Arriva il 50esimo anniversario di Santarcangelo Festival: gli highlight dell’edizione 2019
Dall’esibizione di apertura in una piscina al programma musicale che si manifesta quest’anno con una dimensione inedita, unplugged, ecco le novità della 49esima edizione del festival di performing art internazionale in programma per luglio
In attesa del 50esimo anniversario, nel 2020, dal 5 al 14 luglio 2019 prenderà il via il 49esimo Santarcangelo Festival dal tema Slow and Gentle. Questa terza e ultima tappa della direzione artistica di Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino – il suo variare è un tratto che distingue fin dagli esordi l’esperienza di questa rassegna che mixa i linguaggi e i formati della performance in un’ottica radicalmente post-disciplinare– porterà nello spazio pubblico di Santarcangelo di Romagna e in luoghi insoliti del territorio alcune fra le proposte più innovative della scena artistica internazionale. Sarà un festival soprattutto di creazioni ad hoc, nel quale le due direttrici hanno dato carta bianca a tre artiste molto diverse tra loro come Kristina Norman, Francesca Grilli, Dana Yahalomi / Public Movement. Dalla performance di apertura in una piscina al programma musicale che, in dialogo costante con la direzione artistica, si manifesta in questa edizione con una dimensione inedita, unplugged, ecco tutti gli highlight e le novità di questa 49esima edizione…
-Claudia Giraud
PERFORMANCE DI APERTURA IN PISCINA: TRA FANTASCIENZA, MITOLOGIA E SPORT
La performance di apertura, all’insegna dello sport, è affidata ai madrileni Pablo Esbert Lilienfeld & Federico Vladimir Strate Pezdirc che, per la prima volta in Italia, combinano la pratica coreografica contemporanea con l’abilità e la tecnica di sei nuotatrici sincronizzate in un immaginario fantascientifico. Lo spettacolo è incluso nel fitto calendario di appuntamenti della Notte Rosa, il capodanno della riviera che porta nel primo weekend di luglio numerosi spettacoli e eventi su 60 km di costa adriatica. La superficie dell’acqua diventa lo schermo su cui scorre la storia: una creatura magnifica viene scomposta e ricomposta, producendo straordinari effetti visivi, in uno spettacolo che gioca con la meraviglia.
Dragon, rest your head on the seabed
5/07 ore 22.00, 6/07 ore 21.30
Piscina Multieventi, Serravalle di San Marino
LE PRODUZIONI AD HOC DEL FESTIVAL
Nel contesto di Slow & Gentle hanno preso forma le produzioni del Festival, progetti frutto di percorsi artistici articolati, creati ad hoc per questo ecosistema, da tre artiste molto diverse per poetiche e pratiche. Kristina Norman (Estonia), nel progetto Lighter Than Woman, ha realizzato una video/performance sulla figura delle badanti, incontrando le donne migranti del territorio che si dedicano ad attività di cura degli anziani, giunte a Santarcangelo e a Bologna da diversi Paesi dell’Europa Orientale. Francesca Grilli (Belgio/Italia), artista associata del triennio, con Sparks ha creato un progetto che coinvolge alcuni bambini del territorio, ribaltando la relazione di potere tra infanzia e mondo adulto. Da Tel Aviv/Berlino, Public Movement è stato, invece, invitato a creare la performance site-specific per uno spettatore alla volta Debriefing Session: Santarcangelo Festival: Dana Yahalomi porta in evidenza il ruolo che l’ideologia gioca nei processi di riscrittura della Storia.
Kristina Norman – Lighter Than Woman
dal 5 all’9/07 e dal 12 al 14/07
Teatrino della Collegiata
Francesca Grilli – Sparks
6, 7 e dal 10 al 13/07
Porta Cervese
Dana Yahalomi / Public Movement – Debriefing Session: Santarcangelo Festival
dal 6 al 14/07
luoghi vari
LO SPAZIO PUBBLICO COME PALCOSCENICO DIFFUSO
Da 49 anni in occasione del Festival tutto il paese si trasforma in un palcoscenico diffuso. L’edizione 2019 compie un passo in avanti nella relazione tra arte e spazio pubblico, prestando un ascolto più profondo alla natura dei luoghi attraversati dalle performance in programma. In particolare lo Sferisterio, grande anfiteatro naturale e palco urbano, che integra l’architettura del paese nell’esperienza del pubblico, quest’anno accoglie il lavoro di artisti che hanno re-immaginato i propri progetti proprio per questo spazio. Come Cristina Kristal Rizzo che, con il suo ULTRAS sleeping dances, porta in scena parrucche e strani oggetti, alieni, forse vampiri, facendo sentire al pubblico un’autoironia che improvvisamente si rovescia in una danza libera e toccante. In paese durante il Festival altri spazi performativi nascono, si trasformano, scompaiono, perché a determinare l’ambiente è l’azione coreografica stessa. È il caso di Trigger di Annamaria Ajmone, giovane e talentuosa coreografa e danzatrice, che esplora lo spazio e lo determina grazie al contributo del pubblico: all’interno di un perimetro geometrico, la partitura fisica, fissata ma istantanea, porta la performer in relazione con gli spettatori che la circondano, in un ascolto intimo e profondo.
Cristina Kristal Rizzo – ULTRAS sleeping dances
6 e 7/07
Sferisterio, Via Arrigo Faini, 8
Annamaria Ajmone – Trigger
Dall’11 al 13 luglio
luoghi vari
L’IMPEGNO POLITICO: TRA CURA, GUARIGIONE E CATARSI
Dallo spazio al corpo, dal corpo allo spazio, in un Festival slow & gentle entrano necessariamente in gioco anche cura e catarsi, tanto delle persone quanto dei luoghi che abitano: come le pratiche di Valentina Medda, che con Healing interventions for domestic wounds propone una performance continuativa, concepita per attivare la memoria di un luogo attraverso l’agopuntura, con aghi applicati agli elementi architettonici. Prosegue, invece, anche quest’anno la collaborazione con MACAO, centro per le arti, la cultura e la ricerca di Milano, con un lavoro incentrato su un’idea di piacere e cura come un atto politico di resistenza. Il loro progetto, infatti, metterà a disposizione del pubblico una vasca di deprivazione sensoriale in cui immergersi per attivare un reset fisico e mentale, preparando corpo e mente ad accogliere l’intensità del Festival.
Valentina Medda – Healing interventions for domestic wounds
performance 11/07, installazione dal 11 al 13/07
Contrada dei Fabbri
MACAO – The Floaters
dal 5 al 14/07
Supercinema, Piazza Guglielmo Marconi, 1
LA MUSICA IN UNA DIMENSIONE UNPLUGGED
Francesca Morello e Stefania Pedretti curano per il terzo anno consecutivo il programma musicale che, in dialogo costante con la programmazione artistica, si manifesta in questa edizione con una dimensione inedita, unplugged. Con una serie di performance che vanno dall’intervento Ronin plays The Unknown by Tod Browning, in cui il leggendario film horror muto del ‘24 viene accompagnato da una colonna sonora alternativa, creata da una delle più prolifiche indie band italiane, i Ronin appunto; fino alle Kaelan Mikla, un giovane trio islandese tutto al femminile dedicato al synth/post-punk che, dopo concerti con artisti del calibro di The Cure e Placebo, porta a Santarcangelo un live ammaliante, gotico e malinconico, capace d’incantare il pubblico grazie alla sua intensità e al carisma delle protagoniste.
Ronin plays The Unknown by Tod Browning
6/07 ore 21.30
Piazza Ganganelli
Kaelan Mikla
12/07 ore 22.30
Piazza delle Monache
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