico, creando paesaggi sonori sospesi tra passato e futuro, con il mastering finale di Tommaso Colliva (Calibro 35). – Infine, l’album s/t di Maria Violenza & Irtumbranda & Tropicantesimo: la palermitana Maria Violenza interpreta i canti popolari della cantante folk conterranea Rosa Balistreri, tra ritmi ipnotici e le incursioni elettroniche di Tropicantesimo, collettivo noto per la sua capacità di manipolare il suono.

BACCANO: il futuro dell’etichetta discografica

Il nome ‘Baccano’ evoca, da un lato, il frastuono gioioso di una festa, dall’altro la figura di Bacco/Dioniso, divinità dell’ebbrezza, del rito e della celebrazione collettiva. È un richiamo al folklore, alla vitalità di un suono che nasce dall’incontro, dalla contaminazione, dalla libertà espressiva”, conclude Rosa. “L’etichetta porterà questa visione su palcoscenici e festival in tutta Italia, creando occasioni di ascolto e condivisione che amplifichino l’esperienza di questa musica, mettendone in luce la capacità di trasformare il presente attraverso la riscrittura del passato. Con Baccano, la musica italiana riscopre il suo legame profondo con il territorio e riafferma la sua vocazione a essere, oggi come ieri, un suono collettivo, potente, inaspettato”.

Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più