Chi sono i vincitori dei Leoni d’Oro e d’Argento alla Biennale di Venezia per la Musica 2025
Una compositrice ottantenne che fonde musica, teatro, danza e cinema e un musicista dall’identità queer che intreccia il folk con la club culture portano a casa gli ambiti riconoscimenti, che saranno consegnati il prossimo ottobre

Sono la compositrice newyorchese ottantenne Meredith Monk, che fonde musica, teatro, danza e cinema in uno strabiliante uso della voce, e il trentenne di origine boliviana dall’identità queer Chuquimamani-Condori, che intreccia il folk con la club culture, i vincitori della Biennale Musica 2025: vincono, rispettivamente, il Leone d’Oro e il Leone d’Argento. La decisione è del Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, che ha accolto la proposta che Caterina Barbieri, direttrice del settore Musica, ha presentato in sintonia con il tema del 69. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, dedicato alla “musica cosmica” e in scena dall’11 al 25 ottobre 2025.
Meredith Monk: Leone d’Oro alla carriera 2025
Nata a New York nel 1942, dopo gli studi al Sarah Lawrence College, Meredith Monk è diventata una figura di spicco della scena sperimentale newyorkese degli Anni Sessanta, sviluppando una tecnica vocale estesa e un’estetica interdisciplinare che ha ridefinito la performance contemporanea. Fondatrice di The House (1968) e del Meredith Monk & Vocal Ensemble (1978), è autrice di un’opera simbolo. Si tratta del ciclo Songs of Ascension (2008) che rappresenta una delle vette della sua ricerca musicale, unendo voce, architettura sonora e spiritualità in una composizione che esplora l’elevazione in musica. L’opera, concepita per una torre a otto piani progettata dall’artista visiva Ann Hamilton, unisce quartetto d’archi, strumenti a fiato, percussioni e coro. Le è stato conferito il Leone d’Oro alla Carriera per aver “rivoluzionato la musica e l’arte della performance con un approccio che ha ampliato le potenzialità della voce umana, trasformandola in un veicolo di esplorazione sonora senza precedenti. Attraverso le sue composizioni e performance, Meredith Monk ha dimostrato un’incessante capacità di innovazione, trasformando la musica in un’esperienza immersiva e rituale”.

Chuquimamani-Condori: Leone d’Argento 2025
Affiliata alla nazione Pakajaqi e nata nel 1985 nella regione dell’Inland Empire in California, Chuquimamani-Condori ha iniziato la sua carriera musicale sotto gli pseudonimi di E+E ed Elysia Crampton, creando collage sonori digitali che combinano forme musicali andine con ritmi elettronici sperimentali. La sua influenza si estende dalla musica elettronica underground alla composizione contemporanea e all’arte sonora, consolidandola come una delle voci più rilevanti e innovative della sua generazione. Le è stato conferito il Leone d’Argento “per il contributo innovativo alla musica contemporanea, la sperimentazione artistica multidisciplinare e la partecipazione a un discorso culturale più ampio, che connette la musica a temi di identità e storia. La sua opera ridefinisce i confini della composizione elettronica, intrecciando le sonorità folk della tradizione indigena Aymara con le tecnologie digitali e la club culture. Radicata nella cosmologia Aymara e nella filosofia decoloniale, la sua musica si pone come un atto di resistenza alle convenzioni temporali lineari e alle strutture musicali occidentali”.
La Cerimonia di Premiazione dei Leoni Biennale Musica 2025
La cerimonia di consegna del Leone d’Oro e quella del Leone d’Argento avrà luogo nel corso del 69. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (11-25 ottobre). Meredith Monk sarà protagonista di una performance speciale di al Teatro Malibran, con un ampio programma di opere che abbracciano tutta la sua carriera, interpretate da lei e da membri del suo ensemble vocale. Il festival presenterà anche testimonianze della sua multiforme carriera creativa attraverso film, installazioni e riflessioni. In occasione della Biennale Musica 2025, Chuquimamani-Condori presenterà, invece, un progetto commissionato dal festival in cui far risuonare le “cerimonie d’acqua” del passato e del presente. Una processione musicale di barchini attraverserà i canali di Venezia, culminando in un concerto live dei Los Thuthanaka, il duo composto dall’artista e dal fratello Joshua Chuquimia Crampton, davanti all’Isolotto dell’Arsenale.
Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati