Al Pompidou con pattini a rotelle e colori fluo: la coreografia della portoghese Cabraqimera
Mescola danza, scenografia e luce la performance orchestrata per quattro ballerini dall'artista portoghese Catarina Miranda a Parigi
Il Centre Pompidou propone il 18 e il 19 marzo 2022 Cabraqimera, uno spettacolo d’artista su pattini a rotelle. È una performance curata dall’artista portoghese Catarina Miranda (1982), che mescola danza, scenografia e luce.
La pièce è concepita per un quartetto di pattinatori, due donne e due uomini: indossano pantacollant o tuta zebrata, visiera scura riflettente, maglietta aderente e trasparente con capezzoli a vista. Il tutto è impeccabilmente fluo per rimandare a una contemporaneità sempre più proiettata verso il digitale e verso il progresso tecnologico. Allo stesso tempo, il concetto di velocità viene legato alla potenza, alla flessibilità e al dinamismo del corpo. Persino la caduta diviene un passo di danza essenziale; i ritmi sono cadenzati, braccia e gambe si muovono come se i corpi galleggiassero nell’acqua. Cabraqimera è affascinata dagli stati corporei alterati, come quelli che si presentano quando ci addormentiamo. In questa creazione, l’artista portoghese si sofferma sugli effetti della velocità: “viene creato un sistema di organizzazione dello spazio per stabilire una serie di codici di occupazione, intercettazioni e incontri” si legge sul suo profilo. La dimensione teatrale, plastica e ipnotica del gesto è enfatizzata inoltre da un sistema di luci fluorescenti“che rivela spazi negativi e positivi, proiettando il corpo verso un’alterità estrema e aprendo il terreno alla finzione”.
IL PERCORSO ARTISTICO DELLA COREOGRAFA CABRAQIMERA
Nella sua bio sostiene di lavorare “con linguaggi che intercettano l’immagine, il movimento, la voce, la scenografia e la luce, avvicinandosi al corpo come contenitore per la trasformazione e la mediazione degli stati ipnagogici, così come per i gesti e le procedure della coscienza viscerale del presente”. Quali sono altre opere concepite da Cabraqimera? Nel 2021 Dance piece per il MediaLab 2021 – curato da Joana Seguro Choreography – vede esibirsi sul palco due performer, le gemelle Carminda e Maria R Soares. La musica è curata da Dj Narciso: si tratta di un gioco di sovrapposizioni, incatenazioni, pulsazioni sinuose, sempre più veloci e ipnotiche, che seguono l’onda di un’affascinante composizione elettronica, caratterizzata da un sibilo costante. Dream is the dreamer (2019-2021) è invece pensata per un personaggio solitario che si contrappone alla linea dell’orizzonte, usando come strumenti espressivi tre buste di plastica e del fumo bianco. La sua gestualità si ispira alle codifiche del Teatro NOH, mentre i temi del progetto “riflettono l’interesse per l’antropocentrismo, il post-umanesimo, l’aeroscena, la fantascienza, il mondo atomico e l’ecologia”.
Nel 2015 con SHARK * Celestial Emporium of Benevolent Knowledge porta sul palcoscenico la messinscena di un’esecuzione capitale, usando sacchi e materiali inerti che vengono appesi al soffitto. Shark è il primo pezzo della trilogia REI sugli archetipi del potere e della violenza. Boca Muralha invece è l’ultimo momento di REI. Consiste in un duetto ispirato alle Furie, “entità archetipiche, con un insaziabile impeto di vendetta”.
– Giorgia Basili
https://www.catarinaamiranda.com/project/cabraqimera https://www.centrepompidou.fr/en/program/calendar/event/IySoi9D
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