Teatro: è Piersandra Di Matteo la nuova direzione artistica per il festival Short Theatre
Da sempre attenta a intrecci e intersezioni tra narrazioni artistiche e tempi presenti, la Di Matteo è risultata la figura ideale per dare continuità al processo di riforma intrapreso dal festival da qualche anno
Da tempo si parla di stagnazione, in riferimento al paesaggio culturale romano, e di certo non è da questi tempi bui che ci saremmo aspettati un’importante e felice novità. E invece eccola che arriva: Short Theatre, il festival delle arti performative che anima il teatro India di Roma e gli spazi della Pelanda dal 2006, ha una nuova direzione, per la prima volta dalla sua creazione è stata chiamata una persona esterna al gruppo fondatore. La scelta è ricaduta sulla curatrice e studiosa Piersandra Di Matteo, a tutti nota per le sue collaborazioni come dramaturg con Romeo Castellucci ma anche per il progetto triennale Atlas Of Transitions, dedicato all’incrocio tra arte, immigrazione e comunità e alle pratiche artistiche partecipative e per anni in Artribune come caporedattrice per la sezione teatro. Il progetto in questione, facente parte di “Creative Europe”, si è da poco concluso a Bologna, con successo di critica e pubblico, lasciando la possibilità a Di Matteo di passare ad un incarico ancora più impegnativo dal punto di vista curatoriale.
CHI È PIERSANDRA DI MATTEO
Da sempre attenta a intrecci e intersezioni tra narrazioni artistiche e tempi presenti, Di Matteo sembra essere la figura ideale per dare continuità al processo di riforma intrapreso dal festival da qualche anno. La sua curatela avrà valore autonomo dal 2022 mentre per l’edizione 2021, la sedicesima, opererà affiancando Francesca Corona, tra i fondatori del festival con Fabrizio Arcuri e curatrice delle ultime edizioni. Un processo di sviluppo che il festival pare aver intrapreso da tempo ma che ha avuto un’accelerazione proprio in tempi di pandemia, con l’eccezionalità dell’edizione 2020. “Questo processo di rinnovamento, che chiede responsabilità civile e politica, è inteso come un gesto di immaginazione e cura”.
COSA È SHORT THEATRE
Short Theatre sceglie di farlo ponendosi una domanda radicale che non riguarda solo il cambio di una direzione artistica, ma la possibilità di un ripensamento della forma stessa di ‘direzione artistica’, alla ricerca di un modello articolato di progettazione culturale” dichiara l’associazione Area06, fondatrice di Short Theatre. La vicinanza agli artisti che Di Matteo ha sempre dimostrato, dalla collaborazione con Castellucci, a quella con la regista argentina Lola Arias, e il dialogo profondo e proficuo che non ha mai cessato di avere, con i diversi protagonisti della scena internazionale, oltre all’attivismo sociale e politico del suo lavoro di curatrice, fanno della sua figura e del suo sguardo un veicolo privilegiato per la lettura critica di questi tempi. E allora non ci resta che attendere trepidanti le prossime edizioni del festival romano.
–Chiara Pirri
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