Il Teatro Puccini diventa patrimonio del Comune di Firenze: il rinnovamento dell’area
L’accordo è stato siglato tra il rappresentante dell'amministrazione comunale e la Manifattura Tabacchi spa, ex proprietaria dell’immobile. Pronta la riqualificazione delle strutture e delle strade circostanti.
È stato firmato un accordo di cessione tra il Comune di Firenze, che acquisisce il Teatro Puccini nel suo patrimonio urbanistico e la Manifattura Tabacchi spa, la società immobiliare che lo aveva detenuto fino a questo momento. Questo cambio di proprietà rientra nel piano di recupero adottato nel dicembre 2018 dalla giunta comunale, che aveva adottato la relativa variante al regolamento urbanistico.
LA CESSIONE DEL TEATRO PUCCINI DI FIRENZE
L’adozione di queste misure comporterà un miglioramento, già pianificato, anche di tutto il quartiere e l’area circostante la struttura. Sarà infatti costruito e ceduto al Comune un nuovo asilo nido e saranno realizzati parcheggi, giardini e piste ciclabili, oltre alla riqualificazione di strade e piazze della zona. Il piano tra Manifattura Tabacci e Comune prevedeva, appunto, anche la cessione al Comune del Teatro Puccini. “Si tratta di un grande risultato, perché acquisisce al patrimonio dell’Amministrazione comunale un luogo storico non solo per la cultura ma anche per la socialità cittadina”, ha rilevato l’assessore al patrimonio non abitativo Alessandro Martini, “il Teatro Puccini infatti è un punto di riferimento importante anche dal punto di vista storico e sociale. Come teatro che nasce all’interno di un insediamento produttivo, ha sempre rappresentato un luogo di socialità per i lavoratori della Manifattura Tabacchi, i loro familiari e gli altri abitanti del quartiere. Con questo passaggio l’Amministrazione diventa proprietaria di un pezzo importante della storia della nostra città“.
IL TEATRO PUCCINI DI FIRENZE
La storia del Teatro Puccini parte nel 1940, quando nasce come Teatro del Dopolavoro dei Monopoli di Stato. Nel dopoguerra viene utilizzato come sala da ballo, affittandolo persino per incontri di boxe. Dal 1964 fino al 1972 diventa un cinema, con sporadiche serate di spettacoli teatrali. Ma la sua funzione di teatro inizia ufficialmente nella stagione 1991-92, con il titolo di Teatro Puccini – Teatro Stabile della Satira e della Contaminazione dei Generi, contando 120 giornate di spettacolo l’anno, grazie all’iniziativa di Sergio Staino che ne tiene la direzione fino al gennaio 1999. Negli anni, tra le sue mura sono stati ospitati personaggi appartenenti soprattutto al mondo della satira e della comicità, quali Marco Paolini, Beppe Grillo, Dario Fo, Franca Rame, Paolo Hendel, Antonio Albanese, Aldo Giovanni e Giacomo, Claudio Bisio, Daniele Luttazzi, Giobbe Covatta, Alessandro Baricco, Gabriele Vacis, Leonardo Pieraccioni, Ale & Franz, Ficarra & Picone e Giorgio Panariello. “Il Comune diventa proprietario di un altro grande teatro oltre al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e al Teatro della Pergola”, ha spiegato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, sottolineando il valore culturale e simbolico che il Teatro Puccini ha per la città, “il Puccini è il meno convenzionale dei nostri teatri, un luogo aperto alle più varie discipline artistiche, alle diverse generazioni e culture, al servizio della comunità degli artisti e dei cittadini e vogliamo mantenerne intatta quest’anima che affonda le sue radici nella Firenze operaia degli anni Quaranta e che ogni anno si rinnova con un’offerta culturale professionale e di qualità. La gestione continuerà ad essere affidata all’Associazione Culturale Teatro Puccini, nata nel 2002 proprio a tal fine, e che lo ha reso una realtà sempre più conosciuta e importante anche a livello nazionale”.
– Giulia Ronchi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati