Dentro e oltre il Mediterraneo. A Palermo il festival di cultura e politica Between Land and Sea
La rassegna, in programma fino al prossimo 24 ottobre, è ideato e curato da Studio Rizoma, istituto di sperimentazione culturale e politica costituita a Palermo nel 2020. Il festival di arti performative coinvolge diversi luoghi della città, con artisti provenienti da tutto il mondo
Un nuovo festival di cultura e politica che vede Palermo al centro, concettualmente e geograficamente, di un ponte che collega Brema e Tunisi, piattaforma privilegiata per discutere delle urgenze del mondo contemporaneo e in particolare del Mediterraneo. È questo Between Land and Sea, rassegna ideata e curata da Studio Rizoma – istituto di sperimentazione culturale e politica costituita nel capoluogo siciliano nell’estate 2020 e nato dall’iniziativa di European Alternatives, organizzazione che ha ideato Transeuropa Festival, rassegna di cultura, arti e politica curata da Lorenzo Marsili che si svolge a cadenza biennale in una diversa città europea, e la cui ultima edizione si è tenuta a Palermo durante la seconda edizione di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo – in programma a Palermo dal 19 al 24 ottobre 2021, per poi essere riproposta a Brema e a Tunisi nell’autunno del 2021. Arte, teatro, musica e danza sono i linguaggi attraverso cui il festival veicola il proprio impegno politico e sociale, confrontandosi con temi quali l’immigrazione, l’accoglienza, l’integrazione, le problematiche ambientali.
A PALERMO BETWEEN LAND AND SEA: DISCUTERE DEL PRESENTE ATTRAVERSO LA CULTURA
Sviluppato in collaborazione con la Biennale di Tunisi Dream City e il Teatro Nazionale di Brema, Between Land and Sea coinvolge più di 50 artisti, lavoratori, ricercatori, migranti, pescatori, agricoltori e cittadini di Palermo, Tunisi, Brema, Beirut, New York, Berlino, Dakar e Bamako, con una programmazione che consta di numerosi talk e dibattiti rientranti nel progetto Syndicat!, “un esperimento concreto in azione, che attinge alle lezioni dei fallimenti e dei successi passati in Tunisia, in Sicilia e nell’Unione europea”, spiegano gli organizzatori. “I tentativi istituzionali dall’alto verso il basso di costruire alleanze e pratiche transnazionali funzionanti sembrano in stallo e vittime della sfiducia reciproca, sia nell’Unione Europea che nel Mediterraneo. E ancora: è possibile federare non gli stati ma i popoli? ‘Syndicat!’ diventa un hub per la concettualizzazione, lo sviluppo e la sperimentazione di nuove collaborazioni concrete tra città portuali e tra Nord e Sud”.
I PROGETTI ARTISTICI DI BETWEEN LAND AND SEA
Fulcro di molti incontri ed eventi del festival è l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, dove sono esposte fotografie di Francesco Bellina che raccontano dello “scandalo dei rifiuti” dalla Campania alla Tunisia; A space to hold, progetto dell’attivista della comunità senegalese Cheikh Sene e dell’artista libanese-palermitana Lina Issa a Piazza Mediterraneo, nel cuore del quartiere Ballarò, punta l’attenzione su un fatto di cronaca avvenuto due settimane fa a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, dove un incendio ha distrutto il ghetto in cui vivevano i braccianti durante la raccolta delle olive uccidendo un giovane lavoratore. A space to hold vede un gruppo di lavoratori di Campobello ricostruire una delle loro capanne a Ballarò, per “esplorare insieme a cittadini, politici, artisti venditori del mercato il significato di casa e lavoro e il ruolo e futuro dei migranti impegnati nel lavoro agricolo”. Fino al 24 ottobre, ogni giorno alle ore 13 e 18 davanti la Moschea Tunisina, si ripeterà l’installazione sonora dell’artista Stefania Artusi dal titolo Emerald City, che ripropone – dopo la sua cancellazione avvenuta nel 1861 – l’Adhan, ovvero il richiamo musulmano alla preghiera. Nell’arco della settimana, i cittadini palermitani verranno intervistati in modalità Comizi d’amore di Pasolini per chiedere loro cosa pensano di un possibile ritorno dell’Adhan come chiamata alla preghiera nella loro città. Il 23 ottobre, in anteprima nazionale, al Teatro Biondo sarà messo in scena Prometeo – The Blue Kangaroo, spettacolo in italiano e lingua araba con soprattitoli, una riscrittura radicale del mito di Prometeo diretta dall’artista, regista e scenografo di origini siciliane Simone Mannino, ideata e scritta con Lorenzo Marsili in collaborazione con la drammaturga svizzera Eva Maria Bertschy e la partecipazione di un Ensemble transnazionale di artisti con base in Italia e Tunisi. Qui è possibile consultare il programma completo di Between Land and Sea.
– Desirée Maida
Palermo // fino al 24 ottobre 2021
Between Land and Sea
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